Quiz di PRONOMI PERSONALI in italiano: accetti la sfida?
Note e risorse
Metti alla prova la tua conoscenza dei pronomi italiani con questo quiz di 10 domande e scopri gli aspetti più difficili del loro uso ascoltando le spiegazioni dopo ogni domanda!
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Se impari l’italiano da un po’ di tempo, probabilmente sai che “la”, “lo”, “ti”, “mi”, “ci”, sono parole un po’ difficili da maneggiare. Si mettono prima o dopo il verbo? E poi, quando si usano invece altre versioni di queste parole, come “lui”, “lei”, oppure “tu” o “te”? E quando diavolo si usano “ci” e “ne”, soprattutto? E le combinazioni “me lo”, “te lo”, “ce lo”, “ci si”?
Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club
Oggi parliamo di pronomi personali, parole grammaticali che italiano sono un po’ difficili da padroneggiare, ma che sono assolutamente cruciali, perché, beh, si usano davvero tutto il tempo. Ed è per questo che ho creato un quiz che ti può aiutare a capire se le sai usare bene. Preparati perché è una vera sfida. Ma ti dirò di più: ho anche creato un intero corso specifico su questo tema, quello dei pronomi personali. Te ne parlo, però, alla fine del video.
Ah, io mi chiamo Davide e questo è Podcast Italiano, un canale per chi impara l’italiano. Attiva i sottotitoli se ne hai bisogno. E ricorda che la trascrizione integrale di ogni video si trova sul mio sito, podcastitaliano.com. Ah, ho anche preparato un PDF che accompagna il quiz. Potrai usarlo per dare un’occhiata a tutte le domande mentre guardi il video, così puoi controllare subito le risposte, che saranno accompagnate anche da altri esempi. Se vuoi, puoi anche proprio stamparlo, te lo consiglio. Ti lascio il link in descrizione, ma puoi anche scansionare questo comodo codice QR.
Dunque: ho pensato a dieci domande per misurare il tuo dominio dei pronomi personali. Il punteggio massimo che puoi ottenere è 21 punti. Funziona così: ascolta e leggi la domanda, metti in pausa il video per riflettere sulla risposta, rispondi, controlla la soluzione e annota il tuo punteggio per ogni domanda. Infine, calcola il tuo punteggio totale e scrivimelo nei commenti. Lo aspetto, mi raccomando!
- Prima domanda: quale dei seguenti pronomi soggetto suona più naturale nella frase?
Fiorenza era una persona speciale, ___ aveva un’anima luminosa e vasta.
In questo spazio dobbiamo mettere
A) ella
dobbiamo mettere
B) lei
dobbiamo mettere
C) niente, nessun pronome
oppure
D) essa ?
La risposta corretta è C: nessun pronome.
Escludiamo A, perché il pronome “ella” è antico, è arcaico, ne ho parlato nello scorso video: era usato in italiano fino alla metà del 1800 ma, da quel momento, ha iniziato a essere usato sempre più raramente, fino a scomparire. Ecco, non penso nessuno abbia scelto questa opzione, credo!
Escludiamo anche D perché “esso” o “essa” si riferiscono normalmente a qualcosa di inanimato, quindi non si usano per parlare di persone, come in questo caso, o di animali. E poi sono abbastanza formali, non si usano praticamente mai nella lingua parlata.
Ed escludiamo anche B, perché il pronome “lei”, in questa frase, è superfluo, è innaturale: è ovvio che il soggetto di “aveva” è lo stesso soggetto di “era”. A meno di contesti particolari, non serve specificarlo, anzi, è innaturale farlo.
Per la stessa ragione, C è la risposta corretta.
Ti ricordo, con l’occasione, che in italiano i pronomi soggetto sono effettivamente usati, cioè sono espliciti, sono espressi, solo quando hanno una funzione particolare, che può essere una funzione di enfasi, di contrasto o per rimuovere la possibile confusione sulla persona, sulla cosa, l’entità a cui si riferisce. Quindi la cosa più comune, in italiano, è proprio NON usare il pronome soggetto, lasciarlo implicito, non espresso.
Un punto se hai indovinato! Segnatelo, mi raccomando!
2. Domanda due: in quale delle tre frasi (che sono tutte corrette) il pronome “gli” ha il valore grammaticale di femminile plurale?
A) Abbiamo incontrato il tuo amico e gli abbiamo fatto i complimenti.
B) Abbiamo incontrato le tue amiche e gli abbiamo fatto i complimenti.
C) Abbiamo incontrato i tuoi amici e gli abbiamo fatto i complimenti.
La risposta corretta è B.
Nella frase B il pronome si riferisce a “le tue amiche”, dunque un nome femminile plurale. Escludiamo invece A, dove il pronome sostituisce “il tuo amico”, un nome maschile singolare, ed escludiamo anche C, dove il nome sostituito è “i tuoi amici”, maschile plurale.
Questa domanda serve a ricordarci che in italiano alcuni pronomi hanno più di un significato, più di un valore grammaticale. Ad esempio, il pronome “gli” può significare “a lui”, “a loro” (femminile) o “a loro” (maschile).
- Domanda numero 3: solo una di queste frasi è corretta per concordanza, cioè per la relazione che esiste tra i pronomi (soggetto o oggetto) da un lato, e i verbi dall’altro:
A) Lei è uscito dalla mia vita, l’ho persa.
B) Lei è uscita dalla mia vita, l’ho perso.
C) Lei è uscita dalla mia vita, l’ho persa.
D) Lei è uscita dalla mia vita, non le ho data abbastanza.
La risposta corretta è C.
Nella frase C vediamo la giusta concordanza tra pronome soggetto femminile, lei, e participio nel tempo composto con con ausiliare “essere” (lei - è uscita) e tra pronome oggetto diretto e participio: l’ho persa (significa la ho persa, ma nessuno, in realtà, direbbe mai la ho persa; si dice l’ho persa, quindi l’ho).
La risposta A non va bene perché al posto di “uscito” dovremmo avere “uscita”: serve la concordanza tra pronome soggetto e participio nel tempo composto con ausiliare “essere”.
La risposta B è scorretta perché al posto di “perso” dovremmo avere “persa”: deve esserci la concordanza tra pronome oggetto diretto e participio. L’ho persa.
La risposta D, infine, non funziona perché al posto di “le ho data” dovremmo avere “le ho dato”: c’è una concordanza tra pronome oggetto indiretto, le, e participio che non serve, non si fa in italiano.
Ti ricordo infatti che il participio, quando si accorda con il pronome, si accorda con il pronome diretto, non con quello indiretto. Quindi l’ho vista, l’ho chiamata, perché sono pronomi diretti, ma le ho scritto, le ho parlato, perché sono pronomi indiretti. Quelli indiretti significano a lei o a lui, quelli diretti significano lui o lei (oppure anche loro), quindi senza la preposizione.
Un punto se hai indovinato!
- In quali delle seguenti frasi il pronome “ci” NON ha un significato locativo, NON si riferisce cioè a un luogo che è stato menzionato prima?
A) Dario mi piaceva, era la prima volta che ci uscivo.
B) Amavamo entrambi il cinema, ci andavamo spesso.
C) Al cinema ci rilassavamo e staccavamo dal mondo.
D) Quella notte, usciti dal cinema, ci siamo abbracciati e baciati.
E) Il bacio è stato intenso, ci ho pensato e ripensato tutta la notte.
Quindi scegli le risposte in cui il “ci” non ha un significato locativo, cioè non si riferisce a un luogo.
Le risposte che contengono un “ci” non locativo sono: A, C, D, ed E.
Solo nella risposta B il “ci” ha significato locativo, si riferisce infatti a un luogo di cui si è parlato in precedenza, significa quindi “al cinema”.
Nella frase A, “ci”, diversamente, significa “con Dario”;
nella frase C, il “ci” ha valore pseudo-riflessivo, come lo chiamo io: rilassarsi è un verbo pseudo-riflessivo, cioè si comporta come un riflessivo ma non lo è tecnicamente;
nella frase D, invece, ha valore reciproco (abbracciarsi e baciarsi sono verbi reciproci; le due persone si abbracciano, o si baciano, reciprocamente, a vicenda, l’un l’altro o l’un l’altra);
nella frase E, infine, sostituisce “al bacio”, quindi un gruppo introdotto dalla preposizione “a”.
Bene, prendi un punto per ogni risposta che hai analizzato correttamente: quindi se hai detto che la B era l’unica locativa e le altre non lo erano, hai risposto bene e prendi 5 punti. Grosso bottino!
- In quali delle seguenti frasi il pronome “ne” NON ha un significato partitivo, non indica cioè la parte di un tutto, e non serve a specificare una quantità?
A) La libreria aveva una pessima selezione, ne sono uscita subito.
B) I libri sono la mia vita, ne ho bisogno per essere felice.
C) I libri sono la mia vita, ne compro decine ogni mese.
E dunque, quale non ha un significato partitivo, una parte di un tutto?
Le risposte corrette sono: A e B.
Cioè, solo nella frase C il “ne” ha valore partitivo: qui la presenza del “ne” dipende dall’espressione di quantità “decine”.
Nella frase A, diversamente, il “ne” indica un movimento di allontanamento da un luogo, cioè significa “dalla libreria”.
Nella frase B, infine, il “ne” sostituisce un complemento introdotto dalla preposizione “di”: “ho bisogno dei libri” : “ne ho bisogno”.
Bene, fai un punto per ogni risposta che hai analizzato correttamente, per un massimo di tre punti.
6) Completa la frase con il pronome combinato appropriato:
Abbiamo ricevuto gli inviti, _____ hanno consegnati oggi.
Dunque, qui le opzioni sono:
A) me le
B) te le
C) ce li
D) ve l’ (con l’apostrofo)
E) glieli
La risposta corretta è C: ce li.
Il pronome indiretto “ce” qui significa “a noi” mentre il pronome diretto “li” sostituisce “gli inviti”. Nessun’altra soluzione, qui, funziona.
Prendi un punto se hai indovinato!
- Domanda numero 7: di nuovo, completa la frase con il pronome combinato corretto:
Chi accompagna le bambine a scuola? _____ accompagni tu?
E dunque:
A) ce le
B) ce la
C) ce ne
D) ce l’ (con apostrofo)
E) ce li
La risposta corretta è A: ce le.
Il pronome “ce” in questo caso è locativo e significa “a scuola”. Il pronome “le” sostituisce invece “le bambine”. In questo caso avremmo potuto anche dire soltanto “le accompagni tu”, funziona comunque. Ma visto che abbiamo un luogo, possiamo dire “ce le accompagni tu”, cioè, “in quel posto, a scuola”.
Nessun’altra soluzione qui ha molto senso, quindi… ecco, un punto se hai indovinato la risposta corretta!
- E passiamo alla 8: continuiamo sempre con i pronomi combinati. Sceglimi quello giusto:
Quante gocce hai dato al bambino?
Mmm… _____ ho date venti.
A) me ne
B) me le
C) ce ne
D) gliene
E) glie ne (con uno spazio)
La risposta corretta è D, “gliene”, scritto come un’unica parola.
“Glie” qui significa “a lui”, al bambino; “ne”, invece, ha valore partitivo, cioè si riferisce a “gocce”, e quindi lo usiamo perché nella frase c’è un’espressione di quantità, il numerale “venti”.
Un punto se hai indovinato!
- Domanda 9: in quali delle seguenti frasi all’imperativo la posizione del pronome è corretta, quella giusta?
A) Mi rispondi, per favore!
B) Rispondimi, per favore!
C) Rispondetemi, per favore!
D) Mi rispondete, per favore!
E) Mi risponda, per favore!
F) Rispondami, per favore!
Ce ne sono varie di corrette: sai dirmi quali sono?
Le risposte corrette sono la B, la C e la E.
Infatti, ti ricordo che il pronome con l’imperativo segue queste regole:
- dopo il verbo con l’imperativo informale, quindi se il soggetto è un “tu” (rispondimi!) o un “voi” (rispondetemi!)
- se il soggetto è un “Lei” di cortesia, di rispetto, quindi mi risponda, si mette invece prima: mi risponda, mi dica, mi parli.
Bene, un punto per ogni risposta che hai analizzato bene, per un massimo di 6. Questo sì che è un bottino ghiotto!
- Bene, arriviamo alla domanda numero 10: completa la frase con un verbo pronominale idiomatico, cioè con un verbo che contiene uno o più pronomi al suo interno e ha un valore idiomatico, cioè che non si può prevedere facilmente se non lo conosci.
La situazione che si era creata non mi piaceva per niente, per questo ho deciso di ____________:
A) cavarmela
B) prendermela
C) svignarmela
D) spassarmela
La risposta corretta è C, svignarmela, che significa “andare via, scappare via”, quindi ha una certa sfumatura di fretta, di urgenza. Le altre risposte, invece, non vanno bene, perché:
- cavarsela significa “riuscire a gestire una situazione difficile”, quindi non c’entra;
- prendersela significa “offendersi per qualcosa”, quindi “perché te la sei presa per il mio commento? Non volevo offenderti!”
- e spassarsela significa “divertirsi”. Oggi forse non si usa più così tanto; quindi “ce la siamo spassata, ieri, in piscina”.
Bene, siamo arrivati alla fine del test. Com’è andata? Ti sei scritto i punteggi, vero? Fammi sapere nei commenti, mi raccomando!
Se hai totalizzato 21 punti, complimenti, ottimo lavoro!
Se hai ottenuto un risultato compreso tra i 14 e i 20 punti, hai dimostrato di avere una buona padronanza del sistema dei pronomi personali, ma hai ancora qualche dubbio da risolvere.
Se il tuo punteggio è inferiore ai 14, i dubbi sono più numerosi e il consiglio che ti do è di continuare a lavorarci (lavorar-ci…) sui pronomi.
Come farlo? Tieniti forte, perché ho la soluzione per te.
Settembre sarà il mese della prossima sfida grammaticale di Podcast Italiano: mi riferisco alla sfida “I pronomi personali in 30 giorni”. È una sfida interessante perché abbiamo adottato un approccio innovativo, quello della Grammatica degli Argomenti, che scoprirai nel corso: è molto interessante. Esploreremo in profondità l’intero sistema dei pronomi personali italiani, che è piuttosto complesso, come forse hai visto anche in questa sfida. Avrai un po’ di lavoro da fare tutti i giorni, per 30 giorni, con un video ogni due giorni, un ripasso il giorno successivo al video ed esercizi tutti i giorni.
Inoltre, avrai un’insegnante a tua disposizione per ogni dubbio e ogni domanda. Lo scorso aprile abbiamo fatto una sfida di congiuntivo che è stata molto partecipata ed è piaciuta molto agli studenti.
E, da quella sfida, abbiamo imparato alcune lezioni e siamo convinti che questa seconda sfida sia ancora meglio e più bella della precedente!
Ma ti ricordo che sarà aperta solo durante il mese di settembre, poi chiuderà e per molto tempo non sarà più possibile acquistarla. Questo perché vogliamo che ci sia quest’elemento più interattivo. Ma non ti preoccupare, perché i contenuti rimarranno tuoi e potrai riguardarli anche dopo il mese di settembre, ogni volta che vorrai. Quindi, se ti servirà più tempo per completarla, potrai farlo senza alcun problema.
Le vendite aprono molto presto: il 28 agosto. Puoi iscriverti alla sfida fino al 2 settembre, ma ti consiglio di farlo prima, perché il 2 settembre avremo già iniziato. Quindi sarai già indietro! Trovi, comunque, tutti i dettagli nella pagina che ti lascio in descrizione, quindi vai a dare un’occhiata. Spero di vederti nella sfida. A presto!
Se impari l’italiano da un po’ di tempo, probabilmente sai che “la”, “lo”, “ti”, “mi”, “ci”, sono parole un po’ difficili da maneggiare. Si mettono prima o dopo il verbo? E poi, quando si usano invece altre versioni di queste parole, come “lui”, “lei”, oppure “tu” o “te”? E quando diavolo si usano “ci” e “ne”, soprattutto? E le combinazioni “me lo”, “te lo”, “ce lo”, “ci si”?
Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club
Oggi parliamo di pronomi personali, parole grammaticali che italiano sono un po’ difficili da padroneggiare, ma che sono assolutamente cruciali, perché, beh, si usano davvero tutto il tempo. Ed è per questo che ho creato un quiz che ti può aiutare a capire se le sai usare bene. Preparati perché è una vera sfida. Ma ti dirò di più: ho anche creato un intero corso specifico su questo tema, quello dei pronomi personali. Te ne parlo, però, alla fine del video.
Ah, io mi chiamo Davide e questo è Podcast Italiano, un canale per chi impara l’italiano. Attiva i sottotitoli se ne hai bisogno. E ricorda che la trascrizione integrale di ogni video si trova sul mio sito, podcastitaliano.com. Ah, ho anche preparato un PDF che accompagna il quiz. Potrai usarlo per dare un’occhiata a tutte le domande mentre guardi il video, così puoi controllare subito le risposte, che saranno accompagnate anche da altri esempi. Se vuoi, puoi anche proprio stamparlo, te lo consiglio. Ti lascio il link in descrizione, ma puoi anche scansionare questo comodo codice QR.
Dunque: ho pensato a dieci domande per misurare il tuo dominio dei pronomi personali. Il punteggio massimo che puoi ottenere è 21 punti. Funziona così: ascolta e leggi la domanda, metti in pausa il video per riflettere sulla risposta, rispondi, controlla la soluzione e annota il tuo punteggio per ogni domanda. Infine, calcola il tuo punteggio totale e scrivimelo nei commenti. Lo aspetto, mi raccomando!
- Prima domanda: quale dei seguenti pronomi soggetto suona più naturale nella frase?
Fiorenza era una persona speciale, ___ aveva un’anima luminosa e vasta.
In questo spazio dobbiamo mettere
A) ella
dobbiamo mettere
B) lei
dobbiamo mettere
C) niente, nessun pronome
oppure
D) essa ?
La risposta corretta è C: nessun pronome.
Escludiamo A, perché il pronome “ella” è antico, è arcaico, ne ho parlato nello scorso video: era usato in italiano fino alla metà del 1800 ma, da quel momento, ha iniziato a essere usato sempre più raramente, fino a scomparire. Ecco, non penso nessuno abbia scelto questa opzione, credo!
Escludiamo anche D perché “esso” o “essa” si riferiscono normalmente a qualcosa di inanimato, quindi non si usano per parlare di persone, come in questo caso, o di animali. E poi sono abbastanza formali, non si usano praticamente mai nella lingua parlata.
Ed escludiamo anche B, perché il pronome “lei”, in questa frase, è superfluo, è innaturale: è ovvio che il soggetto di “aveva” è lo stesso soggetto di “era”. A meno di contesti particolari, non serve specificarlo, anzi, è innaturale farlo.
Per la stessa ragione, C è la risposta corretta.
Ti ricordo, con l’occasione, che in italiano i pronomi soggetto sono effettivamente usati, cioè sono espliciti, sono espressi, solo quando hanno una funzione particolare, che può essere una funzione di enfasi, di contrasto o per rimuovere la possibile confusione sulla persona, sulla cosa, l’entità a cui si riferisce. Quindi la cosa più comune, in italiano, è proprio NON usare il pronome soggetto, lasciarlo implicito, non espresso.
Un punto se hai indovinato! Segnatelo, mi raccomando!
2. Domanda due: in quale delle tre frasi (che sono tutte corrette) il pronome “gli” ha il valore grammaticale di femminile plurale?
A) Abbiamo incontrato il tuo amico e gli abbiamo fatto i complimenti.
B) Abbiamo incontrato le tue amiche e gli abbiamo fatto i complimenti.
C) Abbiamo incontrato i tuoi amici e gli abbiamo fatto i complimenti.
La risposta corretta è B.
Nella frase B il pronome si riferisce a “le tue amiche”, dunque un nome femminile plurale. Escludiamo invece A, dove il pronome sostituisce “il tuo amico”, un nome maschile singolare, ed escludiamo anche C, dove il nome sostituito è “i tuoi amici”, maschile plurale.
Questa domanda serve a ricordarci che in italiano alcuni pronomi hanno più di un significato, più di un valore grammaticale. Ad esempio, il pronome “gli” può significare “a lui”, “a loro” (femminile) o “a loro” (maschile).
- Domanda numero 3: solo una di queste frasi è corretta per concordanza, cioè per la relazione che esiste tra i pronomi (soggetto o oggetto) da un lato, e i verbi dall’altro:
A) Lei è uscito dalla mia vita, l’ho persa.
B) Lei è uscita dalla mia vita, l’ho perso.
C) Lei è uscita dalla mia vita, l’ho persa.
D) Lei è uscita dalla mia vita, non le ho data abbastanza.
La risposta corretta è C.
Nella frase C vediamo la giusta concordanza tra pronome soggetto femminile, lei, e participio nel tempo composto con con ausiliare “essere” (lei - è uscita) e tra pronome oggetto diretto e participio: l’ho persa (significa la ho persa, ma nessuno, in realtà, direbbe mai la ho persa; si dice l’ho persa, quindi l’ho).
La risposta A non va bene perché al posto di “uscito” dovremmo avere “uscita”: serve la concordanza tra pronome soggetto e participio nel tempo composto con ausiliare “essere”.
La risposta B è scorretta perché al posto di “perso” dovremmo avere “persa”: deve esserci la concordanza tra pronome oggetto diretto e participio. L’ho persa.
La risposta D, infine, non funziona perché al posto di “le ho data” dovremmo avere “le ho dato”: c’è una concordanza tra pronome oggetto indiretto, le, e participio che non serve, non si fa in italiano.
Ti ricordo infatti che il participio, quando si accorda con il pronome, si accorda con il pronome diretto, non con quello indiretto. Quindi l’ho vista, l’ho chiamata, perché sono pronomi diretti, ma le ho scritto, le ho parlato, perché sono pronomi indiretti. Quelli indiretti significano a lei o a lui, quelli diretti significano lui o lei (oppure anche loro), quindi senza la preposizione.
Un punto se hai indovinato!
- In quali delle seguenti frasi il pronome “ci” NON ha un significato locativo, NON si riferisce cioè a un luogo che è stato menzionato prima?
A) Dario mi piaceva, era la prima volta che ci uscivo.
B) Amavamo entrambi il cinema, ci andavamo spesso.
C) Al cinema ci rilassavamo e staccavamo dal mondo.
D) Quella notte, usciti dal cinema, ci siamo abbracciati e baciati.
E) Il bacio è stato intenso, ci ho pensato e ripensato tutta la notte.
Quindi scegli le risposte in cui il “ci” non ha un significato locativo, cioè non si riferisce a un luogo.
Le risposte che contengono un “ci” non locativo sono: A, C, D, ed E.
Solo nella risposta B il “ci” ha significato locativo, si riferisce infatti a un luogo di cui si è parlato in precedenza, significa quindi “al cinema”.
Nella frase A, “ci”, diversamente, significa “con Dario”;
nella frase C, il “ci” ha valore pseudo-riflessivo, come lo chiamo io: rilassarsi è un verbo pseudo-riflessivo, cioè si comporta come un riflessivo ma non lo è tecnicamente;
nella frase D, invece, ha valore reciproco (abbracciarsi e baciarsi sono verbi reciproci; le due persone si abbracciano, o si baciano, reciprocamente, a vicenda, l’un l’altro o l’un l’altra);
nella frase E, infine, sostituisce “al bacio”, quindi un gruppo introdotto dalla preposizione “a”.
Bene, prendi un punto per ogni risposta che hai analizzato correttamente: quindi se hai detto che la B era l’unica locativa e le altre non lo erano, hai risposto bene e prendi 5 punti. Grosso bottino!
- In quali delle seguenti frasi il pronome “ne” NON ha un significato partitivo, non indica cioè la parte di un tutto, e non serve a specificare una quantità?
A) La libreria aveva una pessima selezione, ne sono uscita subito.
B) I libri sono la mia vita, ne ho bisogno per essere felice.
C) I libri sono la mia vita, ne compro decine ogni mese.
E dunque, quale non ha un significato partitivo, una parte di un tutto?
Le risposte corrette sono: A e B.
Cioè, solo nella frase C il “ne” ha valore partitivo: qui la presenza del “ne” dipende dall’espressione di quantità “decine”.
Nella frase A, diversamente, il “ne” indica un movimento di allontanamento da un luogo, cioè significa “dalla libreria”.
Nella frase B, infine, il “ne” sostituisce un complemento introdotto dalla preposizione “di”: “ho bisogno dei libri” : “ne ho bisogno”.
Bene, fai un punto per ogni risposta che hai analizzato correttamente, per un massimo di tre punti.
6) Completa la frase con il pronome combinato appropriato:
Abbiamo ricevuto gli inviti, _____ hanno consegnati oggi.
Dunque, qui le opzioni sono:
A) me le
B) te le
C) ce li
D) ve l’ (con l’apostrofo)
E) glieli
La risposta corretta è C: ce li.
Il pronome indiretto “ce” qui significa “a noi” mentre il pronome diretto “li” sostituisce “gli inviti”. Nessun’altra soluzione, qui, funziona.
Prendi un punto se hai indovinato!
- Domanda numero 7: di nuovo, completa la frase con il pronome combinato corretto:
Chi accompagna le bambine a scuola? _____ accompagni tu?
E dunque:
A) ce le
B) ce la
C) ce ne
D) ce l’ (con apostrofo)
E) ce li
La risposta corretta è A: ce le.
Il pronome “ce” in questo caso è locativo e significa “a scuola”. Il pronome “le” sostituisce invece “le bambine”. In questo caso avremmo potuto anche dire soltanto “le accompagni tu”, funziona comunque. Ma visto che abbiamo un luogo, possiamo dire “ce le accompagni tu”, cioè, “in quel posto, a scuola”.
Nessun’altra soluzione qui ha molto senso, quindi… ecco, un punto se hai indovinato la risposta corretta!
- E passiamo alla 8: continuiamo sempre con i pronomi combinati. Sceglimi quello giusto:
Quante gocce hai dato al bambino?
Mmm… _____ ho date venti.
A) me ne
B) me le
C) ce ne
D) gliene
E) glie ne (con uno spazio)
La risposta corretta è D, “gliene”, scritto come un’unica parola.
“Glie” qui significa “a lui”, al bambino; “ne”, invece, ha valore partitivo, cioè si riferisce a “gocce”, e quindi lo usiamo perché nella frase c’è un’espressione di quantità, il numerale “venti”.
Un punto se hai indovinato!
- Domanda 9: in quali delle seguenti frasi all’imperativo la posizione del pronome è corretta, quella giusta?
A) Mi rispondi, per favore!
B) Rispondimi, per favore!
C) Rispondetemi, per favore!
D) Mi rispondete, per favore!
E) Mi risponda, per favore!
F) Rispondami, per favore!
Ce ne sono varie di corrette: sai dirmi quali sono?
Le risposte corrette sono la B, la C e la E.
Infatti, ti ricordo che il pronome con l’imperativo segue queste regole:
- dopo il verbo con l’imperativo informale, quindi se il soggetto è un “tu” (rispondimi!) o un “voi” (rispondetemi!)
- se il soggetto è un “Lei” di cortesia, di rispetto, quindi mi risponda, si mette invece prima: mi risponda, mi dica, mi parli.
Bene, un punto per ogni risposta che hai analizzato bene, per un massimo di 6. Questo sì che è un bottino ghiotto!
- Bene, arriviamo alla domanda numero 10: completa la frase con un verbo pronominale idiomatico, cioè con un verbo che contiene uno o più pronomi al suo interno e ha un valore idiomatico, cioè che non si può prevedere facilmente se non lo conosci.
La situazione che si era creata non mi piaceva per niente, per questo ho deciso di ____________:
A) cavarmela
B) prendermela
C) svignarmela
D) spassarmela
La risposta corretta è C, svignarmela, che significa “andare via, scappare via”, quindi ha una certa sfumatura di fretta, di urgenza. Le altre risposte, invece, non vanno bene, perché:
- cavarsela significa “riuscire a gestire una situazione difficile”, quindi non c’entra;
- prendersela significa “offendersi per qualcosa”, quindi “perché te la sei presa per il mio commento? Non volevo offenderti!”
- e spassarsela significa “divertirsi”. Oggi forse non si usa più così tanto; quindi “ce la siamo spassata, ieri, in piscina”.
Bene, siamo arrivati alla fine del test. Com’è andata? Ti sei scritto i punteggi, vero? Fammi sapere nei commenti, mi raccomando!
Se hai totalizzato 21 punti, complimenti, ottimo lavoro!
Se hai ottenuto un risultato compreso tra i 14 e i 20 punti, hai dimostrato di avere una buona padronanza del sistema dei pronomi personali, ma hai ancora qualche dubbio da risolvere.
Se il tuo punteggio è inferiore ai 14, i dubbi sono più numerosi e il consiglio che ti do è di continuare a lavorarci (lavorar-ci…) sui pronomi.
Come farlo? Tieniti forte, perché ho la soluzione per te.
Settembre sarà il mese della prossima sfida grammaticale di Podcast Italiano: mi riferisco alla sfida “I pronomi personali in 30 giorni”. È una sfida interessante perché abbiamo adottato un approccio innovativo, quello della Grammatica degli Argomenti, che scoprirai nel corso: è molto interessante. Esploreremo in profondità l’intero sistema dei pronomi personali italiani, che è piuttosto complesso, come forse hai visto anche in questa sfida. Avrai un po’ di lavoro da fare tutti i giorni, per 30 giorni, con un video ogni due giorni, un ripasso il giorno successivo al video ed esercizi tutti i giorni.
Inoltre, avrai un’insegnante a tua disposizione per ogni dubbio e ogni domanda. Lo scorso aprile abbiamo fatto una sfida di congiuntivo che è stata molto partecipata ed è piaciuta molto agli studenti.
E, da quella sfida, abbiamo imparato alcune lezioni e siamo convinti che questa seconda sfida sia ancora meglio e più bella della precedente!
Ma ti ricordo che sarà aperta solo durante il mese di settembre, poi chiuderà e per molto tempo non sarà più possibile acquistarla. Questo perché vogliamo che ci sia quest’elemento più interattivo. Ma non ti preoccupare, perché i contenuti rimarranno tuoi e potrai riguardarli anche dopo il mese di settembre, ogni volta che vorrai. Quindi, se ti servirà più tempo per completarla, potrai farlo senza alcun problema.
Le vendite aprono molto presto: il 28 agosto. Puoi iscriverti alla sfida fino al 2 settembre, ma ti consiglio di farlo prima, perché il 2 settembre avremo già iniziato. Quindi sarai già indietro! Trovi, comunque, tutti i dettagli nella pagina che ti lascio in descrizione, quindi vai a dare un’occhiata. Spero di vederti nella sfida. A presto!
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