Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

Quiz di PREPOSIZIONI in italiano: accetti la sfida?

August 2, 2025

Note e risorse

Metti alla prova la tua conoscenza delle preposizioni italiane con questo quiz di 10 domande! Scoprirai le regole per usare correttamente le preposizioni con luoghi, tempi, durata e verbi che reggono preposizioni specifiche.

Scarica il PDF gratuito con il riassunto della lezione
Abbonandoti al Podcast Italiano Club (livello di bronzo) avrai accesso alle trascrizioni dei video con glossario.
Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club (livello di bronzo).
Trascrizione

Accedi o registrati per continuare a leggere

Le preposizioni: probabilmente più diuna volta hai sbattuto la testa contro questa parte della grammaticaitaliana, fatta di parole così piccole, così apparentemente innocenti… eppure così bastarde. E anche, però, importanti. Ma perché “importanti”? Beh, perchéservono a legare tra di loro le altre parole della lingua. Pensa a unafrase come questa:

Siamo ora su questo canale YouTube perfare un quiz di lingua italiana sul tema delle preposizioni.

Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club

Su 18 parole che formano la frase, ben5, quelle evidenziate, sono, appunto, preposizioni. Che è comedire che un terzo della frase è composto da preposizioni. Se le togliessimo,avremmo una frase sconclusionata, senza senso. Se ti ho convintodell’importanza delle preposizioni, fai questo quiz insieme a me: saràdivertente.

Io mi chiamo Davide e questo è PodcastItaliano, un canale per chi impara o ama l’italiano. Attiva i sottotitoli se nehai bisogno. Ricorda che la trascrizione integrale di tutti i miei videoè sul sito, podcastitaliano.com,ma anche che ho preparato un PDF che accompagna questo quiz. Potrai usarloper dare un’occhiata a tutte le domande mentre guardi il video e controllarele risposte, che saranno accompagnate anche da altri esempi. Ticonsiglio di stamparlo, come ho fatto io. No, non l’ho stampato, questoè un foglio bianco. Ma tu stampalo, perché sarà molto utile. Ti lascio il linkin descrizione, oppure puoi scansionare questo codice QR, per scaricare il PDF.

Il quiz si compone di 10 domande, chevanno dalle più facili alle più difficili.

Se vuoi fare bene il quiz, ecco alcuneregole:

  1. Ascolta e leggi con attenzione     ogni domanda. Metti in pausa il video per pensare con calma alla risposta     (o alle risposte), se il conto alla rovescia del cronometro, il timer,     non ti basta.
  2. Segna ogni risposta su un foglio o     direttamente sul PDF che ti consiglio, come ho detto, di stampare.
  3. E segna anche il punteggio     che fai: ti dirò quanti punti vale ogni domanda, non ti     preoccupare.
  4. Alla fine, poi, voglio che tu     mi scriva in un commento il tuo punteggio totale.

Tutto chiaro? Andiamo!

  1. Soltanto una di queste frasi è     corretta. Quale?

1. Non vado spesso al teatro ma   stasera andrò a Teatro Massimo.

2. Ci vediamo direttamente in pizzeria? Sì, nella  pizzeria di fronte al Duomo.

3. I tuoi bambini vanno già alla scuola? Sì, a scuola primaria.

Quale di queste tre è corretta? Solouna è corretta, ti ricordo.

Solo la frase 2 è corretta.

Nelle tre possibili risposte, sialternano, dopo le preposizioni, nomi (a volte con un po’ di parolecollegate a questi nomi) che si riferiscono a luoghi generici (ilteatro, la pizzeria, la scuola) e altri che si riferiscono a luoghispecifici e definiti, determinati (il teatro Massimo, la pizzeria di fronteal Duomo, la scuola primaria). La regola in italiano vuole che, inquest’ultimo caso, la preposizione sia articolata: quindi nella pizzeria difronte al Duomo, al bar di mio cugino Peppino, alla casa in campagna (o nellacasa in campagna).

Ah, la prima frase corretta sarebbe:

Non vado spesso A teatro ma staseraandrò AL Teatro Massimo.

La terza, invece, sarebbe:

I tuoi bambini vanno già A scuola ?Sì, ALLA scuola primaria.

Più complesso è il caso del luogogenerico:

  • con alcune parole usiamo la     preposizione semplice, e diciamo, quindi: “a teatro”, “in pizzeria”, “a     scuola”, “a casa”, “in ufficio”; come vedi a volte a, a volte in;
  • con altre parole ancora, usiamo     invece la preposizione articolata, come “al cinema”, “allo stadio”, “alla     stazione”, “al parco”.

Qui non c’è una vera regola: ilsegreto è memorizzarle.

Se hai risposto correttamente, prendiun punto! Mi raccomando, scrivitelo!

  1. Domanda 2: per questa domanda     devi completare le frasi con la preposizione “da” articolata. Quindi metti     in pausa il video e scrivi le quattro risposte.

1. Patrícia viene _____ Spagna.

2. Charlie viene _____ Inghilterra.

3. Tiago e Ana vengono _____ Portogallo

4. Marissa viene _____ Stati Uniti.

Prenditi il tempo necessario e scrivile tue risposte.

  1. Patrícia viene DALLA Spagna.
  2. Charlie viene DALLInghilterra.
  3. Tiago e Ana vengono DAL     Portogallo.
  4. Marissa viene DAGLI Stati Uniti.

Tutte le volte che è necessario usareuna preposizione articolata, come queste, la forma che questa prende dipendedall’articolo richiesto dal nome seguente, che può essere un nomemaschile o femminile, singolare o plurale, può iniziare con una vocale o unaconsonante. Dunque, per rispondere bene, bisogna conoscere le regole degliarticoli, di fatto.

0,5 punti per risposta corretta, perun totale massimo di due punti.

  1. Domanda 3: completa le frasi con     le preposizioni “di” o “da”, semplici o articolate.

1. Jean Pierre è _____   Parigi

2. Jean Pierre viene _____ Parigi.

3. Jeans Pierre viene _____ Francia.

Pensaci un secondo, metti in pausa il videose ti serve, e scrivi le tue risposte.

Jean-Pierre è DI Parigi

Jean-Pierre viene DA Parigi.

Jean-Pierre viene DALLA Francia.

Ricorda: quando parliamo di originigeografiche possiamo usare il verbo “essere” o il verbo “venire”. Con “essere”useremo la preposizione “di” seguita dal nome della città (sono di Parigi;sono di Milano; sono di New York).

Con “venire” useremo:

  • o la preposizione “da” semplice,     seguita dal nome della città (viene da Parigi; viene da Roma);
  • o la preposizione “da” articolata     seguita dal nome del Paese (viene dalla Francia; viene dal Brasile;     viene dagli Stati Uniti).

Ricorda! Non si dice “Jean-Pierre èdella Francia”, si dice “Jean-Pierre è francese”.

Io, presentandomi, direi che sonoitaliano e sono di Torino, oppure vengo da Torino (ma “vengo daTorino” solo se non mi trovo a Torino in questo momento, e dunque hasenso dire che “vengo da Torino”).

Prendi 0,5 punti per ogni rispostacorretta, per un massimo di 1,5 punti. Un punto e mezzo. Mi raccomandoscrivitelo, perché poi voglio sapere il tuo totale.

  1. Domanda 4: completa le frasi con     le preposizioni “a”, “in”, “da”, “per”, semplici o anche le loro versioni     articolate. Sì, sono un po’, quindi prenditi il tempo necessario, metti in     pausa il video, segna le tue risposte e ci vediamo quando l’avrai fatto.

… L’hai fatto? Spero di sì. Ti do orale risposte.

1. Non sono ancora mai andata IN   Egitto.

2. Marco è già partito PER il Brasile?

3. Nel fine settimana andremo A Torino per il Salone del Libro.

4. Ho di nuovo un ascesso. Devo tornare DAL dentista.

5. Dopo aver visto la serie tratta DA L’Amica Geniale, ho deciso  di andare in vacanza a Ischia.

6. Molti discendenti di emigrati italiani vogliono il passaporto  italiano per venire a vivere IN Europa.

7. Per le vacanze anche quest’anno andrò IN Puglia.

Com’è andata? Facciamo un breve ripassodelle preposizioni che usiamo in questi due casi: con i verbi di movimento(come andare o arrivare) per definire la destinazione, doveandiamo, o con i verbi di stato (come essere, stare, vivere, abitareetc.) per definire la posizione, dove siamo, o dove ci troviamo.

Ricorda che in italiano non importa seabbiamo un movimento o una posizione, uno stato: perché la preposizione dipendesolo dal tipo di luogo. Ok? Attenzione perché, in tante altre lingue,funziona in maniera diversa.

  • Se il luogo è un continente,     una nazione o una regione, la preposizione è “in”: quindi sono (o     vado) in Europa, (o in America, o in Egitto, in Italia, in Sicilia, in     Campania).
  • Se il luogo è una città o una     piccola isola, la preposizione è “a”: quindi sono (oppure vado) a     Torino, a Roma, a Ischia, a Capri.
  • Se il luogo è una persona, quindi     la casa di una persona, o l’ufficio di una persona o di un professionista,     la preposizione è “da”: quindi sono (o vado) dal dentista, dal     dottore, ma anche da mia mamma, o da Giovanna.

Attenzione al verbo “partire”, chevuole sempre la preposizione “per”, con tutti i tipi di luoghi. Ah, lapreposizione “per” è usata, oltre che con il verbo “partire”, anche dopo unnome che indica un mezzo di trasporto: quindi il volo per Londra, oil treno per Bologna, il traghetto per la Grecia, il pullman per Siena.

Bene, quindi ti prendi 0,5 punti perogni risposta corretta, per un massimo di 3,5 punti.

  1. Domanda 5: quale preposizione,     nella sua forma semplice o articolata andrebbe bene (anche con significati     diversi) in tutte questi frasi?

1. Ho proprio bisogno di tornare   _____ psicologo.

2. Samuel viene _____ Senegal.

3. Studio l’italiano _____ tre anni.

4. Ho regalato alla mia amica una tazza _____ tè, con coperchio e  infusore.

5. Il pacco è già stato consegnato _____ corriere.

Metti in pausa, pensaci.

E ora ti do le risposte.

Dunque, devi trovare una preposizioneche funziona in tutti questi casi.

La risposta è… DA.

Ho proprio bisogno di tornare DALLOpsicologo.

Samuel viene DAL Senegal.

Studio l’italiano DA tre anni.

Ho regalato alla mia amica una tazzaDA tè con coperchio e infusore.

Il pacco è già stato consegnato DALcorriere.

Come forse sai, la preposizione “da” èmolto versatile, può avere molti significati. Può, infatti, indicare:

  • una destinazione che corrisponde     a una persona, come dicevamo prima, “dallo psicologo”;
  • oppure l’origine, “dal     Senegal”;
  • l’inizio di un’azione duratura,     per esempio, “da tre anni”;
  • la funzione di un oggetto, pensa!     Quindi la “tazza da tè”;
  • l’agente! L’agente, cioè la     persona che fa l’azione, in una frase passiva, quindi “consegnato dal     corriere”.

Attenzione alle differenze, perché quisono sicuro che nella tua lingua ci sono molte differenze, rispetto all’italiano.Ah, tra l’altro, osserva che, una tazza “da tè” è una tazza che serve perprendere il tè; qui “da” indica la funzione. Una tazza “di tè” è una tazza cheè piena di tè; e qui la preposizione “di” indica, invece, il contenuto.

Prendi un punto se hai indovinato!

  1. Passiamo alla 6: completa queste     frasi con le preposizioni “da”, “fa”, “in”, e “per”.

1. Ho studiato l’italiano ______   due anni.

2. Ho imparato l’italiano ______ due anni.

3. Studio l’italiano ______ due anni.

4. Ho iniziato a studiare l’italiano due anni ______.

Le risposte sono… quelle che ora tidico:

Ho studiato l’italiano PER due anni.

Ho imparato l’italiano IN due anni.

Studio l’italiano DA due anni.

Ho iniziato a studiare l’italiano dueanni FA.

Con la sesta domanda mettiamo ildito nella piaga, perché è comune da parte degli studenti confonderele preposizioni che esprimono la durata di un’azione. È un grandeclassico. Ma non preoccuparti: chiariremo la questione una voltaper tutte! E poi… continuerai a sbagliarti, perché è normale e ticonosco. Ma… repetita iuvant, come si dice in latino.

Quindi…:

Ho studiato l’italiano PER due anni significa che per due anni mi sonodedicato a studiare l’italiano, e poi ho smesso.

Ho imparato l’italiano IN due anni significa che ho impiegatoquesto tempo, due anni, per portare a termine l’azione. Quindi ho finito diimparare l’italiano, teoricamente. Non si finisce mai, in realtà!

Studio l’italiano DA due anni significa che sono due anni chestudio l’italiano, e continuo a studiarlo anche in questo momento: non ho maismesso.

Mentre, ho iniziato a studiarel’italiano due anni FA indica il momento di inizio del mio studio.

0,5 punti per risposta corretta, perun totale massimo di due punti!

  1. Domanda numero 7: dompleta le     frasi con le preposizioni “di”, “in” (semplice o articolata) o “a”.

1. Sono nato ______ mercoledì.

2. Sono nato ______ giugno.

3. Sono nato ______ 1983.

4. Sono nato ____ estate.

Prendi il tempo necessario, e ti dicole risposte tra un attimo.

Sono nata DI mercoledì.

Sono nata A (oppure IN) giugno.

Sono nata NEL 1983.

Sono nata IN / D’ estate.

Con questa domanda esploriamo il modoin cui l’italiano esprime le relazioni di tempo attraverso lepreposizioni. Ricorda:

  • usiamo “di” con i giorni della     settimana: di mercoledì, di sabato, di domenica. In molti casi (ma     non in questo) ha il significato di ogni mercoledì, ogni     sabato, ogni domenica della settimana. E quindi, se dico che di     domenica gioco a tennis (significa che ogni domenica     gioco a tennis). Nel nostro esempio vogliamo dire semplicemente che il     giorno in cui sono nato era un mercoledì. Sono nato di mercoledì. Non     posso dire “sono nato mercoledì” perché sembrerebbe quasi che sono     nato “mercoledì scorso”. Un po’ strano! Sì, perché se parliamo di un     mercoledì, di un solo mercoledì, di un mercoledì specifico, che può     essere mercoledì scorso o mercoledì prossimo, allora non usiamo nessuna     preposizione. Per esempio: mercoledì sono andato dal commercialista,     oppure mercoledì andrò dal commercialista.
  • Poi usiamo “a” con i mesi: a     settembre, a marzo, a giugno.
  • Usiamo “in” o “di” semplici con     le stagioni: quindi in estate o d’estate, in autunno o d’autunno,     in inverno oppure d’inverno, in primavera o… no, solo in     primavera in questo caso, non chiedermi perché.
  • E poi usiamo “in” articolata con     gli anni: nel 1983, nel 2002, nel 2025.

0,5 punti per risposta corretta, perun totale massimo di 2 punti.

  1. Domanda numero 8: quale     preposizione, semplice o articolata, sarebbe sempre usata per indicare     l’inizio dell’azione in queste frasi? E quale per indicarne la fine?

1. In Italia la scuola va ______   settembre ______ giugno.

2. Ho fatto l’università ______ 1996 ______ 2002.

3. Di solito lavoro ______ 9.00 ______ 18.00, con un’ora di pausa  pranzo.

4. La biblioteca è aperta ______ lunedì ______ venerdì.

La preposizione che sarebbe sempreusata per indicare l’inizio dell’azione è… DA. Per la fine, invece, A.

In Italia la scuola va DA settembre Agiugno.

Ho fatto l’università DAL 1996 AL2002.

Di solito lavoro DALLE 9.00 ALLE18.00, con un’ora di pranzo.

La biblioteca è aperta DAL lunedì ALvenerdì.

Esprimere relazioni di tempo può anchesignificare parlare dell’inizio o della fine di un’azione o di unevento: la risposta ci mostra che in italiano lo facciamo con lepreposizioni DA / A, semplici con i mesi e articolate con gli orari, i giornidella settimana, gli anni e le età.

0,5 punti, di nuovo, per ogni rispostacorretta, per un totale di 2 punti.

  1. Domanda 9: in italiano, alcuni     verbi “reggono” o “selezionano” una preposizione fissa, che può essere     diversa rispetto ad altre lingue. Metti in pausa il video e associa ogni     verbo della colonna di sinistra alla corrispondente preposizione nella     colonna di destra. I verbi sono: dipendere, optare, influire, consistere,     contare, rinunciare, competere e accanirsi. Le preposizioni invece sono:     per, su, da, a, in, su, contro, e con.

dipendere

per

optare

su

influire

da

consistere

a

contare

in

rinunciare

su

competere

contro

accanirsi

con

E ora vediamo le risposte:

  • DIPENDERE DA, per esempio:

L’apprendimento linguistico DIPENDE DAmolti fattori: esposizione alla lingua target, studio, esercizio.

  • OPTARE vuole PER, OPTARE PER:

HO OPTATO PER fare le vacanze asettembre perché odio gli affollamenti.

  • INFLUIRE vuole SU:

Ho notato che il bel tempo INFLUISCEpositivamente SUL mio umore.

Sapevi, conoscevi il verbo “influire”?

  • CONTARE SU:

Puoi CONTARE davvero solo SU testesso.

  • CONSISTERE IN:

IN che cosa CONSISTE la felicità?

Ma si può anche dire, a volte,consistere di: consistere di qualcosa.

  • RINUNCIARE A:

HO RINUNCIATO A capire in cosaconsista la felicità.

  • COMPETERE CON:

Detesto chi COMPETE CON i colleghi.

  • ACCANIRSI CONTRO:

La cosa più inutile che si possa fareè ACCANIRSI CONTRO i mulini a vento.

La nona domanda tocca il tastodolente della reggenza verbale, e cioè della preposizione che èrichiesta da questo o da quel verbo. Forse ti starai chiedendo: maperché “dipendere da” e non “dipendere di”? Perché “contare su” e non “contarein” o “a”? La risposta è: perché è così e basta! È in questo modo che l’abbinamentoverbo-preposizione si è fissato in italiano (e nella tua lingua può funzionarein modo diverso, eh!). Fai attenzione perché spesso ci sono differenze.

Arriviamo così all’ultima domanda.

  1. Domanda numero 10: soltanto 2 tra     le seguenti frasi sono corrette. Quali?

1. Ho visto al mio ex.

2. Ho scritto al mio ex.

3. Ho incontrato al mio ex.

4. Ho telefonato al mio ex.

Soltanto le frasi 2 e 4 sono corrette:

Ho visto IL mio ex.

Ho scritto AL mio ex.

Ho incontrato IL mio ex.

Ho telefonato AL mio ex.

Soltanto le frasi 2 e 4, dunque, sonocorrette perché, tra tutti i verbi usati negli esempi, soltanto “scrivere” e“telefonare” in italiano reggono o richiedono un oggetto indiretto, quindiintrodotto da preposizione, in particolare dalla preposizione “a”.

Al contrario, i verbi “vedere” e“incontrare” sono verbi che in italiano reggono un oggetto diretto, che non èintrodotto da alcuna preposizione. Pertanto, in italiano NON vale laregola, che invece vale, per chi di voi parla spagnolo, secondo cui glioggetti, quando sono animati, cioè quando sono persone o animali, sono sempre precedutidalla preposizione “a”. Cioè, in italiano “chiamiamo una persona”, “ascoltiamoun amico”. Vedi che non c’è “a”? In spagnolo, per esempio, è diverso.

Siamo arrivati alla fine del quiz.Com’è andata?

Ti ricordo che il punteggio massimoche potevi ottenere in questo quiz era di 20 punti.

Scrivimi nei commenti quanti punti haifatto, perché sono molto curioso. E poi, se vuoi fare un test generale che fauna stima del tuo livello, te lo lascio in descrizione. Fammi anchesapere se questi test ti piacciono, se ne vuoi altri, ne ho anche fatti altri:magari ti lascio qualche altro test nella descrizione di questo video,se mi ricordo.

Stammi bene e… alla prossima!

 

Le preposizioni: probabilmente più diuna volta hai sbattuto la testa contro questa parte della grammaticaitaliana, fatta di parole così piccole, così apparentemente innocenti… eppure così bastarde. E anche, però, importanti. Ma perché “importanti”? Beh, perchéservono a legare tra di loro le altre parole della lingua. Pensa a unafrase come questa:

Siamo ora su questo canale YouTube perfare un quiz di lingua italiana sul tema delle preposizioni.

Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club

Su 18 parole che formano la frase, ben5, quelle evidenziate, sono, appunto, preposizioni. Che è comedire che un terzo della frase è composto da preposizioni. Se le togliessimo,avremmo una frase sconclusionata, senza senso. Se ti ho convintodell’importanza delle preposizioni, fai questo quiz insieme a me: saràdivertente.

Io mi chiamo Davide e questo è PodcastItaliano, un canale per chi impara o ama l’italiano. Attiva i sottotitoli se nehai bisogno. Ricorda che la trascrizione integrale di tutti i miei videoè sul sito, podcastitaliano.com,ma anche che ho preparato un PDF che accompagna questo quiz. Potrai usarloper dare un’occhiata a tutte le domande mentre guardi il video e controllarele risposte, che saranno accompagnate anche da altri esempi. Ticonsiglio di stamparlo, come ho fatto io. No, non l’ho stampato, questoè un foglio bianco. Ma tu stampalo, perché sarà molto utile. Ti lascio il linkin descrizione, oppure puoi scansionare questo codice QR, per scaricare il PDF.

Il quiz si compone di 10 domande, chevanno dalle più facili alle più difficili.

Se vuoi fare bene il quiz, ecco alcuneregole:

  1. Ascolta e leggi con attenzione     ogni domanda. Metti in pausa il video per pensare con calma alla risposta     (o alle risposte), se il conto alla rovescia del cronometro, il timer,     non ti basta.
  2. Segna ogni risposta su un foglio o     direttamente sul PDF che ti consiglio, come ho detto, di stampare.
  3. E segna anche il punteggio     che fai: ti dirò quanti punti vale ogni domanda, non ti     preoccupare.
  4. Alla fine, poi, voglio che tu     mi scriva in un commento il tuo punteggio totale.

Tutto chiaro? Andiamo!

  1. Soltanto una di queste frasi è     corretta. Quale?

1. Non vado spesso al teatro ma   stasera andrò a Teatro Massimo.

2. Ci vediamo direttamente in pizzeria? Sì, nella  pizzeria di fronte al Duomo.

3. I tuoi bambini vanno già alla scuola? Sì, a scuola primaria.

Quale di queste tre è corretta? Solouna è corretta, ti ricordo.

Solo la frase 2 è corretta.

Nelle tre possibili risposte, sialternano, dopo le preposizioni, nomi (a volte con un po’ di parolecollegate a questi nomi) che si riferiscono a luoghi generici (ilteatro, la pizzeria, la scuola) e altri che si riferiscono a luoghispecifici e definiti, determinati (il teatro Massimo, la pizzeria di fronteal Duomo, la scuola primaria). La regola in italiano vuole che, inquest’ultimo caso, la preposizione sia articolata: quindi nella pizzeria difronte al Duomo, al bar di mio cugino Peppino, alla casa in campagna (o nellacasa in campagna).

Ah, la prima frase corretta sarebbe:

Non vado spesso A teatro ma staseraandrò AL Teatro Massimo.

La terza, invece, sarebbe:

I tuoi bambini vanno già A scuola ?Sì, ALLA scuola primaria.

Più complesso è il caso del luogogenerico:

  • con alcune parole usiamo la     preposizione semplice, e diciamo, quindi: “a teatro”, “in pizzeria”, “a     scuola”, “a casa”, “in ufficio”; come vedi a volte a, a volte in;
  • con altre parole ancora, usiamo     invece la preposizione articolata, come “al cinema”, “allo stadio”, “alla     stazione”, “al parco”.

Qui non c’è una vera regola: ilsegreto è memorizzarle.

Se hai risposto correttamente, prendiun punto! Mi raccomando, scrivitelo!

  1. Domanda 2: per questa domanda     devi completare le frasi con la preposizione “da” articolata. Quindi metti     in pausa il video e scrivi le quattro risposte.

1. Patrícia viene _____ Spagna.

2. Charlie viene _____ Inghilterra.

3. Tiago e Ana vengono _____ Portogallo

4. Marissa viene _____ Stati Uniti.

Prenditi il tempo necessario e scrivile tue risposte.

  1. Patrícia viene DALLA Spagna.
  2. Charlie viene DALLInghilterra.
  3. Tiago e Ana vengono DAL     Portogallo.
  4. Marissa viene DAGLI Stati Uniti.

Tutte le volte che è necessario usareuna preposizione articolata, come queste, la forma che questa prende dipendedall’articolo richiesto dal nome seguente, che può essere un nomemaschile o femminile, singolare o plurale, può iniziare con una vocale o unaconsonante. Dunque, per rispondere bene, bisogna conoscere le regole degliarticoli, di fatto.

0,5 punti per risposta corretta, perun totale massimo di due punti.

  1. Domanda 3: completa le frasi con     le preposizioni “di” o “da”, semplici o articolate.

1. Jean Pierre è _____   Parigi

2. Jean Pierre viene _____ Parigi.

3. Jeans Pierre viene _____ Francia.

Pensaci un secondo, metti in pausa il videose ti serve, e scrivi le tue risposte.

Jean-Pierre è DI Parigi

Jean-Pierre viene DA Parigi.

Jean-Pierre viene DALLA Francia.

Ricorda: quando parliamo di originigeografiche possiamo usare il verbo “essere” o il verbo “venire”. Con “essere”useremo la preposizione “di” seguita dal nome della città (sono di Parigi;sono di Milano; sono di New York).

Con “venire” useremo:

  • o la preposizione “da” semplice,     seguita dal nome della città (viene da Parigi; viene da Roma);
  • o la preposizione “da” articolata     seguita dal nome del Paese (viene dalla Francia; viene dal Brasile;     viene dagli Stati Uniti).

Ricorda! Non si dice “Jean-Pierre èdella Francia”, si dice “Jean-Pierre è francese”.

Io, presentandomi, direi che sonoitaliano e sono di Torino, oppure vengo da Torino (ma “vengo daTorino” solo se non mi trovo a Torino in questo momento, e dunque hasenso dire che “vengo da Torino”).

Prendi 0,5 punti per ogni rispostacorretta, per un massimo di 1,5 punti. Un punto e mezzo. Mi raccomandoscrivitelo, perché poi voglio sapere il tuo totale.

  1. Domanda 4: completa le frasi con     le preposizioni “a”, “in”, “da”, “per”, semplici o anche le loro versioni     articolate. Sì, sono un po’, quindi prenditi il tempo necessario, metti in     pausa il video, segna le tue risposte e ci vediamo quando l’avrai fatto.

… L’hai fatto? Spero di sì. Ti do orale risposte.

1. Non sono ancora mai andata IN   Egitto.

2. Marco è già partito PER il Brasile?

3. Nel fine settimana andremo A Torino per il Salone del Libro.

4. Ho di nuovo un ascesso. Devo tornare DAL dentista.

5. Dopo aver visto la serie tratta DA L’Amica Geniale, ho deciso  di andare in vacanza a Ischia.

6. Molti discendenti di emigrati italiani vogliono il passaporto  italiano per venire a vivere IN Europa.

7. Per le vacanze anche quest’anno andrò IN Puglia.

Com’è andata? Facciamo un breve ripassodelle preposizioni che usiamo in questi due casi: con i verbi di movimento(come andare o arrivare) per definire la destinazione, doveandiamo, o con i verbi di stato (come essere, stare, vivere, abitareetc.) per definire la posizione, dove siamo, o dove ci troviamo.

Ricorda che in italiano non importa seabbiamo un movimento o una posizione, uno stato: perché la preposizione dipendesolo dal tipo di luogo. Ok? Attenzione perché, in tante altre lingue,funziona in maniera diversa.

  • Se il luogo è un continente,     una nazione o una regione, la preposizione è “in”: quindi sono (o     vado) in Europa, (o in America, o in Egitto, in Italia, in Sicilia, in     Campania).
  • Se il luogo è una città o una     piccola isola, la preposizione è “a”: quindi sono (oppure vado) a     Torino, a Roma, a Ischia, a Capri.
  • Se il luogo è una persona, quindi     la casa di una persona, o l’ufficio di una persona o di un professionista,     la preposizione è “da”: quindi sono (o vado) dal dentista, dal     dottore, ma anche da mia mamma, o da Giovanna.

Attenzione al verbo “partire”, chevuole sempre la preposizione “per”, con tutti i tipi di luoghi. Ah, lapreposizione “per” è usata, oltre che con il verbo “partire”, anche dopo unnome che indica un mezzo di trasporto: quindi il volo per Londra, oil treno per Bologna, il traghetto per la Grecia, il pullman per Siena.

Bene, quindi ti prendi 0,5 punti perogni risposta corretta, per un massimo di 3,5 punti.

  1. Domanda 5: quale preposizione,     nella sua forma semplice o articolata andrebbe bene (anche con significati     diversi) in tutte questi frasi?

1. Ho proprio bisogno di tornare   _____ psicologo.

2. Samuel viene _____ Senegal.

3. Studio l’italiano _____ tre anni.

4. Ho regalato alla mia amica una tazza _____ tè, con coperchio e  infusore.

5. Il pacco è già stato consegnato _____ corriere.

Metti in pausa, pensaci.

E ora ti do le risposte.

Dunque, devi trovare una preposizioneche funziona in tutti questi casi.

La risposta è… DA.

Ho proprio bisogno di tornare DALLOpsicologo.

Samuel viene DAL Senegal.

Studio l’italiano DA tre anni.

Ho regalato alla mia amica una tazzaDA tè con coperchio e infusore.

Il pacco è già stato consegnato DALcorriere.

Come forse sai, la preposizione “da” èmolto versatile, può avere molti significati. Può, infatti, indicare:

  • una destinazione che corrisponde     a una persona, come dicevamo prima, “dallo psicologo”;
  • oppure l’origine, “dal     Senegal”;
  • l’inizio di un’azione duratura,     per esempio, “da tre anni”;
  • la funzione di un oggetto, pensa!     Quindi la “tazza da tè”;
  • l’agente! L’agente, cioè la     persona che fa l’azione, in una frase passiva, quindi “consegnato dal     corriere”.

Attenzione alle differenze, perché quisono sicuro che nella tua lingua ci sono molte differenze, rispetto all’italiano.Ah, tra l’altro, osserva che, una tazza “da tè” è una tazza che serve perprendere il tè; qui “da” indica la funzione. Una tazza “di tè” è una tazza cheè piena di tè; e qui la preposizione “di” indica, invece, il contenuto.

Prendi un punto se hai indovinato!

  1. Passiamo alla 6: completa queste     frasi con le preposizioni “da”, “fa”, “in”, e “per”.

1. Ho studiato l’italiano ______   due anni.

2. Ho imparato l’italiano ______ due anni.

3. Studio l’italiano ______ due anni.

4. Ho iniziato a studiare l’italiano due anni ______.

Le risposte sono… quelle che ora tidico:

Ho studiato l’italiano PER due anni.

Ho imparato l’italiano IN due anni.

Studio l’italiano DA due anni.

Ho iniziato a studiare l’italiano dueanni FA.

Con la sesta domanda mettiamo ildito nella piaga, perché è comune da parte degli studenti confonderele preposizioni che esprimono la durata di un’azione. È un grandeclassico. Ma non preoccuparti: chiariremo la questione una voltaper tutte! E poi… continuerai a sbagliarti, perché è normale e ticonosco. Ma… repetita iuvant, come si dice in latino.

Quindi…:

Ho studiato l’italiano PER due anni significa che per due anni mi sonodedicato a studiare l’italiano, e poi ho smesso.

Ho imparato l’italiano IN due anni significa che ho impiegatoquesto tempo, due anni, per portare a termine l’azione. Quindi ho finito diimparare l’italiano, teoricamente. Non si finisce mai, in realtà!

Studio l’italiano DA due anni significa che sono due anni chestudio l’italiano, e continuo a studiarlo anche in questo momento: non ho maismesso.

Mentre, ho iniziato a studiarel’italiano due anni FA indica il momento di inizio del mio studio.

0,5 punti per risposta corretta, perun totale massimo di due punti!

  1. Domanda numero 7: dompleta le     frasi con le preposizioni “di”, “in” (semplice o articolata) o “a”.

1. Sono nato ______ mercoledì.

2. Sono nato ______ giugno.

3. Sono nato ______ 1983.

4. Sono nato ____ estate.

Prendi il tempo necessario, e ti dicole risposte tra un attimo.

Sono nata DI mercoledì.

Sono nata A (oppure IN) giugno.

Sono nata NEL 1983.

Sono nata IN / D’ estate.

Con questa domanda esploriamo il modoin cui l’italiano esprime le relazioni di tempo attraverso lepreposizioni. Ricorda:

  • usiamo “di” con i giorni della     settimana: di mercoledì, di sabato, di domenica. In molti casi (ma     non in questo) ha il significato di ogni mercoledì, ogni     sabato, ogni domenica della settimana. E quindi, se dico che di     domenica gioco a tennis (significa che ogni domenica     gioco a tennis). Nel nostro esempio vogliamo dire semplicemente che il     giorno in cui sono nato era un mercoledì. Sono nato di mercoledì. Non     posso dire “sono nato mercoledì” perché sembrerebbe quasi che sono     nato “mercoledì scorso”. Un po’ strano! Sì, perché se parliamo di un     mercoledì, di un solo mercoledì, di un mercoledì specifico, che può     essere mercoledì scorso o mercoledì prossimo, allora non usiamo nessuna     preposizione. Per esempio: mercoledì sono andato dal commercialista,     oppure mercoledì andrò dal commercialista.
  • Poi usiamo “a” con i mesi: a     settembre, a marzo, a giugno.
  • Usiamo “in” o “di” semplici con     le stagioni: quindi in estate o d’estate, in autunno o d’autunno,     in inverno oppure d’inverno, in primavera o… no, solo in     primavera in questo caso, non chiedermi perché.
  • E poi usiamo “in” articolata con     gli anni: nel 1983, nel 2002, nel 2025.

0,5 punti per risposta corretta, perun totale massimo di 2 punti.

  1. Domanda numero 8: quale     preposizione, semplice o articolata, sarebbe sempre usata per indicare     l’inizio dell’azione in queste frasi? E quale per indicarne la fine?

1. In Italia la scuola va ______   settembre ______ giugno.

2. Ho fatto l’università ______ 1996 ______ 2002.

3. Di solito lavoro ______ 9.00 ______ 18.00, con un’ora di pausa  pranzo.

4. La biblioteca è aperta ______ lunedì ______ venerdì.

La preposizione che sarebbe sempreusata per indicare l’inizio dell’azione è… DA. Per la fine, invece, A.

In Italia la scuola va DA settembre Agiugno.

Ho fatto l’università DAL 1996 AL2002.

Di solito lavoro DALLE 9.00 ALLE18.00, con un’ora di pranzo.

La biblioteca è aperta DAL lunedì ALvenerdì.

Esprimere relazioni di tempo può anchesignificare parlare dell’inizio o della fine di un’azione o di unevento: la risposta ci mostra che in italiano lo facciamo con lepreposizioni DA / A, semplici con i mesi e articolate con gli orari, i giornidella settimana, gli anni e le età.

0,5 punti, di nuovo, per ogni rispostacorretta, per un totale di 2 punti.

  1. Domanda 9: in italiano, alcuni     verbi “reggono” o “selezionano” una preposizione fissa, che può essere     diversa rispetto ad altre lingue. Metti in pausa il video e associa ogni     verbo della colonna di sinistra alla corrispondente preposizione nella     colonna di destra. I verbi sono: dipendere, optare, influire, consistere,     contare, rinunciare, competere e accanirsi. Le preposizioni invece sono:     per, su, da, a, in, su, contro, e con.

dipendere

per

optare

su

influire

da

consistere

a

contare

in

rinunciare

su

competere

contro

accanirsi

con

E ora vediamo le risposte:

  • DIPENDERE DA, per esempio:

L’apprendimento linguistico DIPENDE DAmolti fattori: esposizione alla lingua target, studio, esercizio.

  • OPTARE vuole PER, OPTARE PER:

HO OPTATO PER fare le vacanze asettembre perché odio gli affollamenti.

  • INFLUIRE vuole SU:

Ho notato che il bel tempo INFLUISCEpositivamente SUL mio umore.

Sapevi, conoscevi il verbo “influire”?

  • CONTARE SU:

Puoi CONTARE davvero solo SU testesso.

  • CONSISTERE IN:

IN che cosa CONSISTE la felicità?

Ma si può anche dire, a volte,consistere di: consistere di qualcosa.

  • RINUNCIARE A:

HO RINUNCIATO A capire in cosaconsista la felicità.

  • COMPETERE CON:

Detesto chi COMPETE CON i colleghi.

  • ACCANIRSI CONTRO:

La cosa più inutile che si possa fareè ACCANIRSI CONTRO i mulini a vento.

La nona domanda tocca il tastodolente della reggenza verbale, e cioè della preposizione che èrichiesta da questo o da quel verbo. Forse ti starai chiedendo: maperché “dipendere da” e non “dipendere di”? Perché “contare su” e non “contarein” o “a”? La risposta è: perché è così e basta! È in questo modo che l’abbinamentoverbo-preposizione si è fissato in italiano (e nella tua lingua può funzionarein modo diverso, eh!). Fai attenzione perché spesso ci sono differenze.

Arriviamo così all’ultima domanda.

  1. Domanda numero 10: soltanto 2 tra     le seguenti frasi sono corrette. Quali?

1. Ho visto al mio ex.

2. Ho scritto al mio ex.

3. Ho incontrato al mio ex.

4. Ho telefonato al mio ex.

Soltanto le frasi 2 e 4 sono corrette:

Ho visto IL mio ex.

Ho scritto AL mio ex.

Ho incontrato IL mio ex.

Ho telefonato AL mio ex.

Soltanto le frasi 2 e 4, dunque, sonocorrette perché, tra tutti i verbi usati negli esempi, soltanto “scrivere” e“telefonare” in italiano reggono o richiedono un oggetto indiretto, quindiintrodotto da preposizione, in particolare dalla preposizione “a”.

Al contrario, i verbi “vedere” e“incontrare” sono verbi che in italiano reggono un oggetto diretto, che non èintrodotto da alcuna preposizione. Pertanto, in italiano NON vale laregola, che invece vale, per chi di voi parla spagnolo, secondo cui glioggetti, quando sono animati, cioè quando sono persone o animali, sono sempre precedutidalla preposizione “a”. Cioè, in italiano “chiamiamo una persona”, “ascoltiamoun amico”. Vedi che non c’è “a”? In spagnolo, per esempio, è diverso.

Siamo arrivati alla fine del quiz.Com’è andata?

Ti ricordo che il punteggio massimoche potevi ottenere in questo quiz era di 20 punti.

Scrivimi nei commenti quanti punti haifatto, perché sono molto curioso. E poi, se vuoi fare un test generale che fauna stima del tuo livello, te lo lascio in descrizione. Fammi anchesapere se questi test ti piacciono, se ne vuoi altri, ne ho anche fatti altri:magari ti lascio qualche altro test nella descrizione di questo video,se mi ricordo.

Stammi bene e… alla prossima!

 

Scarica trascrizione in PDF

Video precedente
Video successivo


Non c'è nessun video precedente

😎
L'episodio successivo non c'è ancora, ma ci stiamo lavorando