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La grammatica è davvero INUTILE? O stiamo esagerando?

March 30, 2023

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La grammatica è inutile nell’apprendimento delle lingue? Il metodo tradizionale scolastico è obsoleto e fallimentare? O forse stiamo esagerando nel dare contro alla grammatica? Oggi vi darò la mia opinione sul ruolo della grammatica nell’apprendimento delle lingue. Se interessa a qualcuno…

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Piccola avvertenza doverosa: questa è la mia opinione basata sulla mia esperienza da insegnante e studente, se non sei d’accordo lasciami un commento.

Prima opinione forte: la grammatica nei contesti di apprendimento tradizionali (scuola, università, corsi di lingua eccetera) ha un ruolo del tutto spropositato, esagerato. Da un lato lo capisco, perché è la cosa più “semplice” da insegnare e su cui è più facile creare dei test con cui valutare gli studenti. Ma si fa troppa grammatica. Molti pensano che quello sia IL modo di insegnare e imparare le lingue, perché è l’unico modo che hanno sperimentato nella loro vita.

Qual è il problema? È che questo metodo non funziona e i risultati sono evidenti. Quante persone fanno 10–15 anni di una lingua e non sanno dire niente né capiscono la lingua? A scuola si apprende una competenza specifica, quella di risolvere esercizi di grammatica; che però non significa né capire la lingua, né saperla usare per comunicare. È già mi sono fatto qualche nemico, credo.

Seconda opinione forte: il vero modo in cui s’impara una lingua (e per molti di voi non è una novità, non è forse un’opinione così controversa) è attraverso l'input comprensibile, attraverso l’ascolto e la lettura di contenuti che comprendiamo, che sono al nostro livello o a un livello leggermente superiore a quello che abbiamo, e che idealmente siano interessanti, coinvolgenti, appassionanti. Alcuni di voi avranno sicuramente sentito parlare di Stephen Krashen, il linguista maggiormente associato all’ipotesi dell’input comprensibile. Bene, al di fuori del nostro mondo online pochi conoscono Krashen e la sua ipotesi e tutto sommato il metodo grammaticale tradizionale è ancora quello principale nel mondo “reale”.

Molti credono in questa idea che secondo me è falsa della “base grammaticale”. Spesso si sente dire che per imparare una lingua serve una base di conoscenze grammaticali; una volta che hai la base puoi guardare film, ascoltare podcast, puoi usare la lingua e fare cose divertenti, ma prima devi costruirti la base. Può sembrare ragionevole… ma no, secondo me non funziona così: non è realmente necessario avere una base grammaticale su cui innestare l’input. La grammatica si acquisisce e si consolida man mano, progressivamente, e per lo più in maniera inconscia: il nostro cervello per lo più acquisisce strutture senza che noi ce ne rendiamo conto. Sviluppiamo un intuito linguistico, che ci aiuta a capire cosa suona bene e cosa no. Ma si può tranquillamente iniziare a imparare una lingua subito con l’input, con l’ascolto e con la lettura.

Questo significa che fare un po’ di grammatica esplicita (che non significa vietata ai minori di 18 anni), dicevo, studiare la grammatica in maniera esplicita fin dall’inizio è inutile? Di nuovo, no, non del tutto; ogni tanto dare qualche regola aiuta, funge da scorciatoia. Permette di accorgersi di certi meccanismi della lingua. Per questo apprezzo metodi come Assimil, che mettono al centro l’input e ai margini (letteralmente ai margini del libro) delle note grammaticali. **Ma non è assolutamente necessario, almeno in una fase iniziale, andare in profondità, imparare a memoria tabelle grammaticali e fare infiniti esercizi di grammatica. All’inizio ascoltare e leggere contenuti che comprendiamo è sicuramente un investimento di tempo migliore.

E in una fase avanzata?

Beh, è qui che voglio ora spezzare una lancia a favore della povera grammatica. Perché se a scuola si esagera con la grammatica, forse a volte qui su internet si esagera nell’altra direzione. Io ritengo che la grammatica infatti serva, soprattutto quando stiamo passando da un livello intermedio a un livello avanzato e specialmente a livello di competenze attive: parlato e scritto. Prendiamo una frase del tipo:

Se l’avessi capito te l’avrei spiegato.

Beh, un conto è capirne il senso, un conto è saper costruire correttamente una frase di questo genere. A volte il fatto di comprendere bene tutto o quasi tutto ciò che leggiamo e ascoltiamo, ci fa sopravvalutare le nostre competenze attive; il classico “capisco bene, ma parlo male”.

Posto che per parlare e scrivere bene bisogna farlo tanto (e molti non lo fanno), lavorare un po’ più attivamente alla grammatica, a un livello intermedio o avanzato, aiuta a esprimersi con maggiore accuratezza e precisione. Certo, l’apprendimento implicito e naturale alla fine fa il grosso del lavoro ma non guasta ogni tanto sedersi e fare un po’ di grammatica in maniera più attiva, più esplicita.

Mi viene in mente a questo proposito il cosiddetto “paradosso romanzo”. “Cosiddetto” da me, me lo sono inventato. Chi parla lingue romanze ha una facilità sorprendente a capire l’italiano, per via delle palesi somiglianze tra le lingue, e per questo motivo tende forse a trascurare alcuni dettagli grammaticali, parlando un italiano un po’ spagnolizzato, portoghesizzato e così via, cioè più di quanto non lo farebbe un parlante di una lingua più distante dall’italiano. Non lo so, magari sono io, però è un’impressione che mi sono fatto negli anni, cioè che ci sia una sorta di “rilassamento” quando capiamo tutto con grande facilità. Ti riconosci in questo?

Una volta che si ha un livello passivo solido le spiegazioni grammaticali iniziano ad avere senso, perché abbiamo un’esperienza che ci permette di capirle. Le stesse spiegazioni che all’inizio sembravano astratte e incomprensibili iniziano ad acquistare senso.Come imparare la grammatica in maniera esplicita, quindi? Secondo me ci sono due modi:

Uno. In contesto.

Quando leggiamo o ascoltiamo e incontriamo una struttura o una caratteristica che non conosciamo possiamo focalizzarci un momento su di essa e chiederci "perché questa frase è costruita così? Perché questo verbo è in questa forma? Perché c’è questa preposizione dopo questa parola? Questa è la cosiddetta “ability to notice”, come la chiama Steve Kauffman, cioè l’abilità di accorgersi di dettagli grammaticali, in questo caso, e di porsi domande. Io a un livello più avanzato inizierei a farmi più domande e a farle anche a insegnanti e madrelingua.

Per quanto concerne il parlato e lo scritto, possiamo (anzi dobbiamo) chiedere al nostro insegnante o partner linguistico o madrelingua preferito di correggerci gli errori che facciamo parlando e scrivendo e cercare di evitarli in futuro. E questo arà difficilissimo, ripeteremo gli errori mille volte, ma bisogna provarci. Il feedback è fondamentale e ci permette di imparare la grammatica a partire dai nostri errori, dai problemi che realmente abbiamo.

Il secondo metodo è quello più tradizionale, quello della scuola, dunque leggere spiegazioni grammaticali, fare esercizi. E a questo proposito, consiglierei di dare la priorità agli esercizi e non alle spiegazioni perché leggere 2000 volte la teoria ci può dare un senso di familiarità che non si traduce in saper applicare la regola. Online si trovano esercizi a bizzeffe, ma per i più metodici tra voi può valere la pena anche di comprare un libro fisico.

…oppure potete utilizzare Busuu, che è lo sponsor di questo video. Busuu è un’applicazione che ti permette di imparare l’italiano o altre 13 lingue comodamente dal tuo smartphone. Su Busuu troverai un sacco di lezioni di livelli di difficoltà diversi, dall’A1 al B2 (in alcune lingue anche C1). Ti permetteranno di imparare lessico in diverse situazioni della vita, ma anche di lavorare alla grammatica.

E a proposito di grammatica, Busuu la tratta in lezioni specifiche. Apprezzo molto che l’app  usi molti esempi e mostri la grammatica in azione: è fondamentale vedere le regole usate in molte frasi, in molti esempi e non limitarsi alla spiegazione, come dicevo un attimo fa, che comunque si può fare su Busuu perché c’è la sezione grammatica dove sono raccolti riassunti sintetici di ciò che abbiamo imparato nelle lezioni. Se volete un consiglio, mettete l’applicazione nella lingua che state imparando, così anche le spiegazioni grammaticali saranno in italiano e avrete input extra.

Ma non è tutto! Dovete sapere che l’app è stata completamente rinnovata. Adesso è molto più bella esteticamente, contiene flashcard, video, dei test per misurare i propri progressi; e soprattutto, perché alla fine vi interessa quello, vi conosco, è gratis.

Dunque se impari l’italiano e sei a un livello principiante o intermedio, o magari vuoi lavorare ad alcuni aspetti della grammatica che hai sempre trascurato, o vuoi iniziare un’altra lingua… dai un’occhiata a Busuu. Usa il link che trovi in descrizione o tra i commenti!

Ora, ricordatevi che questa è la mia opinione, che ogni lingua è diversa e che ognuno di noi ha un rapporto personale con la grammatica. C’è chi la ama, c’è chi la odia, chi la capisce meglio, chi con più difficoltà. Se a te la grammatica piace, sentiti libero/a di studiarla! Altrimenti, non sentirti in colpa.

Detto questo, i migliori studenti che ho avuto sono persone ossessionate dall’ascolto, qualcuno anche dalla lettura, ma è meno frequente, che hanno fatto anche un po’ di grammatica e si pongono (o mi pongono, a me come insegnante) domande sul funzionamento della lingua e si accorgono dei suoi meccanismi, hanno questa abilità di notare le cose e questa consapevolezza. E poi ovviamente che usano attivamente la lingua tanto e ricevono feedback dai madrelingua.

Ora, l’insegnamento grammaticale è al centro di molti video su YouTube, sui social, ma anche a scuola o nei corsi di lingue, nei libri di testo e io stesso faccio video dove, in fin dei conti, parlo di grammatica; magari grammatica avanzata, o aspetti particolari e curiosi della lingua, ma pur sempre grammatica.

L’importante, per lo studente, è che tutto questo sia in italiano; cioè, guarda video di grammatica ma in italiano. Male che vada, anche se non capisci nulla, comunque stai ascoltando italiano, che male non fa. Francamente, trovo poco utili le spiegazioni grammaticali in inglese o in altre lingue. Io non ho mai parlato inglese su questo canale.

Se stai frequentando corsi di lingua tradizionali o vai a scuola e fai tantissima grammatica, magari pure nella tua lingua… prima di tutto mi dispiace, ci sono passato anch’io. Seconda cosa, cerca di prendere ciò che può esserci di buono da questa esperienza. Usalo come il momento in cui lavori in maniera mirata alla grammatica, e nel resto del tempo fai altro, ascolta e leggi più che puoi, fai cose più divertenti. Io a scuola ho sempre fatto così e non ho mai avuto bisogno di lavorare troppo alla grammatica. Anzi, spesso non facevo i compiti a casa. Li copiavo dai miei compagni.

Fatemi sapere che cosa ne pensate voi. Siete d’accordo con me? Pensate che abbia detto un mare di sciocchezze? Qual è il vostro rapporto con la grammatica? La amate? La odiate? Come la imparate? Scrivetemi, sono curioso di leggervi.

A proposito, ho appena scritto un ebook completamente gratuito su come passare dal livello intermedio a quello avanzato, con consigli, idee, metodi, spunti di riflessione. Secondo me è una gran figata! Se volete c’è pure la versione audiolibro, quella sì, è a pagamento. Vi lascio il link in descrizione se v’interessa, insieme a Busuu.

Un grande grazie ai sostenitori del Podcast Italiano Club, che sostengono il mio progetto e ottengono un sacco di contenuti esclusivi. Dai un’occhiata al Club se non sai di che si tratta.

Alla prossima!

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