Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

La cascata nascosta (storia)

Principiante
#
72

May 29, 2025

Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

Note e risorse

La storia di due amici che, durante una gita in bicicletta sui colli bolognesi, trovano una misteriosa mappa del tesoro che li porterà a vivere un'avventura indimenticabile.

Scopri La Storia di Italo, il mio corso per raggiungere il livello intermedio.
Trascrizione

Accedi o registrati per continuare a leggere

Benvenuto o benvenuta: questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' di italiano e vuole fare progressi, raggiungendo il livello intermedio. Io sono Irene e oggi ti racconterò una storia. Se hai bisogno di leggere il testo della storia mentre ascolti il podcast, ti ricordo che trovi la trascrizione di questo episodio, e il glossario delle parole difficili, sul nostro sito, podcastitaliano.com. La trascrizione e il glossario sono molto utili perché ti aiuteranno a capire tutto il testo, quindi sono uno strumento molto molto prezioso. Detto questo, buon ascolto.

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

È una mattina soleggiata di maggio. Il cielo sull’Emilia Romagna è azzurro, il sole brilla sui campi di grano e nell’aria c’è un fresco profumo di erba appena tagliata. Pietro e Samanta, amici da anni, pedalano lungo una pista ciclabile che attraversa una pianura, in direzione di un colle bolognese. Vanno in bicicletta sulla pista ciclabile, in salita e in discesa, per i colli bolognesi. Ognuno ha il suo zaino con acqua, snack, panini, cellulare e fazzoletti. La primavera è la loro stagione preferita ma Pietro soffre di allergia al polline quindi deve avere sempre tanti pacchetti di fazzoletti nello zaino.

Intorno a loro, ci sono file di cipressi, campi di grano e, ogni tanto, incontrano anche qualche casale antico. I due pedalano, finché non decidono di fermarsi sotto una quercia per bere un po’ d’acqua. Mentre bevono, notano una strana cassetta postale accanto a un albero.

“Ma è una cassetta postale? Costruita nel nulla? Non ci sono case qui vicino…”

“Che strano! Guarda, c’è qualcosa dentro!”

I due si avvicinano e aprono la cassetta postale. Dentro, trovano una vecchia pergamena arrotolata. Sulla pergamena c’è scritto “aprimi”. Samanta la prende e la apre, incuriosita. Si tratta di una mappa disegnata a mano che indica un sentiero. Purtroppo la mappa è incomprensibile: il disegno è parzialmente cancellato. Tuttavia, sotto c’è una filastrocca, che recita così:

Se trovi questa pergamena 📜

Cammina fino all’altalena. 🚶

Poi segui il sole e vai pian piano, ☀️

con lo zaino nella mano. 🎒

Tra i fiori e le farfalle, 🦋

cammina sulla valle. ⛰️

Passa l’albero un po’ storto, 🌳

saluta il corvo che fa il morto. 🐦‍⬛

Poi gira a sinistra con attenzione, ⬅️

e troverai , con grande emozione… 😧

Una cascata che scorre e canta 💦

E, vedrai, come t’incanta! 🤩

È un luogo magico, un po’ fatato, 🧚

che quasi nessuno ha mai visitato. 🫥

Sei sei pronto per un’avventura 🗺️

Monta in sella, senza paura. 🚲

È un luogo sicuro, non avrai problemi, 😌

A meno che non ti sbagli coi sentieri… 🛣️

Coi miei consigli, qui concludo 🗣️

Ora tocca a te, in bocca al lupo! 🍀

Pietro e Samanta si guardano, emozionati.

“Oddio, una mappa con una filastrocca! Che emozione!”

“Non mi è mai successa una cosa del genere! Sei pronta per un’avventura?”

“Sono nata pronta!”

I due ragazzi non vedono l’ora di scoprire dove li porterà quel sentiero.

“Allora, cosa dice il primo indizio?” chiede Pietro, mentre Samanta guarda la mappa.

Cammina fino all’altalena. Io non vedo altalene, però. E tu?”

Eccola! Eccola, laggiù!” urla Pietro.

Pietro e Samanta salgono sulle biciclette e pedalano verso un sentiero dove c’è una vecchia altalena in legno, appesa tra due querce.

“Eccoci, abbiamo trovato l’altalena!” dice Pietro, fermandosi. “E ora? Che cosa c’è scritto?”

Samanta legge l’indizio che segue: “Poi segui il sole e vai pian piano, con lo zaino nella mano.”

“… Ma che significa?” chiede Pietro.

“Beh, dobbiamo seguire il sole! Guarda: il sentiero su cui ci troviamo è all’ombra. Quel sentiero laggiù, invece, è tutto illuminato dal sole! Peccato che ci sono degli alberi così bassi: sarà difficile camminare…”

“Ecco perché la filastrocca dice che dobbiamo andare piano piano con lo zaino nella mano! Perché è impossibile passare per quel sentiero con lo zaino da trekking sulle spalle. Dai, andiamo!”

I due seguono il sole e camminano per un po’, intanto leggono l’indizio che segue: “tra i fiori e le farfalle, cammina sulla valle”. Alla fine del percorso, con grande sorpresa di Samanta e Pietro, c’è, infatti, una valle immensa, verde e piena di alberi.

“Guarda!” dice Samanta. “Ci sono tantissimi fiori colorati! E anche delle farfalle!”

“È vero!” risponde Pietro, sorridendo. “Siamo nel posto giusto!”

Samanta si ferma per un momento a raccogliere alcuni fiori e a guardare le farfalle che volano leggere. I due camminano per un po’ tra i fiori, ascoltano il cinguettio degli uccelli e scattano qualche foto insieme. Dopo aver attraversato la valle, leggono l’indizio che segue:

“Qual è il prossimo indizio?” chiede Pietro.

Samanta legge: “Passa l’albero un po’ storto, saluta il corvo che fa il morto”.

I due camminano ancora un po’ e, poco dopo, vedono un albero che sembra piegato dal vento. Pietro si avvicina e, con un gesto teatrale, fa un inchino. “Salve, albero! Ha, per caso, visto un corvo che sembra morto?” dice con una voce profonda.

Samanta ride e guarda in alto. Proprio su quell’albero è appeso un corvo finto. “Salve, signor corvo!” saluta lei, facendo un gesto con la mano. “Siamo sulla strada giusta! Andiamo avanti!”

I due incontrano un bivio. Samanta legge l’indizio che segue: “Poi gira a sinistra con attenzione e troverai, con grande emozione… una cascata che scorre e canta e, vedrai, come t’incanta!”

“Sinistra!” grida Pietro.

“Sinistra!” urla Samanta.

Samanta e Pietro prendono la strada a sinistra e iniziano a camminare. Dopo 5 minuti iniziano a sentire rumore di acqua. Finalmente, dietro un gruppo di alberi, iniziano ad intravedere la cascata. Una bellissima cascata di acqua limpida scende tra le rocce che brillano al sole. Il rumore dell’acqua che scorre è rilassante, quasi magico.

“È bellissima…” sussurra Samanta, senza riuscire a smettere di guardare quella visione paradisiaca. Pietro sorride. “Hai visto? È proprio come in una favola… la mappa ci ha portato in un posto fantastico!”

“Infatti!” risponde Samanta, prima di leggere l’ultima parte della pergamena.

È un luogo sicuro, non avrai problemi,

A meno che non ti sbagli coi sentieri…”

“Beh, noi siamo stati bravissimi. Ce l’abbiamo fatta!” esclama Pietro, entusiasta.

I due si siedono su una roccia, ai piedi della cascata. L’acqua canta dolcemente, le libellule volano leggere e l’aria profuma di muschio e sogni. Si guardano negli occhi, sorridendo e rimangono lì, a godersi il suono dell’acqua e il profumo della natura. Piano piano, il sole inizia a calare e inizia a fare buio tutto intorno, così Pietro e Samanta decidono di prendere le biciclette e gli zaini e di tornare a casa.

“Ti ricordi da quale strada siamo arrivati?”

“Sì, veniamo da lì!”

“Sei sicura?”

“Oddio. Aspetta. Forse veniamo da quella parte…”

I due seguono un sentiero finché non si accorgono di aver preso la strada sbagliata: “Non era questo il sentiero…” dice Pietro, guardandosi intorno.

“Forse ora sembra diverso perché sta arrivando la notte!”

“No, Samanta! Ti dico che non è il sentiero giusto.”

La luce si perde nell’aria e il vento si fa più forte e freddo. Il bosco intorno a loro si riempie dei suoni della sera: rane, grilli e gufi.

“Forse ci siamo persi…” dice Samanta, tirando fuori il cellulare. “Non c’è neanche campo, non possiamo usare Internet o Google maps…”

Pietro sta per avere un attacco di panico ma Samanta nota una seconda cassetta postale, illuminata, semi-nascosta tra gli alberi.

“Guarda, Pietro! Un’altra cassetta!” dice avvicinandosi. Dentro c’è un’altra pergamena. Samanta la prende con le mani tremanti.

Questa volta c’è scritto:

Se la notte giunge ormai, 🌌

per sfuggire a tutti i guai, 😨

prendi questa strada stretta  🛣️

che ti porta dritta dritta 📏

dove cresce un fior di luna 🪷

Proprio in mezzo alla laguna. 💧

Tra due querce, poi, c’è un ponte, 🌉

basso basso, in cima al monte. 🗻

Quella strada è sicura 👍

E ti riporta alla pianura!”  🏞️

È ormai buio e il rumore della cascata diventa cupo. Pietro accende la torcia del telefono e della bicicletta e guarda l’amica con un’espressione un po’ preoccupata.

“Dai, seguiamo le indicazioni. Restiamo positivi!” dice Samanta. “La filastrocca dice: prendi questa strada stretta che ti porta dritta dove cresce un fior di luna, proprio in mezzo alla laguna.”

I due iniziano a camminare lungo una stradina stretta e silenziosa, finché non vedono qualcosa brillare in mezzo a uno stagno scuro.

“Il fior di luna!» esclama Samanta. È grande, bianco, e brilla nel buio come una stella.

“E questa è la laguna di cui parla la filastrocca!” aggiunge Pietro, affascinato. Intanto, il chiaro di luna illumina un sentiero in salita. Pietro e Samanta iniziano a trascinare le biciclette e gli zaini pesanti. Ormai sono molto, troppo stanchi. Alla fine della via, vedono due querce. Sono enormi e divise da un piccolo ponte di legno.

Tra due querce, poi, c’è un ponte, basso basso, in cima al monte. Quella strada è sicura e ti riporta alla pianura: Pietro, ce l’abbiamo fatta! Dobbiamo prendere la strada dopo il ponte!”

Samanta e Pietro attraversano il ponte con attenzione. Oltre il ponte, il sentiero inizia a scendere lentamente, tra cespugli profumati e grilli che cantano. Dopo qualche curva, gli amici si trovano davanti ad una strada che sembra familiare.

“Samanta, è la pista ciclabile da cui siamo partiti stamattina!”

“Ce l’abbiamo fatta! Mamma mia, che avventura!”

I due amici sorridono, stanchi ma felici. La luna li accompagna mentre, spingendo le biciclette, camminano verso casa.

Bene, l’episodio di oggi finisce qui. Spero che ti sia piaciuto. Se è così, puoi lasciare un commento su Spotify o sul nostro sito podcastitaliano.com. Ci fa molto piacere leggere i vostri commenti e ricevere un feedback. Quindi grazie mille se lo farai. Inoltre, se vuoi raggiungere il livello intermedio in italiano, ti ricordo che abbiamo un corso che si chiama La Storia di Italo. È un corso che racconta una storia che si sviluppa in 15 capitoli e che, allo stesso tempo, ti insegna la grammatica dell'italiano necessaria per raggiungere il livello intermedio. È una storia davvero appassionante, penso proprio che ti piacerà. Se ti interessa, vai a dare un'occhiata a La Storia di Italo sul nostro sito. Questo è tutto, alla prossima! Ciao.

Benvenuto o benvenuta: questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' di italiano e vuole fare progressi, raggiungendo il livello intermedio. Io sono Irene e oggi ti racconterò una storia. Se hai bisogno di leggere il testo della storia mentre ascolti il podcast, ti ricordo che trovi la trascrizione di questo episodio, e il glossario delle parole difficili, sul nostro sito, podcastitaliano.com. La trascrizione e il glossario sono molto utili perché ti aiuteranno a capire tutto il testo, quindi sono uno strumento molto molto prezioso. Detto questo, buon ascolto.

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

È una mattina soleggiata di maggio. Il cielo sull’Emilia Romagna è azzurro, il sole brilla sui campi di grano e nell’aria c’è un fresco profumo di erba appena tagliata. Pietro e Samanta, amici da anni, pedalano lungo una pista ciclabile che attraversa una pianura, in direzione di un colle bolognese. Vanno in bicicletta sulla pista ciclabile, in salita e in discesa, per i colli bolognesi. Ognuno ha il suo zaino con acqua, snack, panini, cellulare e fazzoletti. La primavera è la loro stagione preferita ma Pietro soffre di allergia al polline quindi deve avere sempre tanti pacchetti di fazzoletti nello zaino.

Intorno a loro, ci sono file di cipressi, campi di grano e, ogni tanto, incontrano anche qualche casale antico. I due pedalano, finché non decidono di fermarsi sotto una quercia per bere un po’ d’acqua. Mentre bevono, notano una strana cassetta postale accanto a un albero.

“Ma è una cassetta postale? Costruita nel nulla? Non ci sono case qui vicino…”

“Che strano! Guarda, c’è qualcosa dentro!”

I due si avvicinano e aprono la cassetta postale. Dentro, trovano una vecchia pergamena arrotolata. Sulla pergamena c’è scritto “aprimi”. Samanta la prende e la apre, incuriosita. Si tratta di una mappa disegnata a mano che indica un sentiero. Purtroppo la mappa è incomprensibile: il disegno è parzialmente cancellato. Tuttavia, sotto c’è una filastrocca, che recita così:

Se trovi questa pergamena 📜

Cammina fino all’altalena. 🚶

Poi segui il sole e vai pian piano, ☀️

con lo zaino nella mano. 🎒

Tra i fiori e le farfalle, 🦋

cammina sulla valle. ⛰️

Passa l’albero un po’ storto, 🌳

saluta il corvo che fa il morto. 🐦‍⬛

Poi gira a sinistra con attenzione, ⬅️

e troverai , con grande emozione… 😧

Una cascata che scorre e canta 💦

E, vedrai, come t’incanta! 🤩

È un luogo magico, un po’ fatato, 🧚

che quasi nessuno ha mai visitato. 🫥

Sei sei pronto per un’avventura 🗺️

Monta in sella, senza paura. 🚲

È un luogo sicuro, non avrai problemi, 😌

A meno che non ti sbagli coi sentieri… 🛣️

Coi miei consigli, qui concludo 🗣️

Ora tocca a te, in bocca al lupo! 🍀

Pietro e Samanta si guardano, emozionati.

“Oddio, una mappa con una filastrocca! Che emozione!”

“Non mi è mai successa una cosa del genere! Sei pronta per un’avventura?”

“Sono nata pronta!”

I due ragazzi non vedono l’ora di scoprire dove li porterà quel sentiero.

“Allora, cosa dice il primo indizio?” chiede Pietro, mentre Samanta guarda la mappa.

Cammina fino all’altalena. Io non vedo altalene, però. E tu?”

Eccola! Eccola, laggiù!” urla Pietro.

Pietro e Samanta salgono sulle biciclette e pedalano verso un sentiero dove c’è una vecchia altalena in legno, appesa tra due querce.

“Eccoci, abbiamo trovato l’altalena!” dice Pietro, fermandosi. “E ora? Che cosa c’è scritto?”

Samanta legge l’indizio che segue: “Poi segui il sole e vai pian piano, con lo zaino nella mano.”

“… Ma che significa?” chiede Pietro.

“Beh, dobbiamo seguire il sole! Guarda: il sentiero su cui ci troviamo è all’ombra. Quel sentiero laggiù, invece, è tutto illuminato dal sole! Peccato che ci sono degli alberi così bassi: sarà difficile camminare…”

“Ecco perché la filastrocca dice che dobbiamo andare piano piano con lo zaino nella mano! Perché è impossibile passare per quel sentiero con lo zaino da trekking sulle spalle. Dai, andiamo!”

I due seguono il sole e camminano per un po’, intanto leggono l’indizio che segue: “tra i fiori e le farfalle, cammina sulla valle”. Alla fine del percorso, con grande sorpresa di Samanta e Pietro, c’è, infatti, una valle immensa, verde e piena di alberi.

“Guarda!” dice Samanta. “Ci sono tantissimi fiori colorati! E anche delle farfalle!”

“È vero!” risponde Pietro, sorridendo. “Siamo nel posto giusto!”

Samanta si ferma per un momento a raccogliere alcuni fiori e a guardare le farfalle che volano leggere. I due camminano per un po’ tra i fiori, ascoltano il cinguettio degli uccelli e scattano qualche foto insieme. Dopo aver attraversato la valle, leggono l’indizio che segue:

“Qual è il prossimo indizio?” chiede Pietro.

Samanta legge: “Passa l’albero un po’ storto, saluta il corvo che fa il morto”.

I due camminano ancora un po’ e, poco dopo, vedono un albero che sembra piegato dal vento. Pietro si avvicina e, con un gesto teatrale, fa un inchino. “Salve, albero! Ha, per caso, visto un corvo che sembra morto?” dice con una voce profonda.

Samanta ride e guarda in alto. Proprio su quell’albero è appeso un corvo finto. “Salve, signor corvo!” saluta lei, facendo un gesto con la mano. “Siamo sulla strada giusta! Andiamo avanti!”

I due incontrano un bivio. Samanta legge l’indizio che segue: “Poi gira a sinistra con attenzione e troverai, con grande emozione… una cascata che scorre e canta e, vedrai, come t’incanta!”

“Sinistra!” grida Pietro.

“Sinistra!” urla Samanta.

Samanta e Pietro prendono la strada a sinistra e iniziano a camminare. Dopo 5 minuti iniziano a sentire rumore di acqua. Finalmente, dietro un gruppo di alberi, iniziano ad intravedere la cascata. Una bellissima cascata di acqua limpida scende tra le rocce che brillano al sole. Il rumore dell’acqua che scorre è rilassante, quasi magico.

“È bellissima…” sussurra Samanta, senza riuscire a smettere di guardare quella visione paradisiaca. Pietro sorride. “Hai visto? È proprio come in una favola… la mappa ci ha portato in un posto fantastico!”

“Infatti!” risponde Samanta, prima di leggere l’ultima parte della pergamena.

È un luogo sicuro, non avrai problemi,

A meno che non ti sbagli coi sentieri…”

“Beh, noi siamo stati bravissimi. Ce l’abbiamo fatta!” esclama Pietro, entusiasta.

I due si siedono su una roccia, ai piedi della cascata. L’acqua canta dolcemente, le libellule volano leggere e l’aria profuma di muschio e sogni. Si guardano negli occhi, sorridendo e rimangono lì, a godersi il suono dell’acqua e il profumo della natura. Piano piano, il sole inizia a calare e inizia a fare buio tutto intorno, così Pietro e Samanta decidono di prendere le biciclette e gli zaini e di tornare a casa.

“Ti ricordi da quale strada siamo arrivati?”

“Sì, veniamo da lì!”

“Sei sicura?”

“Oddio. Aspetta. Forse veniamo da quella parte…”

I due seguono un sentiero finché non si accorgono di aver preso la strada sbagliata: “Non era questo il sentiero…” dice Pietro, guardandosi intorno.

“Forse ora sembra diverso perché sta arrivando la notte!”

“No, Samanta! Ti dico che non è il sentiero giusto.”

La luce si perde nell’aria e il vento si fa più forte e freddo. Il bosco intorno a loro si riempie dei suoni della sera: rane, grilli e gufi.

“Forse ci siamo persi…” dice Samanta, tirando fuori il cellulare. “Non c’è neanche campo, non possiamo usare Internet o Google maps…”

Pietro sta per avere un attacco di panico ma Samanta nota una seconda cassetta postale, illuminata, semi-nascosta tra gli alberi.

“Guarda, Pietro! Un’altra cassetta!” dice avvicinandosi. Dentro c’è un’altra pergamena. Samanta la prende con le mani tremanti.

Questa volta c’è scritto:

Se la notte giunge ormai, 🌌

per sfuggire a tutti i guai, 😨

prendi questa strada stretta  🛣️

che ti porta dritta dritta 📏

dove cresce un fior di luna 🪷

Proprio in mezzo alla laguna. 💧

Tra due querce, poi, c’è un ponte, 🌉

basso basso, in cima al monte. 🗻

Quella strada è sicura 👍

E ti riporta alla pianura!”  🏞️

È ormai buio e il rumore della cascata diventa cupo. Pietro accende la torcia del telefono e della bicicletta e guarda l’amica con un’espressione un po’ preoccupata.

“Dai, seguiamo le indicazioni. Restiamo positivi!” dice Samanta. “La filastrocca dice: prendi questa strada stretta che ti porta dritta dove cresce un fior di luna, proprio in mezzo alla laguna.”

I due iniziano a camminare lungo una stradina stretta e silenziosa, finché non vedono qualcosa brillare in mezzo a uno stagno scuro.

“Il fior di luna!» esclama Samanta. È grande, bianco, e brilla nel buio come una stella.

“E questa è la laguna di cui parla la filastrocca!” aggiunge Pietro, affascinato. Intanto, il chiaro di luna illumina un sentiero in salita. Pietro e Samanta iniziano a trascinare le biciclette e gli zaini pesanti. Ormai sono molto, troppo stanchi. Alla fine della via, vedono due querce. Sono enormi e divise da un piccolo ponte di legno.

Tra due querce, poi, c’è un ponte, basso basso, in cima al monte. Quella strada è sicura e ti riporta alla pianura: Pietro, ce l’abbiamo fatta! Dobbiamo prendere la strada dopo il ponte!”

Samanta e Pietro attraversano il ponte con attenzione. Oltre il ponte, il sentiero inizia a scendere lentamente, tra cespugli profumati e grilli che cantano. Dopo qualche curva, gli amici si trovano davanti ad una strada che sembra familiare.

“Samanta, è la pista ciclabile da cui siamo partiti stamattina!”

“Ce l’abbiamo fatta! Mamma mia, che avventura!”

I due amici sorridono, stanchi ma felici. La luna li accompagna mentre, spingendo le biciclette, camminano verso casa.

Bene, l’episodio di oggi finisce qui. Spero che ti sia piaciuto. Se è così, puoi lasciare un commento su Spotify o sul nostro sito podcastitaliano.com. Ci fa molto piacere leggere i vostri commenti e ricevere un feedback. Quindi grazie mille se lo farai. Inoltre, se vuoi raggiungere il livello intermedio in italiano, ti ricordo che abbiamo un corso che si chiama La Storia di Italo. È un corso che racconta una storia che si sviluppa in 15 capitoli e che, allo stesso tempo, ti insegna la grammatica dell'italiano necessaria per raggiungere il livello intermedio. È una storia davvero appassionante, penso proprio che ti piacerà. Se ti interessa, vai a dare un'occhiata a La Storia di Italo sul nostro sito. Questo è tutto, alla prossima! Ciao.

Scarica trascrizione in PDF

0 Commenti

Utenti attivi ora: 0
Lascia il primo commento 😉
Loading
Load Previous
Qualcuno sta scrivendo un commento...
No Name
Set
4 years ago
Moderatore
(Edited)
This is the actual comment. It's can be long or short. And must contain only text information.
Vedrai qui il tuo comento quando sarà approvato da un Moderatore
Load Previous
No Name
Set
2 years ago
Moderatore
(Edited)
This is the actual comment. It's can be long or short. And must contain only text information.
Vedrai qui il tuo comento quando sarà approvato da un Moderatore
Carica di più
Thank you! Your submission has been received!
Oops! Something went wrong while submitting the form.
Carica di più
Episodio precedente
Episodio successivo


Non c'è nessun episodio precedente

😎
L'episodio successivo non c'è ancora, ma arriverà presto