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Non lo potremo più fare - VLOG - Learn Italian, with subs

March 18, 2021

Trascrizione

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Ciao! Siamo di nuovo in viaggio, questa volta stiamo andando in montagna. Si dà il caso che i miei genitori abbiano una casa in montagna e abbiamo deciso di

passare questo weekend proprio lì. Questo edificio che vedete qua è la cosiddetta “Sacra di San Michele”, un edificio molto famoso, credo che ci farò un video in futuro,

perché è l’edificio che ha ispirato “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Questa abbazia si trova, diciamo, all’ingresso della Valle di Susa, all’imbocco della valle di

Susa. La valle dove si trova la casa dei miei genitori (ed è una delle valli che conducono alla Francia).

Trascrizione PDF con glossario audio isolato (PI Club)

Quello che state per vedere è un video registrato qualche settimana ed è probabilmente uno degli ultimi vlog di viaggio che vedrete sul mio canale per un po’ di tempo,

dato che qui in Piemonte siamo, ahimè, nuovamente in zona rossa. Quindi… godetevelo, suppongo.

Eccoci qui, siamo arrivati. Erika sta parcheggiando la macchina. Questa è la cittadina… cioè, cittadina, paesino, diciamo, di montagna, dove i miei genitori hanno la casa. La casa è questa qua. Ovviamente non tutta la casa, ma un appartamento in questa casa. E queste sono tutte case nuove: tutta questa zona è stata costruita negli ultimi anni, quindi sono tutte delle “baite”, come le chiamiamo noi, “baite” di montagna, ma tutte nuove.

Se vi siete mai chiesti che aspetto ha una casa alpina oggi lo scoprirete. Questa è una casa alpina moderna, perché è stata costruita mi pare, quattro anni fa, o cinque anni fa.

Qua vedete la cucina. Insomma, l’arredamento è molto molto moderno. Sembro un agente immobiliare, no?

Qui c’è il balcone, un balcone su due lati dal quale si apre una bella vista che ora vi mostreremo.

Ma Erika, sai bene che una casa alpina che si rispetti non può non avere il suo camino. Qua abbiamo questo arco, questo elemento decorativo alpino, fatto di vere pietre. E da questa parte – venga, venga pure – abbiamo due camere da letto: camera da letto numero 1, qua abbiamo (la) camera da letto numero 2 – più piccola, più intima, se vogliamo – e infine abbiamo il bagno, comunque un bagno moderno, un bagno all’avanguardia, con tutto ciò che è necessario in un bagno italiano. Soprattutto il bidet. Immancabile.

Non c’è molto da dire sul bagno. Possiamo anche... (andarcene).

Erika, se fossi un vero agente immobiliare in questo momento dovrei dire che bisogna affrettarsi, se siete interessati a questo appartamento, perché ci sono già

5 persone che hanno già formulato un’offerta.

E: Esatto.

E: Questo posto in realtà è molto strategico, molto comodo, non solo perché arriva l’autostrada (infatti siamo venuti in autostrada oggi, anche se anche la strada normale non è male),ma c’è anche un supermercato, anzi un centro commerciale piuttosto fornito, che è molto comodo.

D: Abbiamo preparato un pranzo, insomma, una sorta di brunch. Vuoi illustrarci i cibi?

E: Sì, allora, abbiamo delle pizze con le patate e salsicce e friarielli. I friarielli sono questa verdura. Poi abbiamo un’insalata russa...

D: Esatto, per i nostri amici russi questa è la versione piemontese della vostra insalata olivier.

E: ...pane tostato, dei piccoli panini con le focacce e delle uova.

D: Buon appetito. Dopo aver mangiato tipo 3000 calorie di carboidrati il momento fondamentale nel pasto di un italiano è la Moka, ovviamente. Erika, prego,

dimostra l’utilizzo di una Moka.

E: Ho sbagliato!

E: Già qua?

D: Sì, qua a destra. Con questo tetto ho una luce stupenda, dovremmo sempre fare questi vlog dalla tua macchina, si può far vedere tutto il paesaggio intorno.

Comunque adesso stiamo andando in un posto dove non siamo mai stati, un piccolo borgo che sembra essere molto molto incantevole.

Come vedete qua ci sono due strade: questa è la cosiddetta strada provinciale (statale*) e quella invece è l’autostrada (quella che abbiamo fatto prima, se vi ricordate).

Questo è il problema delle strada di montagna, che sono molto molto strette e se c’è una macchina che viene dall’altro lato non ti può spostare perché cadi di sotto.

Siamo arrivati al paesino e come vedete qui c’è un po’ di neve, attorno a noi.

Abbiamo dovuto lasciare la macchina qui, su una strada al di fuori del borgo, perché c’è un cartello proprio che dice “è vietato lasciare la macchina all’interno del borgo”, evidentemente per non dare fastidio alla quiete di questo posto.

Adesso vi faccio vedere la vista che c’è da qui. Barometro a corda. Corda secca: bel tempo (sembra secca).

Bagnata: pioggia. Rigida: freddo. Mossa: vento (è un po’ mossa).

Invisibile: nebbia. Senza corda: ce l’hanno rubata.

Chateau Beulard è un piccolissimo ma pittoresco borgo montano. Abbiamo deciso di visitarlo di fatto spinti dalle recensioni positive. Su internet però non si trovano molte

informazioni, quindi… posso dirvi che è un luogo molto incantevole, che c’è una chiesa del 1493 (almeno secondo Wikipedia), c’è una fontana, un cimitero, un ex scuolaelementare e che è abitato, anche se non sembra.

Se vi viene fame potete andare al bar, e se vi viene sete potete venire alla fontana. Se siete stanchi potete sedervi sulla panchina. Qui c’è un’altra cappella.

Volevo mostrarvelo per darvi un’idea di com’è un tipico borgo alpino della mia zona.

Quando visito questi paesini, questi borghi sperduti, mi chiedo come sarebbe viverci: vivere in pianta stabile in un borgo abitato da… 100 abitanti,forse anche meno.

È difficile immaginarselo per chi come me viene da una zona urbana, piena di gente, di lavori, di rumori.

Da questo piccolo spazio si apre una vista sul paesino di Chateau, sulle alpi. Insomma, se siete stressati dalla vostra vita urbana vi consiglio di venire qui, a Chateau

Beulard. Non c’è nessuno, è molto molto tranquillo, vi rilasserete.

Tu vivresti qui, Erika?

D: Ma, non lo so, magari una casa di vacanza però la vorrei, proprio vivere… è un pochino isolato.

Dopo aver fatto due passi nel borgo alpino siamo andati in un altro posto molto bello, in cui eravamo già stati più di una volta in passato e volevamo mostrarvi.

Si tratta di una grotta.

E: Ci stiamo recando in una grotta molto particolare, che vi faremo vedere quando arriveremo, ma prima ci sono tantissimi scalini da fare. Quindi, direi, andiamo.

Nella grotta di cui vi sto parlando per chi ci crede c’è stata un’apparizione della Vergine Maria negli anni’60.

Non mi ricordo bene la storia, quindi Davide del futuro nell’editing ve la racconterà meglio.

La grotta della Beaume è un bellissima attrazione naturalistica, ma è anche un luogo di pellegrinaggio.

Per chi ci crede, infatti, nel 1969 sarebbe apparsa la Vergine Maria a una donna umile di nome Lucia, che abitava a Torino. Lucia racconta di aver sognato la Madonna, che la chiamava ad una grotta nei pressi della cittadina di Oulx (dove ci troviamo). Giunta nei pressi del luogo fu guidata da una nuvola rosa alla grotta, dove le apparve la vergine. Alla prima apparizione seguirono altre 30 visioni nei mesi successivi. Queste visioni non sono state finora riconosciute come autentiche dalla Chiesa Cattolica ma ciò non impedisce a molti pellegrini di recarsi in questo luogo per chiedere dei favori alla Madonna di Oulx, per pregare, lasciare fiori, doni, messaggi. Che crediate o no alla storia è comunque un luogo molto rilassante e molto suggestivo in cui è sempre bello recarsi.

D: Che te ne pare della grotta, Erika?

E: Beh, siamo venuti già un po’ di volte, diciamo la verità.

È molto bella dal punto di vista naturalistico, diciamo, purtroppo oggi non era ghiacciata l’acqua, quindi non c’erano le stalattiti. Però è anche molto bello vedere

le gocce che scendono, che stillano dalla pietra. E poi sicuramente per chi è credente c’è, così, un’atmosfera un po’ mistica, effettivamente, molto raccolta. Quindi,

diciamo, è un bel luogo per venire a pregare, sicuramente.

Ci stiamo dirigendo alla nostra ultima tappa, per oggi, ovvero un lago qui vicino al paesino dove c’è la casa dei miei genitori. È un lago artificiale, non mi ricordo la

storia di come si è creato, ma so solo che è un lago che, praticamente…

E: Beh, se è artificiale qualcuno l’ha creato.

D: È stato creato però non in maniera voluta, ma in maniera non intenzionale.

E: Ah, ok.

D: Ecco, questo non lo sapevi!

E: Questo non lo sapevo.

D: Quindi non fare la saputella!

La storia è questa.

Durante i lavori per la costruzione dell’autostrada (che avete visto all’inizio del video) in una zona vicina si stavano facendo degli scavi per reperire dei materiali.

Gli scavi portarono a una scoperta singolare, ovvero che sotto il terreno si trovava una falda acquifera — sapete, questi depositi d’acqua sotterranei. L’acqua iniziò a uscire fuori e creò un lago dal bellissimo colore verde cristallino che con il tempo è diventato un’attrazione turistica. Quindi un vero e proprio lago creato per sbaglio

Questo lago è una tappa quasi obbligata quando veniamo qui, da queste parti. Ed è un posto molto frequentato, soprattutto d’estate. Adesso è totalmente deserto, anche perché è quasi sera, fa abbastanza freddo. Però è comunque molto bello, è molto bello il colore, come forse si vede. Non so se lo vedete dello stesso colore, però è un colore molto limpido, diciamo, quasi verde, in base alla luce.

Ormai era sera, io ed Erika avevamo fame e abbiamo deciso di fare ritorno a casa.

D: Grazie, luce.

È ora di cena e io ed Erika abbiamo ordinato del cibo da un ristorante che è davvero vicinissimo da dove ci troviamo adesso. Altri carboidrati .

E: Mannaggia, oggi [abbiamo esagerato con i carboidrati].

D: Erika, vuoi illustrarci che cosa abbiamo qui?

E: Sì, queste sono delle tagliatelle al ragù di cervo, questi degli scrigni (cioè delle specie di ravioli) con fonduta e crema al tartufo.

D: E saranno accompagnati da questo vino piemontese.

Erika, vuoi dire un’ultima parola?

E: Sì, anche questa volta direi che speriamo vi sia piaciuto venire un po’ in giro con noi, farci compagnia.

Fateci sapere quale dei posti che abbiamo visitato vi è piaciuto di più e noi ci vediamo alla prossima gita, speriamo di poterne fare delle altre.

D: Alla prossima e buon appetito.

E invece sembra proprio di no, sembra proprio che non vedrete video di viaggio per un po’ di tempo, perché siamo di nuovo in zona rossa, qui in Piemonte e in molte regioni italiane. Sinceramente sono piuttosto stanco della situazione, penso che lo siate anche voi nei vostri paesi, quindi non sono speciale.

Però voglio ringraziare voi, che guardate i miei contenuti, che apprezzate il mio lavoro e me lo fate sapere con dei commenti, con dei like, davvero è molto molto importante per me.

E voglio anche ringraziare i membri del mio club, che sostengono il mio lavoro direttamente, finanziando questo progetto, e che ricevono contenuti bonus, come un podcast esclusivo di approfondimento per ogni contenuto che faccio (ce ne sono già tipo 70);

PDF con la trascrizione e le parole difficili spiegate in inglese e tradotte in… al contrario, spiegate in italiano e tradotte in inglese. Devo ringraziare di cuore i membri del club, davvero, quindi grazie grazie a tutti, a chi si è appena iscritto, a chi c’è da tanto tempo e niente, ci vediamo nel prossimo video, probabilmente qui in questo appartamento. Alla prossima, ciao ciao!

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