La festa del Primo Maggio
In questo episodio dedicato al Primo Maggio, scopriamo le origini e il significato della Festa dei lavoratori.
Scopri La Storia di Italo, il mio corso per raggiungere il livello intermedio.
Ciao e benvenuto, o benvenuta, su Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' d'italiano e vuole migliorare il proprio livello. Io sono Irene, una collaboratrice di Podcast Italiano, e oggi è il 1° Maggio.
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Trascrizione interattiva dell'episodio
Il Primo Maggio è una giornata importante in Italia, come in tanti altri Paesi, perché è la festa dei lavoratori, cioè la giornata in cui si celebrano i diritti dei lavoratori. Questa giornata è importante perché è un momento per ricordare le lotte del passato, come la lotta per ottenere delle condizioni di lavoro migliori, degli orari più umani e dei salari più giusti, ma è anche un momento per riflettere sulle lotte del futuro.
Perché il mondo del lavoro non è mai perfetto, non è mai giusto. E, anche se l’Italia non è un Paese povero, lavorare qui può essere difficile, può diventare una sfida. Molti ragazzi fanno fatica a trovare un lavoro stabile quando finiscono di studiare. Spesso i lavori durano poco o sono solo per poche ore a settimana. Così è difficile contare su uno stipendio fisso. Al Nord ci sono più posti di lavoro che al Sud, e per questo tante persone si spostano in altre regioni. Senza contare che molti giovani molto bravi vanno a lavorare all’estero per trovare opportunità di lavoro migliori. E questi sono solo alcuni dei problemi dei giovani lavoratori italiani. Meglio evitare di parlare di meritocrazia, raccomandazione e lavoro in nero.
Ed è proprio per riflettere su queste difficoltà e per celebrare insieme i lavoratori di tutto il mondo, che abbiamo deciso di dedicare l’episodio di oggi al Primo Maggio: parleremo di come e quando è nata questa festa e anche di come si festeggia in Italia. Questo episodio è un’occasione per te per imparare nuovo lessico, nuove parole, e per fare progressi con il tuo italiano. Per questo, ti ricordo che ogni episodio di questo podcast è accompagnato da una trascrizione con glossario, che si trova, come sempre, sul sito podcastitaliano.com. Trovi il link nelle note di questo episodio. Ti consiglio di usarla, anche perché la trascrizione è gratuita.
Iniziamo!
Sai perché proprio il 1° maggio è la festa dei lavoratori in Italia e in tanti altri Paesi? Perché proprio questa data, così specifica?
Beh, tutto comincia tanti anni fa, non qui in Italia, ma negli Stati Uniti, durante la Rivoluzione Industriale. Immagina di essere un operaio americano e di lavorare in fabbrica o in miniera per 10, 14, anche 16 ore al giorno. Sei stanco, stanchissimo, e lo sono anche tutti i tuoi colleghi, amici e familiari. Magari lavori 7 giorni su 7, il tuo salario non basta a sostenere la tua famiglia e fai anche un lavoro pericoloso e faticoso. Se sei una donna, poi, guadagni pochissimo. E se sei un bambino, ancora meno. Perché anche i bambini di 5 anni lavorano, dall’alba al tramonto, in fabbriche e miniere, senza pause né tutele. Lavorano con macchine pericolose, rischiando incidenti gravi. Respirano polveri tossiche che causano tubercolosi e asma. Inoltre vengono puniti se rallentano il ritmo di lavoro e vengono pagati con salari ridicoli.
Tutto questo non è accettabile. Così, insieme a tanti altri lavoratori, tu decidi di lottare per i tuoi diritti, sotto la guida di un’associazione, i “Knights of Labor” (ovvero i Cavalieri del Lavoro). La prima richiesta che fate è ridurre le ore di lavoro. Lavorare otto ore al giorno invece di 14. Il 1° Maggio 1867, a Chicago, ottenete una prima vittoria: una legge afferma che lavorerete solo otto ore al giorno. Purtroppo, però, la nuova legge vale solo in Illinois, non in tutta l’America. Intanto, però, la notizia della vostra lotta arriva anche in Europa, e iniziate a incoraggiare i lavoratori di tutto il mondo a ribellarsi.
E voi, operai, prendete una decisione: volete che questa legge valga per tutti. E se l’orario di lavoro non verrà ridotto in tutto il mondo, voi… smetterete di lavorare. Voi farete uno sciopero del lavoro. Il 1° maggio 1886 ci sono scioperi e manifestazioni in varie città e vari Paesi. La protesta di Chicago è la più violenta: durante i vari scontri fra manifestanti e polizia, tante persone muoiono. La protesta continua e continua a peggiorare e, il 4 maggio, succede qualcosa di terribile: durante la manifestazione qualcuno lancia una bomba. La bomba uccide sei poliziotti e ferisce circa cinquanta persone. Allora la polizia perde il controllo e comincia a sparare sulla folla. È un grande caos. Ancora oggi, nessuno sa esattamente quante persone sono morte. E nessuno sa chi ha lanciato la bomba. Questo è il primo attentato con la dinamite nella storia degli Stati Uniti.
Otto uomini vengono presi dalla polizia, considerati colpevoli e definiti anarchici. Sei di loro sono condannati a morte. Due, invece, non vengono impiccati grazie alla pressione di tanta gente in tutto il mondo, che protesta: la loro condanna viene cambiata in ergastolo, cioè, la prigione a vita. L’11 novembre 1887, a Chicago, gli altri condannati vengono impiccati.
Le notizie degli eventi tragici di Chicago arrivano in tutto il continente americano, e in quello europeo, e in Italia. Quando il popolo italiano scopre della morte degli operai americani, decide di rivoltarsi, di vendicarli: attacca le navi americane nei porti italiani, e poi attacca una Questura, cioè l’edificio di polizia, che secondo alcune voci, nasconde il console degli Stati Uniti.
Intanto il 1° maggio diventa il giorno della festa, della celebrazione dei lavoratori di tutto il mondo. Un giornale di Forlì, chiamato La Rivendicazione, nel 1890 scrive che il Primo Maggio è come una parola magica che dà allegria e gioia ai cuori di tutti i lavoratori del mondo. Insomma, questa festa è davvero importante per i lavoratori, perché celebra il loro impegno nei confronti della società. Quando arriva il Fascismo, però, tutto cambia in Italia.
Nel 1923, la festa del lavoratore viene spostata, dal 1° maggio al 21 aprile, che è il giorno del compleanno di Roma. Il regime fascista sposta la celebrazione per un motivo strategico: cambiando data, le persone non pensano alle lotte operaie del primo maggio, ma si focalizzano sulle celebrazioni del compleanno di Roma. In più, il governo, anzi, la dittatura fascista vieta tutte le manifestazioni del Primo Maggio. La polizia arresta chi cerca di festeggiare o protestare. Nonostante la paura, molti lavoratori italiani, però, il 1 maggio non vanno a lavorare per protestare, anche durante il fascismo. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel 1946, la festa viene finalmente rispostata al suo vero giorno in Italia, cioè al 1° maggio, e dal 1949, il Primo Maggio diventa ufficialmente una festa nazionale in Italia.
Da quel giorno, ogni anno, il 1° maggio festeggiamo la Festa dei Lavoratori in tutta Italia. Questo significa che quasi tutti, il 1° maggio, non lavorano: gli uffici sono chiusi, le scuole sono chiuse, i negozi sono chiusi… insomma, è una giornata di riposo. Ma questo non significa che dormiamo tutto il giorno. Infatti i sindacati, cioè delle associazioni che rappresentano i lavoratori e che difendono i loro diritti, organizzano cortei e manifestazioni, dove si parla di salari, delle condizioni di lavoro, di sicurezza sul lavoro. E poi, il Primo Maggio, per molti italiani, è anche sinonimo di… musica! Forse hai sentito parlare del famoso Concertone di Roma. Ogni anno, a Roma, in Piazza San Giovanni, c’è un grande concerto gratuito a cui partecipano i cantanti più famosi del momento. Questo concerto è speciale perché è all’aperto, e soprattutto, perché è gratuito. Quindi le persone arrivano da tutta Italia per ascoltare la musica dal vivo, ballare, bere e cantare insieme a questo concerto. Comunque il concerto viene anche trasmesso in diretta televisiva, quindi, se non puoi venire a Roma ma sei curioso o curiosa, puoi cercarlo su internet!
Ma non tutti amano i concerti e la folla. Molti italiani invece di andare al concerto, preferiscono fare una gita o un picnic al parco, o in campagna, in montagna, o al mare. Di solito, il Primo maggio, si mangiano panini, pizza, pasta fredda, insalate, torte salate, oppure si fanno delle belle grigliate, con carne, verdure, bruschette. Comunque, il primo maggio, è un momento per stare insieme: con gli amici, con la famiglia… o con i colleghi. Infatti, purtroppo, molte persone lavorano anche il giorno del Primo Maggio.
Allora abbiamo intervistato qualche lavoratore, per le strade di Roma, per sapere che lavoro fa e come passerà la giornata del Primo Maggio. Vediamo che cosa dicono.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Lusiana: Ciao, sono Lusiana e lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento.
Irene: Perfetto. Che cosa ti piace e che cosa non ti piace del tuo lavoro?
Lusiana: Sono a contatto con il pubblico, ed è una cosa che mi piace tantissimo… quella che preferisco meno è svegliarmi presto la mattina.
Irene: Un’ultima domanda: come passerai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Lusiana: Ahimé lavorerò, però, nonostante questo, prenderò una maggiorazione del 50%.
Irene: Fantastico, c’è un lato positivo, quindi.
Lusiana: Il festivo, esatto, sì, sì, sì.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Vincenzo: Sono Vincenzo Puzone e faccio il contabile.
Irene: E posso chiederti che cosa ti piace del tuo lavoro?
Vincenzo: Ehhh... lo stipendio. Lo stipendio e… poi mi piace perché ha a che fare con i numeri, è carino, vedi un sacco di cose, perché poi sai quanto costa realmente quello che vai a comprare, dalle fatture e non ti fai frega’.
Irene: E che cosa, invece, non ti piace del tuo lavoro?
Vincenzo: Ma niente, sai? È carino. È un bel lavoro, dai. Lo consiglio. Se volete, fate i contabili.
Irene: Bellissimo. E un’ultima domanda: che cosa farai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Vincenzo: Eh.. la onorerò, come al solito, e, proprio per rispettarla, non farò niente, nel letto.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Francesca: Ciao sono Francesca e faccio la graphic & web designer.
Irene: E che cosa ti piace del tuo lavoro?
Francesca: Sicuramente è un lavoro molto creativo, quindi… la creatività, andare a ricercare sempre cose nuove… belle, ma non per forza belle, ecco.
Irene: E invece che cosa non ti piace, se c’è qualcosa che non ti piace, del tuo lavoro?
Francesca: Molto spesso anche il confronto con il cliente finale, e stare tanto tempo seduta ad un computer è stancante, sia per gli occhi che per la schiena, dover stare sempre chiusi in un posto non è tanto utile alla creatività.
Irene: Concordo. Capisco bene! E, un’ultima cosa: che cosa farai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Francesca: Allora, sicuramente, ci riposiamo più del solito stando a casa, però andremo, probabilmente, a qualche festa barra concerto che, qui a Roma, se ne tengono parecchi il Primo Maggio.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Francesca: Mi chiamo Noemi e faccio la social media manager in uno studio di design.
Irene: Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Francesca: Allora, del mio lavoro mi piace la sfida di dover imparare sempre cose nuove su vari settori per riuscire a interpretare i bisogni dei clienti e la creatività che c’è nel creare copy e social vari per i vari clienti.
Irene: E che cosa, invece, non ti piace, del tuo lavoro?
Francesca: I ritmi veloci che spesso devi mantenere e lo stare chiuso, sempre, in un posto.
Irene: E, un’ultima domanda: che cosa farai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Francesca: Allora, di preciso, non lo so ancora, ma probabilmente andrò a qualche festa o concerto che ci sono qui in città a Roma.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Mirko: Mi chiamo Mirko e faccio il tecnico informatico.
Irene: Che cosa ti piace del tuo lavoro?
Mirko: Beh, che lavoro da casa. Quindi ho il mio piccolo studio e posso alzarmi comodamente la mattina.
Irene: E che cosa, invece, non ti piace del tuo lavoro?
Mirko: Che faccio i turni. Quindi, a volte, ad esempio, lavoro di notte, ed è molto stancante.
Irene: E, Mirko, che cosa farai il Primo Maggio?
Mirko: Allora, diciamo che potrebbe sembrare un po’ paradossale, però, lavorerò. L’aspetto positivo però è che avrò una maggiorazione, perché lavorare di festa ti fa guadagnare di più.
Irene: Allora c’è un lato positivo.
Mirko: Esatto, come in tutto, nella vita!
Come vedi, molte persone lavoreranno anche durante il giorno della festa dei lavoratori! Paradossale, eh? Beh, almeno vengono pagati di più. Comunque, per oggi è tutto. Ora voglio sapere, primo, quando è, nel tuo Paese, la festa dei lavoratori e, secondo, che cosa si fa di solito nel tuo Paese per festeggiare questa giornata.
Spero che tu abbia scoperto qualcosa di nuovo sull’Italia grazie a quest’episodio e, mi raccomando, se questo episodio ti è piaciuto, faccelo sapere con un commento, su Spotify o sul sito podcastitaliano.com. Ovviamente ci fa molto piacere e siamo molto contenti di leggere i tuoi commenti. Ti chiedo anche, se ti va, di lasciare una recensione positiva a Podcast Italiano Principiante, magari cinque stelle. Allora…ti saluto. Buon Primo Maggio, grazie per l’ascolto e alla prossima. Ciao!
Ciao e benvenuto, o benvenuta, su Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' d'italiano e vuole migliorare il proprio livello. Io sono Irene, una collaboratrice di Podcast Italiano, e oggi è il 1° Maggio.
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Trascrizione interattiva dell'episodio
Il Primo Maggio è una giornata importante in Italia, come in tanti altri Paesi, perché è la festa dei lavoratori, cioè la giornata in cui si celebrano i diritti dei lavoratori. Questa giornata è importante perché è un momento per ricordare le lotte del passato, come la lotta per ottenere delle condizioni di lavoro migliori, degli orari più umani e dei salari più giusti, ma è anche un momento per riflettere sulle lotte del futuro.
Perché il mondo del lavoro non è mai perfetto, non è mai giusto. E, anche se l’Italia non è un Paese povero, lavorare qui può essere difficile, può diventare una sfida. Molti ragazzi fanno fatica a trovare un lavoro stabile quando finiscono di studiare. Spesso i lavori durano poco o sono solo per poche ore a settimana. Così è difficile contare su uno stipendio fisso. Al Nord ci sono più posti di lavoro che al Sud, e per questo tante persone si spostano in altre regioni. Senza contare che molti giovani molto bravi vanno a lavorare all’estero per trovare opportunità di lavoro migliori. E questi sono solo alcuni dei problemi dei giovani lavoratori italiani. Meglio evitare di parlare di meritocrazia, raccomandazione e lavoro in nero.
Ed è proprio per riflettere su queste difficoltà e per celebrare insieme i lavoratori di tutto il mondo, che abbiamo deciso di dedicare l’episodio di oggi al Primo Maggio: parleremo di come e quando è nata questa festa e anche di come si festeggia in Italia. Questo episodio è un’occasione per te per imparare nuovo lessico, nuove parole, e per fare progressi con il tuo italiano. Per questo, ti ricordo che ogni episodio di questo podcast è accompagnato da una trascrizione con glossario, che si trova, come sempre, sul sito podcastitaliano.com. Trovi il link nelle note di questo episodio. Ti consiglio di usarla, anche perché la trascrizione è gratuita.
Iniziamo!
Sai perché proprio il 1° maggio è la festa dei lavoratori in Italia e in tanti altri Paesi? Perché proprio questa data, così specifica?
Beh, tutto comincia tanti anni fa, non qui in Italia, ma negli Stati Uniti, durante la Rivoluzione Industriale. Immagina di essere un operaio americano e di lavorare in fabbrica o in miniera per 10, 14, anche 16 ore al giorno. Sei stanco, stanchissimo, e lo sono anche tutti i tuoi colleghi, amici e familiari. Magari lavori 7 giorni su 7, il tuo salario non basta a sostenere la tua famiglia e fai anche un lavoro pericoloso e faticoso. Se sei una donna, poi, guadagni pochissimo. E se sei un bambino, ancora meno. Perché anche i bambini di 5 anni lavorano, dall’alba al tramonto, in fabbriche e miniere, senza pause né tutele. Lavorano con macchine pericolose, rischiando incidenti gravi. Respirano polveri tossiche che causano tubercolosi e asma. Inoltre vengono puniti se rallentano il ritmo di lavoro e vengono pagati con salari ridicoli.
Tutto questo non è accettabile. Così, insieme a tanti altri lavoratori, tu decidi di lottare per i tuoi diritti, sotto la guida di un’associazione, i “Knights of Labor” (ovvero i Cavalieri del Lavoro). La prima richiesta che fate è ridurre le ore di lavoro. Lavorare otto ore al giorno invece di 14. Il 1° Maggio 1867, a Chicago, ottenete una prima vittoria: una legge afferma che lavorerete solo otto ore al giorno. Purtroppo, però, la nuova legge vale solo in Illinois, non in tutta l’America. Intanto, però, la notizia della vostra lotta arriva anche in Europa, e iniziate a incoraggiare i lavoratori di tutto il mondo a ribellarsi.
E voi, operai, prendete una decisione: volete che questa legge valga per tutti. E se l’orario di lavoro non verrà ridotto in tutto il mondo, voi… smetterete di lavorare. Voi farete uno sciopero del lavoro. Il 1° maggio 1886 ci sono scioperi e manifestazioni in varie città e vari Paesi. La protesta di Chicago è la più violenta: durante i vari scontri fra manifestanti e polizia, tante persone muoiono. La protesta continua e continua a peggiorare e, il 4 maggio, succede qualcosa di terribile: durante la manifestazione qualcuno lancia una bomba. La bomba uccide sei poliziotti e ferisce circa cinquanta persone. Allora la polizia perde il controllo e comincia a sparare sulla folla. È un grande caos. Ancora oggi, nessuno sa esattamente quante persone sono morte. E nessuno sa chi ha lanciato la bomba. Questo è il primo attentato con la dinamite nella storia degli Stati Uniti.
Otto uomini vengono presi dalla polizia, considerati colpevoli e definiti anarchici. Sei di loro sono condannati a morte. Due, invece, non vengono impiccati grazie alla pressione di tanta gente in tutto il mondo, che protesta: la loro condanna viene cambiata in ergastolo, cioè, la prigione a vita. L’11 novembre 1887, a Chicago, gli altri condannati vengono impiccati.
Le notizie degli eventi tragici di Chicago arrivano in tutto il continente americano, e in quello europeo, e in Italia. Quando il popolo italiano scopre della morte degli operai americani, decide di rivoltarsi, di vendicarli: attacca le navi americane nei porti italiani, e poi attacca una Questura, cioè l’edificio di polizia, che secondo alcune voci, nasconde il console degli Stati Uniti.
Intanto il 1° maggio diventa il giorno della festa, della celebrazione dei lavoratori di tutto il mondo. Un giornale di Forlì, chiamato La Rivendicazione, nel 1890 scrive che il Primo Maggio è come una parola magica che dà allegria e gioia ai cuori di tutti i lavoratori del mondo. Insomma, questa festa è davvero importante per i lavoratori, perché celebra il loro impegno nei confronti della società. Quando arriva il Fascismo, però, tutto cambia in Italia.
Nel 1923, la festa del lavoratore viene spostata, dal 1° maggio al 21 aprile, che è il giorno del compleanno di Roma. Il regime fascista sposta la celebrazione per un motivo strategico: cambiando data, le persone non pensano alle lotte operaie del primo maggio, ma si focalizzano sulle celebrazioni del compleanno di Roma. In più, il governo, anzi, la dittatura fascista vieta tutte le manifestazioni del Primo Maggio. La polizia arresta chi cerca di festeggiare o protestare. Nonostante la paura, molti lavoratori italiani, però, il 1 maggio non vanno a lavorare per protestare, anche durante il fascismo. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel 1946, la festa viene finalmente rispostata al suo vero giorno in Italia, cioè al 1° maggio, e dal 1949, il Primo Maggio diventa ufficialmente una festa nazionale in Italia.
Da quel giorno, ogni anno, il 1° maggio festeggiamo la Festa dei Lavoratori in tutta Italia. Questo significa che quasi tutti, il 1° maggio, non lavorano: gli uffici sono chiusi, le scuole sono chiuse, i negozi sono chiusi… insomma, è una giornata di riposo. Ma questo non significa che dormiamo tutto il giorno. Infatti i sindacati, cioè delle associazioni che rappresentano i lavoratori e che difendono i loro diritti, organizzano cortei e manifestazioni, dove si parla di salari, delle condizioni di lavoro, di sicurezza sul lavoro. E poi, il Primo Maggio, per molti italiani, è anche sinonimo di… musica! Forse hai sentito parlare del famoso Concertone di Roma. Ogni anno, a Roma, in Piazza San Giovanni, c’è un grande concerto gratuito a cui partecipano i cantanti più famosi del momento. Questo concerto è speciale perché è all’aperto, e soprattutto, perché è gratuito. Quindi le persone arrivano da tutta Italia per ascoltare la musica dal vivo, ballare, bere e cantare insieme a questo concerto. Comunque il concerto viene anche trasmesso in diretta televisiva, quindi, se non puoi venire a Roma ma sei curioso o curiosa, puoi cercarlo su internet!
Ma non tutti amano i concerti e la folla. Molti italiani invece di andare al concerto, preferiscono fare una gita o un picnic al parco, o in campagna, in montagna, o al mare. Di solito, il Primo maggio, si mangiano panini, pizza, pasta fredda, insalate, torte salate, oppure si fanno delle belle grigliate, con carne, verdure, bruschette. Comunque, il primo maggio, è un momento per stare insieme: con gli amici, con la famiglia… o con i colleghi. Infatti, purtroppo, molte persone lavorano anche il giorno del Primo Maggio.
Allora abbiamo intervistato qualche lavoratore, per le strade di Roma, per sapere che lavoro fa e come passerà la giornata del Primo Maggio. Vediamo che cosa dicono.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Lusiana: Ciao, sono Lusiana e lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento.
Irene: Perfetto. Che cosa ti piace e che cosa non ti piace del tuo lavoro?
Lusiana: Sono a contatto con il pubblico, ed è una cosa che mi piace tantissimo… quella che preferisco meno è svegliarmi presto la mattina.
Irene: Un’ultima domanda: come passerai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Lusiana: Ahimé lavorerò, però, nonostante questo, prenderò una maggiorazione del 50%.
Irene: Fantastico, c’è un lato positivo, quindi.
Lusiana: Il festivo, esatto, sì, sì, sì.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Vincenzo: Sono Vincenzo Puzone e faccio il contabile.
Irene: E posso chiederti che cosa ti piace del tuo lavoro?
Vincenzo: Ehhh... lo stipendio. Lo stipendio e… poi mi piace perché ha a che fare con i numeri, è carino, vedi un sacco di cose, perché poi sai quanto costa realmente quello che vai a comprare, dalle fatture e non ti fai frega’.
Irene: E che cosa, invece, non ti piace del tuo lavoro?
Vincenzo: Ma niente, sai? È carino. È un bel lavoro, dai. Lo consiglio. Se volete, fate i contabili.
Irene: Bellissimo. E un’ultima domanda: che cosa farai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Vincenzo: Eh.. la onorerò, come al solito, e, proprio per rispettarla, non farò niente, nel letto.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Francesca: Ciao sono Francesca e faccio la graphic & web designer.
Irene: E che cosa ti piace del tuo lavoro?
Francesca: Sicuramente è un lavoro molto creativo, quindi… la creatività, andare a ricercare sempre cose nuove… belle, ma non per forza belle, ecco.
Irene: E invece che cosa non ti piace, se c’è qualcosa che non ti piace, del tuo lavoro?
Francesca: Molto spesso anche il confronto con il cliente finale, e stare tanto tempo seduta ad un computer è stancante, sia per gli occhi che per la schiena, dover stare sempre chiusi in un posto non è tanto utile alla creatività.
Irene: Concordo. Capisco bene! E, un’ultima cosa: che cosa farai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Francesca: Allora, sicuramente, ci riposiamo più del solito stando a casa, però andremo, probabilmente, a qualche festa barra concerto che, qui a Roma, se ne tengono parecchi il Primo Maggio.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Francesca: Mi chiamo Noemi e faccio la social media manager in uno studio di design.
Irene: Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Francesca: Allora, del mio lavoro mi piace la sfida di dover imparare sempre cose nuove su vari settori per riuscire a interpretare i bisogni dei clienti e la creatività che c’è nel creare copy e social vari per i vari clienti.
Irene: E che cosa, invece, non ti piace, del tuo lavoro?
Francesca: I ritmi veloci che spesso devi mantenere e lo stare chiuso, sempre, in un posto.
Irene: E, un’ultima domanda: che cosa farai il Primo Maggio, che è la festa dei lavoratori?
Francesca: Allora, di preciso, non lo so ancora, ma probabilmente andrò a qualche festa o concerto che ci sono qui in città a Roma.
Irene: Come ti chiami e che lavoro fai?
Mirko: Mi chiamo Mirko e faccio il tecnico informatico.
Irene: Che cosa ti piace del tuo lavoro?
Mirko: Beh, che lavoro da casa. Quindi ho il mio piccolo studio e posso alzarmi comodamente la mattina.
Irene: E che cosa, invece, non ti piace del tuo lavoro?
Mirko: Che faccio i turni. Quindi, a volte, ad esempio, lavoro di notte, ed è molto stancante.
Irene: E, Mirko, che cosa farai il Primo Maggio?
Mirko: Allora, diciamo che potrebbe sembrare un po’ paradossale, però, lavorerò. L’aspetto positivo però è che avrò una maggiorazione, perché lavorare di festa ti fa guadagnare di più.
Irene: Allora c’è un lato positivo.
Mirko: Esatto, come in tutto, nella vita!
Come vedi, molte persone lavoreranno anche durante il giorno della festa dei lavoratori! Paradossale, eh? Beh, almeno vengono pagati di più. Comunque, per oggi è tutto. Ora voglio sapere, primo, quando è, nel tuo Paese, la festa dei lavoratori e, secondo, che cosa si fa di solito nel tuo Paese per festeggiare questa giornata.
Spero che tu abbia scoperto qualcosa di nuovo sull’Italia grazie a quest’episodio e, mi raccomando, se questo episodio ti è piaciuto, faccelo sapere con un commento, su Spotify o sul sito podcastitaliano.com. Ovviamente ci fa molto piacere e siamo molto contenti di leggere i tuoi commenti. Ti chiedo anche, se ti va, di lasciare una recensione positiva a Podcast Italiano Principiante, magari cinque stelle. Allora…ti saluto. Buon Primo Maggio, grazie per l’ascolto e alla prossima. Ciao!
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