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Italian vs Spanish: PRONUNCIATION (B, V, D)

December 11, 2020

Trascrizione

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Avviso in spagnolo Bienvenidos a un nuevo video de PodcastEspañol.

¡Qué es broma, no te preocupes! Este video va a ser en italiano, pero como voy a hablar sobre las diferencias entre español e italiano creo que podría resultar interesante tanto a los hispano hablantes que aprendan italiano, como a los que no sepan absolutamente nada de italiano.

Por eso hay subtítulos en italiano y en español: pincha al botoncito y se activarán.

Qualche tempo fa viho parlato delle principali differenze grammaticali (intese come sintassi emorfologia) tra italiano e spagnolo.

Dato che quel video vi è piaciuto ho pensato di continuare la serie “Italiano vs spagnolo”.

Oggi parliamo di differenze nella pronuncia, uno dei miei argomenti preferiti.

Userò a volte il termine tecnico, “fonologia” (ovvero sistema di suoni, o “fonemi”, in una lingua).

Trascrizione PDF con glossario audio isolato (PI Club)

Parlerò però della fonologia partendo sempre dall’ortografia italiana e spagnola, cioè da come si scrivono le parole usando le lettere dell’alfabeto tradizionale, latino.

Sapete, le lettere dell’alfabeto spesso indicano suoni diversi in lingue diverse.

Con questo video voglio quindi mostrarvi allo stesso tempo le differenze principali tra italiano e spagnolo nell’ortografia e nella fonologia.

Perciò in questo video farò uso di simboli presi dall’Alfabeto Fonetico Internazionale, o IPA in inglese, un modo più scientifico e univoco di rappresentare graficamente i suoni di una lingua.

Li vedrete sullo schermo, questi simboli, e nei sottotitoli (che vi consiglio di attivare, a proposito).

Ma è importante conoscere l’IPA? Beh, secondo me è una buona idea provare ad abituarsi a questi strani simboli e associarli ai suoni che rappresentano.

Conoscere l’alfabeto fonetico è davvero utile se volete imparare la fonologia di una lingua in maniera, diciamo, “scientifica” e non “a sentimento”.

Magari ne parlerò in un altro video, se vi interessa.

Vi ricordo che farò un approfondimento a questo video, come a tutti, nel mio podcast esclusivo Tre Parole sul mio Club, che un luogo per le persone che stanno imparando l’italiano attraverso i miei contenuti e vogliono contenuti extra.

Il Club vi dà anche accesso ad altri bonus interessanti, come la trascrizione PDF per questo e per tutti i video, dirette esclusive, vi permette di unirvi un gruppo Telegram e a un server Discord per chiacchierare esclusivamente in italiano.

Se vi interessa, andate dare un’occhiata.

Un’ultima cosa prima di iniziare: la mia pronuncia spagnola non sarà perfetta, inevitabilmente, quindi non mi giudicate troppo duramente.

Seconda cosa, devo fare per Perciò in questo video farò uso di simboli presi dall’Alfabeto Fonetico Internazionale, o IPA in inglese, un modo più scientifico e univoco di rappresentare graficamente i suoni di una lingua.

Li vedrete sullo schermo, questi simboli, e nei sottotitoli (che vi consiglio di attivare, a proposito).

Ma è importante conoscere l’IPA? Beh, secondo me è una buona idea provare ad abituarsi a questi strani simboli e associarli ai suoni che rappresentano.

Conoscere l’alfabeto fonetico è davvero utile se volete imparare la fonologia di una lingua in maniera, diciamo, “scientifica” e non “a sentimento”.

Magari ne parlerò inun altro video, se vi interessa.

Vi ricordo che faròun approfondimento a questo video, come a tutti, nel mio podcast esclusivo TreParole sul mio Club, che un luogo per le persone che stanno imparandol’italiano attraverso i miei contenuti e vogliono contenuti extra.

Il Club vi dà ancheaccesso ad altri bonus interessanti, come la trascrizione PDF per questo e pertutti i video, dirette esclusive, vi permette di unirvi un gruppo Telegram e aun server Discord per chiacchierare esclusivamente in italiano.

Se vi interessa, andate dare un’occhiata.

Un’ultima cosa prima di iniziare: la mia pronuncia spagnola non sarà perfetta, inevitabilmente, quindi non mi giudicate troppo duramente.

Seconda cosa, devo fare per /b/ in “va[b]bene” e “a[b]Bologna”? Ho spiegato il motivo in questo video).

Se prendiamo una parola che ha entrambe le lettere possiamo osservare la pronuncia ben diversa dei due suoni.

Se lo spagnolo è la vostra madrelingua e state imparando l’italiano non sarà facile per voi pronunciare bene queste parole, ma provateci.

“Bevanda” [beˈvanda], “Viterbo” [viˈtɛrbo], verbale” [verˈbale], “breve” [ˈbrɛve], abile [ˈabile], avido [ˈavido].

Ma perché avete qualche difficoltà? In spagnolo: Perché in spagnolo è più complessa e meno lineare.

Innanzitutto, in spagnolo queste due lettere sono ridondanti, è come se fossero la stessa “lettera”; in linea puramente teorica non servirebbero due simboli diversi.

Se si usano due simboli distinti è solo per ragioni etimologiche, ossia perché in latino c’erano già due lettere (e suoni) ben diversi e chi ha inventato l’ortografia spagnola moderna voleva omaggiare il latino.

Se la parola latina che ha originato quella spagnola aveva già la B si tiene la B, come in “Bueno”; se aveva la V, si tiene la V (come “Venir”).

Ma scrivere B o V da un punto di vista fonetico non fa alcuna differenza.

Entrambe le lettere si comportano allo stesso modo, e corrispondono entrambe a due suoni possibili; realizzeremo l’uno o l’altro in base alla posizione; la posizione determina in maniera infallibile e obbligatoria la pronuncia, non possiamo fare come vogliamo.

Bene.

Ho detto che questo fonema si può realizzare in due modi in base alla posizione: [b] (come in italiano “barca” o in inglese “boat”) o / β̞/, un suono un po’ diverso, simile a una /b/prodotta senza chiudere completamente le labbra, come in “invencible” [imbenˈθiβ̞le].

Vediamo quando incontriamo l’uno o l’altro.

Seguimi con attenzione; se stai leggendo i commenti torna su, perché è un po’ complicato.

Avremo il suono [b](di “boat”) in tre casi: - all’inizio di una frase, quindi dopo una pausa, un silenzio.

Cioè, in altreparole: se la prima parola che diciamo quando apriamo la bocca è scritta con una lettera B o V in prima posizione la pronuncia di quella lettera sarà sempre[b].

Quindi “vamos” [ˈbamos], “bonito” [ˈbonito], “ventana” [bentˈana], base [ˈbase]; -poi, il suono /b/ si ha anche dopo /m/: embuste [emˈbuste] e “ambición” [ambiˈθjon] - ma abbiamo /b/ anche dopo /n/: “invencible” [imbenˈθiβ̞le].

E notate che /n/ in questo caso diventa /m/, ma questa è un’altra storia.

Solo in queste posizioni si pronuncia la B come in “boat”.

In tutte le altre posizioni invece abbiamo il suono tipicamente spagnolo / β̞/, di cui vi parlavo prima.

Per esempio nelle parole “haber” [aˈβ̞er], “uva” [ˈuβ̞a], “hablar” [aˈβ̞lar]; ma anche tra due parole, e questo è molto importante! Quindi avremo “a ver” [aˈβ̞er] , “de verdad” [de β̞erˈð̞aθ], “muy bien” [mui ˈβ̞jen].

Prendiamo la parola “vivir” [biβ̞ir].  La prima “v” si pronuncia /b/ perché è all’inizio di una frase, dopo una pausa; la seconda non si trova né all’inizio di frase, né dopo /m/ e /b/,quindi si pronuncia / β̞/.

Ora ti faccio una domanda.

Che succederebbe se mettessimo una parola prima di “vivir” (o “beber”), come in questa frase? (“quiero vivir”)? Pensaci un secondo.

Hai pensato? Bene, la soluzione è questa: avremmo in questo caso due / β̞/, “quiero beber”.

Ma attenzione anche a questo: se ho /n/ o /m/ prima di “beber” avremo di nuovo /b/.

Quindi “Ellos quieren beber” [ejos kjerem’ be β̞er].  Fiuuu.

Ce l’abbiamo fatta.

Non è stato facile, ma dai, più o meno.  Esercitiamoci ancora paragonando ancora queste parole e frasi in spagnolo e italiano:

“vive” [ˈbiβ̞e] –

“vive” [vive]

“el vive” [el β̞iβ̞e] –

“lui vive” [lui ˈvive]

“bebe” [ˈbeβ̞e] –

“beve” [ˈbeve]

“el bebe” [el β̞eβ̞e] – lui beve” [ˈlui ˈbeve]

“bien” [ˈbjen] –

“bene” IT [ˈbɛne]

“¿estás bien?

“ [esˈtaz ˈβ̞jen] –

“tutto bene?” [ˈtutto ˈbɛne] A proposito, tutto bene? Siete ancora vivi? Se il vostro cervello non è ancora esploso, direi che possiamo proseguire.

Forza e coraggio.

La lettera D In italiano: Partiamo di nuovo dall’italiano, che è più semplice.

Anche la D ha semprelo stesso suono.

Aaaah, com’è facile avolte l’italiano! Il suono è… so che vi sorprenderò, [d], in tutte le posizioni.

Dente [dɛnˈte], coda[ˈkoda], caldo [ˈkaldo], perdo [ˈpɛrdo].

Se parlate spagnolo, fate attenzione a pronunciare il mio nome

“Davide” (con due [d]; e già che ci siamo anche una [v]bella forte; quindi non [ˈdaβ̞ið̞e] ma [ˈdavide]).

Ok? In spagnolo: Così come ci sono due modi di pronunciare le lettere D e B in base alla posizione, in spagnolo ci sono anche due modi per pronunciare la lettera D.

Avremo il suono [d](come in italiano

“dente” o in inglese

“doctor”) in tre posizioni: - all’inizio di una frase(quindi dopo una pausa).

Diente [ˈdjente],derecha [deˈretʃa], debil [ˈdeβ̞il] - dopo /n/, quindi:

“andar” [anˈdar],

“abandonar” [aβ̞andoˈnar].

Anche tra due parole:

“Con Diego” [kon ˈdjeɣo] - dopo /l/, dunque:

“aldea” [alˈdea],

“sueldo” [ˈsweldo].

Anche tra due parole:

“el diente” [el ˈdjente] Ma la lettera D in spagnolo ha anche un’altra possibile pronuncia, che è [ð̞], che si realizza mettendo la lingua tra i denti.

Un po’ come il suono inglese della parola “this”, anche se in spagnolo di solito è meno forte di “this”.

Sentite la parola “puedo” [ˈpweð̞o].

Nella fonetica si parla di suono

“approssimante”, non pronunciato con una frizione netta.

E avremo quindi [ð̞]in tutti gli altri casi.

Per esempio:

“comida” [koˈmið̞a],

“lado” [ˈlað̞o],

“tarde” [ˈtarð̞e],

“perder” [perˈð̞er].

Vediamo alcune paroleo frasi che hanno entrambi i suoni:

“el dedo” [el deð̞o]

“mi dedo” [mi ð̞eð̞o]

“he andado” [e andað̞o]

“redondo” [reˈð̞ondo]

“soldado” [solˈdað̞o]

“Las dos” [laz ˈð̞os]

“Ir de vacaciones” [ir ð̞e vacaˈθjones] Torniamo oraall’italiano.

Vediamo qualche frasecon /d/, /b/ e /v/ per fare il punto della situazione finora.

Pronunciate queste frasi dopo di me e esercitatevi a fare le /d/, le /b/ e le /v/ correttamente (se siete stranieri, se siete italiani credo siate capaci…).

Quindi ignorate le regole più complicate dello spagnolo e cercate di dire /d/ se c’è una D, /b/ se c’è una B e v se c’è una /v/.

- Io devo diventare bravo da subito.

- Ho dodici bevande da bere - Ma Bernardo va a vivere a Bergamo con Debora? Bene, per oggi concludiamo qui.

Ho tante altre cose da dirvi sulle consonanti, ma per oggi vi ho già annoiato abbastanza, credo.

Qualche domanda.

Conoscevate queste differenze fonologiche (ma anche ortografiche)? Quali suoni o combinazioni di suoni sono difficili per voi? Ditemi anche da che paese venite, o che città italiana, o città del mondo, venite.

Infine: vi interessano questi video? Vi piacciono? Fatemi sapere, così decido se vale la pena di farne altri.

Voglio ringraziare dicuore il mio amico Raphael Turrigiano, esperto di fonetica e fo nologia, che miha aiutato immensamente nella preparazione di questo video.

Grazie di cuore perla tua immensa conoscenza, che condividi con noi comuni mortali! Raph ha uncanale, andatelo a vedere.

È un fenomeno, è unfenomeno Raph.

Grazie anche ad Erikache ultimamente mi sta aiutando a scrivere meglio i miei video.

Grazie Infine, voglio ringraziare tutte le persone che vedete scorrere qui ai lati.

Sono i membri del Podcast Italiano Club, che sostengono il progetto e ottengono bonus in cambio, come vi ho detto prima.

È grazie a voi se posso cimentarmi in video più ambiziosi come questo.

Un grazie di cuore atutti.

Ci vediamo nellaseconda parte.

Probabilmente farò unaltro video prima, in realtà….

vabbè, comunque.

 

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