Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

Gli italiani e i brasiliani sono simili? Con Eliseu

Principiante
#
77

July 3, 2025

Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

Note e risorse

In questo episodio, parlo con Eliseu, un poliglotta brasiliano che ha vissuto in Italia e parla veneto. Insieme confrontiamo le differenze e somiglianze tra italiani e brasiliani, esploriamo il suo rapporto con la cultura italiana e scopriamo come la musica rap l'ha aiutato nell'apprendimento delle lingue.

Scopri i profili Instagram di Eliseu: Eliseurjr e EliJunior.comedy.
Scopri La Storia di Italo, il mio corso per raggiungere il livello intermedio.
Trascrizione

Accedi o registrati per continuare a leggere

Benvenuto o benvenuta, questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' di italiano e vuole fare progressi ascoltando contenuti interessanti. Io mi chiamo Davide e oggi ho il piacere di intervistare un mio amico, Eliseu, che è un poliglotta brasiliano, ovvero una persona che parla tante lingue. Ci conosciamo da qualche anno ed è un mio amico. Oggi faremo due chiacchiere sulle differenze tra italiani e brasiliani. Prima di incominciare, ti voglio ricordare che trovi la trascrizione integrale di questo episodio con il glossario delle parole difficili, che sono spiegate e tradotte in inglese, sul sito podcastitaliano.com . Ti lascio anche un link nella pagina di questo episodio, all'interno dell'app di podcast che usi per ascoltare questo… questo podcast, quindi Spotify o quello che è. Troverai un link diretto che ti porterà alla trascrizione. Detto questo, incominciamo e buon ascolto.

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

Davide: Ciao Eliseu, benvenuto su Podcast Italiano Principiante.

Eliseu: Ciao Davide, è un piacere, da un bel po' che non ci sono stato.

[01:32] Davide: Dunque, io e Eliseu ci conosciamo da tanto tempo e Eliseu è un grande poliglotta, ma fa tante cose nella vita. Vuoi presentarti brevemente, molto rapidamente, Eliseu?

Eliseu: Sì. Certo. Io mi chiamo Eliseu, sono brasiliano, ho origini italiane, vivo in Polonia, a Varsavia. Imparo delle lingue già da 12 anni. Faccio pure il comico: questa è un’importante parte della mia vita.

Davide: Nel tuo tempo libero sei un comico.

Eliseu: Un comico, sì.

[02:17] Davide: Tu hai un legame con l'Italia e con la lingua italiana da tanto tempo. Ci puoi raccontare il tuo rapporto con l'Italia e con gli italiani, anche? E poi volevo anche chiederti se, secondo te, italiani e brasiliani sono… sono simili.

Davide: Sì, allora… io sono… io vengo da San Paolo, quindi lì tante persone hanno origini italiane, specialmente dalla Lombardia, dal Veneto, Friuli...

Davide: Dal Nord, insomma, dalle regioni del Nord.

Eliseu: Sì, sì, specialmente dal Nord. Però io l'italiano non l'ho imparato a casa, però sentivo sempre le storie dei miei antenati che sono venuti in Brasile. Ero molto curioso, quindi. C'erano pure delle tradizioni nella mia famiglia di mangiare qualcosa italiano, per esempio, la polenta. Quindi, quando avevo 19 anni, sono andato in Italia per fare un progetto a Cirié, vicino a Torino, nella provincia di Torino.

Davide: Non lontano da dove abito io.

Eliseu: Esatto. Sì, e lì ho avuto una bella esperienza, ho vissuto con una famiglia italiana per due mesi e lì ho iniziato a imparare l'italiano veramente.

Davide: E tu non sapevi l'italiano? Sei… arrivato a Cirié e ti sei immerso in un ambiente in lingua italiana?

Eliseu: Sì, non sapevo nulla. In quel momento lì io dovevo parlare in italiano perché credo che, in quel momento, solo una persona, solo uno dei figli della famiglia, parlava inglese, in quel momento. Quindi io non avevo scelta, quindi dovevo imparare l'italiano, parlare ogni giorno in italiano. Ricordo che le prime due settimane sono state un po' difficili, ero sempre molto stanco per imparare delle nuove parole, a usare una lingua straniera così per vivere, è stato un po' difficile. Però, secondo me, dopo due mesi io parlavo già più o meno bene.

Davide: Due mesi immerso in Italia. Quanti anni avevi?

Eliseu: 19.

Davide: 19 anni e parlavi già altre lingue?

Eliseu: Parlavo già spagnolo, inglese e un po' di tedesco, perché io… il progetto, io… insegnavo inglese e spagnolo in un liceo, in Italia.

Davide: Ah, ho capito, ho capito. E poi, dopo questa esperienza, insomma, hai avuto tante... tanti modi di conoscere persone italiane. Sei venuto in Italia, altre volte, ci siamo incontrati.

Eliseu: Ho iniziato a imparare la lingua veneta.

[05:35] Davide: È vero, hai anche un legame con il veneto che hai imparato, almeno un po', poi è difficile portarlo a un livello molto alto, il veneto, che, per chi non lo conoscesse, è una lingua del Nord-Est della Regione Veneto, appunto, da dove... sono partiti molti italiani per andare in Brasile cent'anni fa, circa. Quindi, com'è stata questa cosa del… del riscoprire le radici venete?

Eliseu: È stato interessante perché, quando ho iniziato a parlare un po' con il mio papà, ho scoperto che la mia famiglia non parlava italiano. Loro parlavano soltanto la lingua veneta che è… o il “dialetto veneto”, come si dice oggi. E per me è stato molto interessante. Quindi in quel punto lì ho iniziato a fare una ricerca e capire cos'era il dialetto veneto o la lingua veneta. E ho trovato il tuo video, perché avevi già un video in cui parlavi del... le lingue d'Italia, i dialetti in Italia, una roba del genere, un video molto...

Davide: Sì. Molto vecchio.

Eliseu: Ho iniziato a seguire pure il tuo canale e dopo ho scoperto che in Brasile si parla veneto. Forse ci sono più parlanti di veneto in Brasile che in Italia, però… è un veneto un po' diverso da quello che si parla in Italia, anche perché... forse è un po', a volte, un mix con il portoghese, o con il lombardo, o il friulano.

Davide: Sì, il Talian, come viene spesso chiamato, no?

Eliseu: Esatto.

Davide: È un po' un mix di lingue del nord Italia o dialetti. Sì.

Eliseu: Esatto.

Davide: Quindi tu non sapevi o la tua famiglia non ti diceva che parlava veneto, diceva… insomma, “parliamo italiano”.

Eliseu: Esatto. Quindi perché il mio papà ha imparato qualche parole, però ha scoperto dopo che queste parole non erano italiane, queste parole erano venete.

Davide: Certo. E qual è l'antenato che si è trasferito in Brasile? Cioè, quante generazioni di distanza ci sono tra te e il tuo…

Eliseu: Era la mia bisnonna.

Davide: Bisnonna, dal lato di tuo papà?

Eliseu: Sì.

[08:05] Davide: Ok. E tornando però alla domanda di prima, quindi... come sono, dal tuo punto di vista, gli italiani paragonati o confrontati con i brasiliani? Ci sono, immagino, delle somiglianze, magari delle differenze. Come la vedi?

Eliseu: Secondo me siamo simili. Forse i brasiliani sono più simili agli italiani che ai portoghesi, per esempio. Credo che la somiglianza c'è. Credo stiano nell'approccio intenso e ottimista della vita che sia i brasiliani, quanto gli italiani, hanno.

Davide: Ah, sì? Secondo te siamo ottimisti?

Eliseu: Secondo me sì, perché io vivo in Polonia e qua ho scoperto un modo diverso di vedere la vita, in cui si lamentano molto, vedono sempre tutto da un punto di vista più pessimista. Che anche io ho imparato con loro da vedere dei vantaggi di, a volte avere, un punto di vista, un po' più pessimista. Però, secondo me, i brasiliani e gli italiani hanno questa cosa di godersi la vita, o l'importanza della famiglia, per esempio, specialmente i genitori. Quando vedo i polacchi non sono così legati ai genitori come noi, come i brasiliani o gli italiani, cioè specialmente per i ragazzi, il contatto con la mamma. A volte ho degli amici qui che parlano con la mamma una volta al mese, forse, non lo so.

Davide: Certo, però è interessante il discorso dell'ottimismo, perché io avrei detto il contrario, avrei detto che gli italiani sono pessimisti, perché anche noi ci lamentiamo spesso di come vanno le cose, come va il Paese, eccetera. È vero che forse, però, pensiamo che troveremo un modo per arrangiarci, come si dice in italiano, per sistemare le cose. Forse, anche, non lo so, il clima e... le condizioni di vita in Italia, (non a Torino, dove fa freddo), ma in altre parti d'Italia… forse ci rendono più solari e più… felici? Non lo so.

Eliseu: Secondo me è un po' quello che hai detto tu, però. Nel senso che abbiamo dei problemi, però siamo capaci di non lasciarli...

Davide: Di non lasciare che ci... che impattino su di noi.

Eliseu: Sì, che impattino su di noi. Nel senso che, quando vedo in Polonia, loro sono molto più depressi dai problemi che hanno, mentre noi abbiamo dei problemi, però a volte facciamo finta che non esistono, per goderci la vita. Cioè, questo modo di vedere la vita così, che è molto simile in Brasile, o no?

Davide: Sì, non so se… far finta che i problemi non esistano sia un buon modo di vivere la vita, però, forse… in un certo senso, sì, penso che tu abbia ragione, un po'.

Eliseu: Sì, però a volte, secondo me, per esempio, i polacchi esagerano molto.

Davide: Si preoccupano troppo.

Eliseu: Sì. Troppo.

[11:53] Davide: E c'è qualcosa che vorresti rubare alla cultura italiana, che magari non fa parte di quella brasiliana, o che magari hai già preso e fatto, o fatta, tua?

Eliseu: Una roba che ho imparato in Italia è il concetto di quality time che, in Italia, avere questo tempo di qualità con gli amici, con la famiglia, è molto importante. Mentre, secondo me, in Brasile non è così. A volte siamo con la famiglia, con gli amici, però non siamo veramente lì. Mentre in Italia c'è questo momento di andare a fare un aperitivo dopo il lavoro, incontrarci con gli amici… mentre… non lo so, forse in Polonia le persone si incontrano una volta al mese. Cioè, ho imparato a godermi il momento. È una roba che ho veramente... che mi ha veramente colpito in Italia, che in Brasile, secondo me, facciamo fatica, un po', a capirla.

[13:10] Davide: Perché state su Instagram al posto di parlare, cosa fate?

Eliseu: Forse sì. No, però, nel senso che siamo troppo tempo assieme con gli amici o con la famiglia, però non è veramente un quality time. Ci preoccupiamo, parliamo di qualcos'altro o non siamo... veramente lì, pensiamo a qualcos'altro. Mentre, secondo me, in Italia, c'è questo momento in cui sei lì e dimentichi i problemi. Secondo me per… la Polonia, per esempio, un altro estremo in questo punto di vista. Manca un po' questo concetto qua.

Davide: Un saluto agli amici polacchi che ci ascoltano, che in questo momento ti stanno già insultando su Instagram. Lascerò anche il tuo profilo, se vogliono farlo.

Eliseu: Va bene. Secondo me in Brasile pensiamo più alla quantità che alla qualità. Per esempio, i brasiliani vanno in Italia in un ristorante e fanno fatica a apprezzare la qualità di quel cibo e non la quantità. Mentre in Italia la qualità, i dettagli, sono molto importanti. Se vedi con... come… gli italiani cosa indossano, come mangiano i prodotti, la qualità dei prodotti. Questa è una roba che in Brasile forse abbiamo un approccio più simile a quello che hanno negli Stati Uniti. La quantità sopra la qualità.

[14:54] Davide: Ok, ottimo. Invece delle cose che non ti piacciono della cultura italiana? E qui ti chiedo di essere onesto.

Eliseu: Quello che non mi piace è che le persone sono sempre in ritardo. Questi concetti che parlano all'estero di Dolce Far Niente, cioè… secondo me è un po' troppo. Troppo. Va bene, ho detto che mi piace quel momento lì, però secondo me gli italiani esagerano un po'.

Davide: Sì, esageriamo un po', a volte. Sì, io stesso ho questo problema dell'essere ritardatario, come si dice, ma non ne sono orgoglioso, ecco.

Eliseu: O forse gli italiani sono troppo tradizionalisti, oppure nostalgici, che hanno un po' di difficoltà di... forse no a imparare, però a... ...implementare? Delle cose nuove nella vita, cioè è tutto... dicono sempre “ah, le cose erano così, è la tradizione, e non le cambiamo”. È una roba che non mi piace molto.

Davide: Sì, guardiamo sempre... guardiamo sempre al passato, è vero.

Eliseu: Esatto.

[16:22] Davide: Ma è anche una questione demografica. Cioè l'Italia è uno dei Paesi più vecchi al mondo e quindi questo è, da un certo punto di vista, forse, normale. Volevo chiederti anche questo: come ha influenzato il fatto che sai l'italiano e l'hai imparato così bene, il tuo rapporto con gli italiani? Immagino ti abbia aiutato molto, no? A conoscerli, a creare relazioni, amicizie.

Eliseu: Certo, certo. Non so se tutti gli stranieri hanno la stessa esperienza che ho io. Però, per me, sempre quando ho parlato in italiano, ha cambiato l'esperienza per me. Come mi vedono in quel momento in cui dico che ho origini italiane e che parlo italiano, che parlo dialetto, forse, a volte. Quindi, in quel momento lì, l'esperienza cambia. Sono molto più aperti a parlare con me e questo mi ha motivato a imparare più la lingua, la cultura, le tradizioni, a ricercare… a vivere un po' più la cultura italiana, a conoscere un po' di più. Mentre, con altre lingue, non ho avuto la stessa esperienza. Parlo queste lingue però a volte le persone non apprezzano così o non vedo... non vedono allo stesso modo come gli italiani vedono. Quando almeno io parlo in italiano.

[18:24] Davide: Una reazione positiva in altre lingue. Beh, questa è un'ottima motivazione per chi ci ascolta e sta imparando l'italiano perché avrete un buon feedback dagli italiani, generalmente. Sì, in effetti, sono d'accordo. Di solito siamo contenti quando ci parlano in italiano. Invece, hai qualche esperienza divertente, imbarazzante, legata all'Italia?

Eliseu: Ne ho due, una che ho pensato adesso!

Davide: Ottimo!

Eliseu: Anche tu conosci il mio amico Mattia, che è uno dei miei migliori amici italiani. Io ero a Zagabria, in Croazia, in un progetto Erasmus. E c'era una ragazza italiana lì. E lei mi ha detto “ah, c'è ancora un altro ragazzo italiano qua”. E io sono andato da lui e ho iniziato a parlare in italiano e lui mi ha detto “no, se vuoi, puoi parlare in inglese, se è più facile per te”. Ho detto “no, va bene, possiamo parlare in italiano”. Ho chiesto “di dove sei?” e lui ha detto “eh, Torino”. E gli ho detto “ma conosci Cirié?” (quindi quel paesino in cui ho vissuto io). E lui mi ha detto “eh, ma io ci abito!”. E in quel momento lì siamo diventati amici subito.

Davide: Già, è vero. Perché mi ero dimenticato che voi non vi conoscevate dal tuo primo periodo in questa cittadina, Cirié, che è un posto di 18.000 abitanti, a proposito, per dare l'idea, quindi molto piccola.

Eliseu: Sì, esatto. Io ero lì, avevamo degli amici in comune, però io non sapevo chi era lui. Ci siamo incontrati in Croazia, cioè a Zagabria.

Davide: Il mondo è piccolo, come si suol dire. E la seconda?

Eliseu: L'altra… c'era anche tu, quando ti ho conosciuto, però un po' dopo… siamo andati a fare cena con Stefano e Luca, Luca Lampariello.

Davide: Che sono dei poliglotti italiani.

Eliseu: Sì.

Davide: Per chi non li conoscesse, quindi persone che... sanno molte lingue.

Eliseu: In quel momento io stavo imparando il veneto. Io facevo pure delle lezioni, un corso di lingua veneta. Quindi avevo un accento veneto molto più forte. E non ricordo perché, però, ho chiesto, ho deciso di chiedere a Luca “ma ti piace il calcio?” però quando ho detto così, lui ha iniziato a ridere per come ho detto la parola “calcio”.

Davide: “Calcio”. Con accento veneto. Parli con un accento veneto molto forte.

Eliseu: Sì. Parlavo con un accento molto forte in quel momento lì e quindi è stato molto divertente in quel momento. E lui, ancora, quando mi vede, parla in veneto.

Davide: Sì. Sei la sua vittima preferita. Ti ha preso di mira come il brasiliano che parla con accento veneto e ormai non puoi più toglierti questa reputazione.

Eliseu: E lui mi ha chiesto “ma dove hai imparato l'italiano, che parli così?”. Io ho detto “in Piemonte”. E lui “ma come mai in Piemonte e parli così?”.

Davide: Qualcosa non torna.

Eliseu: Sì, qualcosa non ci sta. E sì, è un momento in cui abbiamo riso un bel po'. Ci siamo divertiti perché forse non è… per un italiano non è abituale che senti una persona che parla con l'accento veneto e dice “ho imparato in Piemonte, a Torino”.

[25:45] Davide: Ma in generale, comunque, sentire uno straniero con un accento veneto o comunque un accento regionale italiano. Poi, in realtà, è comune, ovviamente, se parli con persone che hanno vissuto in quel posto per molto tempo. Però non è questo il tuo caso, anzi, hai vissuto in un posto diverso. Volevo chiederti anche questo: tu hai una grande passione per la musica rap. Non so se questo ti ha aiutato con l'italiano oppure no, però volevo chiederti di questo. E, insomma… spiegarci, raccontarci se secondo te è una cosa utile per imparare una lingua.

Eliseu: Allora, il rap ha cambiato la mia vita perché ho iniziato ad ascoltare il rap quando avevo 10 anni e in quel momento lì, dopo, a causa del rap, ho iniziato a giocare a basket e dopo ho iniziato a vedere molte cose in inglese, per il rap e per il basket. Quindi ho imparato un sacco di cose, non solo in inglese, ma sulla cultura degli Stati Uniti. Ma tutto è iniziato con il rap e dopo, ogni lingua che ho iniziato a imparare, il rap era... un modo in cui... era una roba che mi piaceva e la usavo per avere un po' di input…

Davide: In ogni lingua.

Eliseu: … in ogni lingua, esatto. Forse all'inizio era un po'... io non avevo una pressione di. “voglio capire tutto” però di avere un po' di input e forse fare un po' di shadowing, che era una roba che mi ha aiutato anche molto. Con l'italiano mi ha aiutato molto perché, siccome parlo portoghese, la mia comprensione in italiano è arrivata a un livello molto alto, molto velocemente. Quindi il rap mi ha aiutato. E anche per conoscere un po' un linguaggio diverso da quello che le persone usano o che vedi nei canali in cui vuoi imparare l'italiano.

Davide: Sì, a volte anch'io non capisco certo slang dei rapper, quindi, insomma...

Eliseu: Sì.

Davide: Quindi, insomma… è un lessico specifico, però...

Eliseu: Esatto. E ricordo… è una storia che non ti ho mai detto, però quando sono arrivato a Torino, ricordo, ero in aeroporto e ascoltavo una canzone di Fabri Fibra, “In Italia”, forse conosci.

Davide: Che è una leggenda del rap italiano, Fabri Fibra, per chi volesse approfondire.

Eliseu: Sì. C'è pure una serie su Netflix, un reality show, in cui lui è un giudice.

Davide: Giudice al tribunale?

Eliseu: No, è un reality show musicale in cui devono...

Davide: Ah, tipo X Factor, questi qui?

Eliseu: Eh, sì, però di rap.

Davide: Ah, ok, non conosco, non conosco, sono ignorante.

Eliseu: Sì, lui è lì. Sì, ricordo questa canzone che si chiama “In Italia”, la prima versione, C'è un'altra adesso.

Davide: Storica.

Eliseu: Sì. E ascoltavo questa canzone e anche in quel momento lì, quando penso al rap italiano, io ricordo le canzoni che erano popolari in quel momento in cui ho vissuto in Italia, per esempio. Quindi… è una cosa che fa parte della mia vita, anche adesso seguo molto il rap italiano e dopo dieci anni ci sono cose che ho iniziato a... ascoltare dieci anni fa, che adesso… adesso le persone vedono come old school.

Davide: Quindi sei un ascoltatore di lunga data. Dai, dicci due… due nomi, a parte Fabri Fibra, altri due rapper che consiglieresti?

Eliseu: Mi piace molto Jake, Jake La Furia.

Davide: Ok, già stiamo parlando di nomi non troppo mainstream.

Eliseu: Sì, Club Dogo è molto mainstream.

Davide: Club Dogo è molto old school!

Eliseu: Ah, sì. E l'altro direi… Marracash.

Davide: Sì, Marracash, invece, è molto famoso.

Eliseu: Sì, questi due. Jake mi piace molto perché lui fa i giochi di parole e i riferimenti culturali. Quello mi fa impazzire, mi piace molto.

Davide: Grande. Senti, concludiamo con un segreto per imparare l'italiano come te. Lo parli molto bene, hai imparato una decina di lingue, no? Quindi hai esperienza. Dacci un segreto.

Eliseu: Eh, l'italiano, parlo meglio di quasi tutte le altre lingue. Forse adesso no, perché non lo parlo spesso, però... secondo me la differenza è che, con l'italiano, ho vissuto la lingua e la cultura. Cioè... in diversi aspetti, con il calcio, col calcio…

Davide: Col “calcio”? (accento veneto)

Eliseu: …con il calcio! Con la musica, con… la cultura pop italiana. Ricordo un'altra storia breve, che… quando ho fatto una battuta su Forum, quando ho conosciuto il mio amico Mattia… era… è stato molto divertente per gli italiani che io sapessi cos'è Forum. Quindi... perché ho vissuto la cultura.

Davide: Che è un programma televisivo italiano, quindi qualcosa di molto specifico.

Eliseu: Sì, perché non ho imparato solo la lingua, ma ho vissuto pure la cultura in diverse sfere della cultura italiana, cioè il calcio, la musica, la cultura pop, la storia, il cibo.

Davide: Bene. Dove ti possono trovare le persone se vogliono seguirti e conoscerti meglio?

Eliseu: Su Instagram, sono Eliseurjr. Questo è il mio profilo personale in cui parlo più delle lingue. Poi c'è l'altro che sono EliJunior.comedy , e lui è il mio profilo da comico, in cui parlo un po’, dove sono gli shows. Ci sono anche qualche video con le nuove battute.

Davide: Perché, tra l'altro, sei anche un comico multilingue.

Eliseu: Sì.

Davide: Ma di questo magari parliamo poi, un'altra volta; però è sicuramente una cosa interessante che fai.

Eliseu: Anche perché non ho ancora fatto in Italiano.

Davide: La prossima lingua, il prossimo spettacolo in italiano, per forza. Dai, grazie di essere stato qui, Eliseu. Un saluto e in bocca al lupo.

Eliseu: Grazie tanto, ciao ciao.

Davide: Ciao.

Bene, questo è tutto per l'episodio di oggi. Se ti piace quello che facciamo, magari lascia una recensione con 5 stelle a questo episodio. Puoi farlo su Spotify o su Apple Podcast e questo è molto utile perché altre persone scopriranno questo progetto. Io ti saluto, e ci vediamo presto. Ciao!

Benvenuto o benvenuta, questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' di italiano e vuole fare progressi ascoltando contenuti interessanti. Io mi chiamo Davide e oggi ho il piacere di intervistare un mio amico, Eliseu, che è un poliglotta brasiliano, ovvero una persona che parla tante lingue. Ci conosciamo da qualche anno ed è un mio amico. Oggi faremo due chiacchiere sulle differenze tra italiani e brasiliani. Prima di incominciare, ti voglio ricordare che trovi la trascrizione integrale di questo episodio con il glossario delle parole difficili, che sono spiegate e tradotte in inglese, sul sito podcastitaliano.com . Ti lascio anche un link nella pagina di questo episodio, all'interno dell'app di podcast che usi per ascoltare questo… questo podcast, quindi Spotify o quello che è. Troverai un link diretto che ti porterà alla trascrizione. Detto questo, incominciamo e buon ascolto.

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

Davide: Ciao Eliseu, benvenuto su Podcast Italiano Principiante.

Eliseu: Ciao Davide, è un piacere, da un bel po' che non ci sono stato.

[01:32] Davide: Dunque, io e Eliseu ci conosciamo da tanto tempo e Eliseu è un grande poliglotta, ma fa tante cose nella vita. Vuoi presentarti brevemente, molto rapidamente, Eliseu?

Eliseu: Sì. Certo. Io mi chiamo Eliseu, sono brasiliano, ho origini italiane, vivo in Polonia, a Varsavia. Imparo delle lingue già da 12 anni. Faccio pure il comico: questa è un’importante parte della mia vita.

Davide: Nel tuo tempo libero sei un comico.

Eliseu: Un comico, sì.

[02:17] Davide: Tu hai un legame con l'Italia e con la lingua italiana da tanto tempo. Ci puoi raccontare il tuo rapporto con l'Italia e con gli italiani, anche? E poi volevo anche chiederti se, secondo te, italiani e brasiliani sono… sono simili.

Davide: Sì, allora… io sono… io vengo da San Paolo, quindi lì tante persone hanno origini italiane, specialmente dalla Lombardia, dal Veneto, Friuli...

Davide: Dal Nord, insomma, dalle regioni del Nord.

Eliseu: Sì, sì, specialmente dal Nord. Però io l'italiano non l'ho imparato a casa, però sentivo sempre le storie dei miei antenati che sono venuti in Brasile. Ero molto curioso, quindi. C'erano pure delle tradizioni nella mia famiglia di mangiare qualcosa italiano, per esempio, la polenta. Quindi, quando avevo 19 anni, sono andato in Italia per fare un progetto a Cirié, vicino a Torino, nella provincia di Torino.

Davide: Non lontano da dove abito io.

Eliseu: Esatto. Sì, e lì ho avuto una bella esperienza, ho vissuto con una famiglia italiana per due mesi e lì ho iniziato a imparare l'italiano veramente.

Davide: E tu non sapevi l'italiano? Sei… arrivato a Cirié e ti sei immerso in un ambiente in lingua italiana?

Eliseu: Sì, non sapevo nulla. In quel momento lì io dovevo parlare in italiano perché credo che, in quel momento, solo una persona, solo uno dei figli della famiglia, parlava inglese, in quel momento. Quindi io non avevo scelta, quindi dovevo imparare l'italiano, parlare ogni giorno in italiano. Ricordo che le prime due settimane sono state un po' difficili, ero sempre molto stanco per imparare delle nuove parole, a usare una lingua straniera così per vivere, è stato un po' difficile. Però, secondo me, dopo due mesi io parlavo già più o meno bene.

Davide: Due mesi immerso in Italia. Quanti anni avevi?

Eliseu: 19.

Davide: 19 anni e parlavi già altre lingue?

Eliseu: Parlavo già spagnolo, inglese e un po' di tedesco, perché io… il progetto, io… insegnavo inglese e spagnolo in un liceo, in Italia.

Davide: Ah, ho capito, ho capito. E poi, dopo questa esperienza, insomma, hai avuto tante... tanti modi di conoscere persone italiane. Sei venuto in Italia, altre volte, ci siamo incontrati.

Eliseu: Ho iniziato a imparare la lingua veneta.

[05:35] Davide: È vero, hai anche un legame con il veneto che hai imparato, almeno un po', poi è difficile portarlo a un livello molto alto, il veneto, che, per chi non lo conoscesse, è una lingua del Nord-Est della Regione Veneto, appunto, da dove... sono partiti molti italiani per andare in Brasile cent'anni fa, circa. Quindi, com'è stata questa cosa del… del riscoprire le radici venete?

Eliseu: È stato interessante perché, quando ho iniziato a parlare un po' con il mio papà, ho scoperto che la mia famiglia non parlava italiano. Loro parlavano soltanto la lingua veneta che è… o il “dialetto veneto”, come si dice oggi. E per me è stato molto interessante. Quindi in quel punto lì ho iniziato a fare una ricerca e capire cos'era il dialetto veneto o la lingua veneta. E ho trovato il tuo video, perché avevi già un video in cui parlavi del... le lingue d'Italia, i dialetti in Italia, una roba del genere, un video molto...

Davide: Sì. Molto vecchio.

Eliseu: Ho iniziato a seguire pure il tuo canale e dopo ho scoperto che in Brasile si parla veneto. Forse ci sono più parlanti di veneto in Brasile che in Italia, però… è un veneto un po' diverso da quello che si parla in Italia, anche perché... forse è un po', a volte, un mix con il portoghese, o con il lombardo, o il friulano.

Davide: Sì, il Talian, come viene spesso chiamato, no?

Eliseu: Esatto.

Davide: È un po' un mix di lingue del nord Italia o dialetti. Sì.

Eliseu: Esatto.

Davide: Quindi tu non sapevi o la tua famiglia non ti diceva che parlava veneto, diceva… insomma, “parliamo italiano”.

Eliseu: Esatto. Quindi perché il mio papà ha imparato qualche parole, però ha scoperto dopo che queste parole non erano italiane, queste parole erano venete.

Davide: Certo. E qual è l'antenato che si è trasferito in Brasile? Cioè, quante generazioni di distanza ci sono tra te e il tuo…

Eliseu: Era la mia bisnonna.

Davide: Bisnonna, dal lato di tuo papà?

Eliseu: Sì.

[08:05] Davide: Ok. E tornando però alla domanda di prima, quindi... come sono, dal tuo punto di vista, gli italiani paragonati o confrontati con i brasiliani? Ci sono, immagino, delle somiglianze, magari delle differenze. Come la vedi?

Eliseu: Secondo me siamo simili. Forse i brasiliani sono più simili agli italiani che ai portoghesi, per esempio. Credo che la somiglianza c'è. Credo stiano nell'approccio intenso e ottimista della vita che sia i brasiliani, quanto gli italiani, hanno.

Davide: Ah, sì? Secondo te siamo ottimisti?

Eliseu: Secondo me sì, perché io vivo in Polonia e qua ho scoperto un modo diverso di vedere la vita, in cui si lamentano molto, vedono sempre tutto da un punto di vista più pessimista. Che anche io ho imparato con loro da vedere dei vantaggi di, a volte avere, un punto di vista, un po' più pessimista. Però, secondo me, i brasiliani e gli italiani hanno questa cosa di godersi la vita, o l'importanza della famiglia, per esempio, specialmente i genitori. Quando vedo i polacchi non sono così legati ai genitori come noi, come i brasiliani o gli italiani, cioè specialmente per i ragazzi, il contatto con la mamma. A volte ho degli amici qui che parlano con la mamma una volta al mese, forse, non lo so.

Davide: Certo, però è interessante il discorso dell'ottimismo, perché io avrei detto il contrario, avrei detto che gli italiani sono pessimisti, perché anche noi ci lamentiamo spesso di come vanno le cose, come va il Paese, eccetera. È vero che forse, però, pensiamo che troveremo un modo per arrangiarci, come si dice in italiano, per sistemare le cose. Forse, anche, non lo so, il clima e... le condizioni di vita in Italia, (non a Torino, dove fa freddo), ma in altre parti d'Italia… forse ci rendono più solari e più… felici? Non lo so.

Eliseu: Secondo me è un po' quello che hai detto tu, però. Nel senso che abbiamo dei problemi, però siamo capaci di non lasciarli...

Davide: Di non lasciare che ci... che impattino su di noi.

Eliseu: Sì, che impattino su di noi. Nel senso che, quando vedo in Polonia, loro sono molto più depressi dai problemi che hanno, mentre noi abbiamo dei problemi, però a volte facciamo finta che non esistono, per goderci la vita. Cioè, questo modo di vedere la vita così, che è molto simile in Brasile, o no?

Davide: Sì, non so se… far finta che i problemi non esistano sia un buon modo di vivere la vita, però, forse… in un certo senso, sì, penso che tu abbia ragione, un po'.

Eliseu: Sì, però a volte, secondo me, per esempio, i polacchi esagerano molto.

Davide: Si preoccupano troppo.

Eliseu: Sì. Troppo.

[11:53] Davide: E c'è qualcosa che vorresti rubare alla cultura italiana, che magari non fa parte di quella brasiliana, o che magari hai già preso e fatto, o fatta, tua?

Eliseu: Una roba che ho imparato in Italia è il concetto di quality time che, in Italia, avere questo tempo di qualità con gli amici, con la famiglia, è molto importante. Mentre, secondo me, in Brasile non è così. A volte siamo con la famiglia, con gli amici, però non siamo veramente lì. Mentre in Italia c'è questo momento di andare a fare un aperitivo dopo il lavoro, incontrarci con gli amici… mentre… non lo so, forse in Polonia le persone si incontrano una volta al mese. Cioè, ho imparato a godermi il momento. È una roba che ho veramente... che mi ha veramente colpito in Italia, che in Brasile, secondo me, facciamo fatica, un po', a capirla.

[13:10] Davide: Perché state su Instagram al posto di parlare, cosa fate?

Eliseu: Forse sì. No, però, nel senso che siamo troppo tempo assieme con gli amici o con la famiglia, però non è veramente un quality time. Ci preoccupiamo, parliamo di qualcos'altro o non siamo... veramente lì, pensiamo a qualcos'altro. Mentre, secondo me, in Italia, c'è questo momento in cui sei lì e dimentichi i problemi. Secondo me per… la Polonia, per esempio, un altro estremo in questo punto di vista. Manca un po' questo concetto qua.

Davide: Un saluto agli amici polacchi che ci ascoltano, che in questo momento ti stanno già insultando su Instagram. Lascerò anche il tuo profilo, se vogliono farlo.

Eliseu: Va bene. Secondo me in Brasile pensiamo più alla quantità che alla qualità. Per esempio, i brasiliani vanno in Italia in un ristorante e fanno fatica a apprezzare la qualità di quel cibo e non la quantità. Mentre in Italia la qualità, i dettagli, sono molto importanti. Se vedi con... come… gli italiani cosa indossano, come mangiano i prodotti, la qualità dei prodotti. Questa è una roba che in Brasile forse abbiamo un approccio più simile a quello che hanno negli Stati Uniti. La quantità sopra la qualità.

[14:54] Davide: Ok, ottimo. Invece delle cose che non ti piacciono della cultura italiana? E qui ti chiedo di essere onesto.

Eliseu: Quello che non mi piace è che le persone sono sempre in ritardo. Questi concetti che parlano all'estero di Dolce Far Niente, cioè… secondo me è un po' troppo. Troppo. Va bene, ho detto che mi piace quel momento lì, però secondo me gli italiani esagerano un po'.

Davide: Sì, esageriamo un po', a volte. Sì, io stesso ho questo problema dell'essere ritardatario, come si dice, ma non ne sono orgoglioso, ecco.

Eliseu: O forse gli italiani sono troppo tradizionalisti, oppure nostalgici, che hanno un po' di difficoltà di... forse no a imparare, però a... ...implementare? Delle cose nuove nella vita, cioè è tutto... dicono sempre “ah, le cose erano così, è la tradizione, e non le cambiamo”. È una roba che non mi piace molto.

Davide: Sì, guardiamo sempre... guardiamo sempre al passato, è vero.

Eliseu: Esatto.

[16:22] Davide: Ma è anche una questione demografica. Cioè l'Italia è uno dei Paesi più vecchi al mondo e quindi questo è, da un certo punto di vista, forse, normale. Volevo chiederti anche questo: come ha influenzato il fatto che sai l'italiano e l'hai imparato così bene, il tuo rapporto con gli italiani? Immagino ti abbia aiutato molto, no? A conoscerli, a creare relazioni, amicizie.

Eliseu: Certo, certo. Non so se tutti gli stranieri hanno la stessa esperienza che ho io. Però, per me, sempre quando ho parlato in italiano, ha cambiato l'esperienza per me. Come mi vedono in quel momento in cui dico che ho origini italiane e che parlo italiano, che parlo dialetto, forse, a volte. Quindi, in quel momento lì, l'esperienza cambia. Sono molto più aperti a parlare con me e questo mi ha motivato a imparare più la lingua, la cultura, le tradizioni, a ricercare… a vivere un po' più la cultura italiana, a conoscere un po' di più. Mentre, con altre lingue, non ho avuto la stessa esperienza. Parlo queste lingue però a volte le persone non apprezzano così o non vedo... non vedono allo stesso modo come gli italiani vedono. Quando almeno io parlo in italiano.

[18:24] Davide: Una reazione positiva in altre lingue. Beh, questa è un'ottima motivazione per chi ci ascolta e sta imparando l'italiano perché avrete un buon feedback dagli italiani, generalmente. Sì, in effetti, sono d'accordo. Di solito siamo contenti quando ci parlano in italiano. Invece, hai qualche esperienza divertente, imbarazzante, legata all'Italia?

Eliseu: Ne ho due, una che ho pensato adesso!

Davide: Ottimo!

Eliseu: Anche tu conosci il mio amico Mattia, che è uno dei miei migliori amici italiani. Io ero a Zagabria, in Croazia, in un progetto Erasmus. E c'era una ragazza italiana lì. E lei mi ha detto “ah, c'è ancora un altro ragazzo italiano qua”. E io sono andato da lui e ho iniziato a parlare in italiano e lui mi ha detto “no, se vuoi, puoi parlare in inglese, se è più facile per te”. Ho detto “no, va bene, possiamo parlare in italiano”. Ho chiesto “di dove sei?” e lui ha detto “eh, Torino”. E gli ho detto “ma conosci Cirié?” (quindi quel paesino in cui ho vissuto io). E lui mi ha detto “eh, ma io ci abito!”. E in quel momento lì siamo diventati amici subito.

Davide: Già, è vero. Perché mi ero dimenticato che voi non vi conoscevate dal tuo primo periodo in questa cittadina, Cirié, che è un posto di 18.000 abitanti, a proposito, per dare l'idea, quindi molto piccola.

Eliseu: Sì, esatto. Io ero lì, avevamo degli amici in comune, però io non sapevo chi era lui. Ci siamo incontrati in Croazia, cioè a Zagabria.

Davide: Il mondo è piccolo, come si suol dire. E la seconda?

Eliseu: L'altra… c'era anche tu, quando ti ho conosciuto, però un po' dopo… siamo andati a fare cena con Stefano e Luca, Luca Lampariello.

Davide: Che sono dei poliglotti italiani.

Eliseu: Sì.

Davide: Per chi non li conoscesse, quindi persone che... sanno molte lingue.

Eliseu: In quel momento io stavo imparando il veneto. Io facevo pure delle lezioni, un corso di lingua veneta. Quindi avevo un accento veneto molto più forte. E non ricordo perché, però, ho chiesto, ho deciso di chiedere a Luca “ma ti piace il calcio?” però quando ho detto così, lui ha iniziato a ridere per come ho detto la parola “calcio”.

Davide: “Calcio”. Con accento veneto. Parli con un accento veneto molto forte.

Eliseu: Sì. Parlavo con un accento molto forte in quel momento lì e quindi è stato molto divertente in quel momento. E lui, ancora, quando mi vede, parla in veneto.

Davide: Sì. Sei la sua vittima preferita. Ti ha preso di mira come il brasiliano che parla con accento veneto e ormai non puoi più toglierti questa reputazione.

Eliseu: E lui mi ha chiesto “ma dove hai imparato l'italiano, che parli così?”. Io ho detto “in Piemonte”. E lui “ma come mai in Piemonte e parli così?”.

Davide: Qualcosa non torna.

Eliseu: Sì, qualcosa non ci sta. E sì, è un momento in cui abbiamo riso un bel po'. Ci siamo divertiti perché forse non è… per un italiano non è abituale che senti una persona che parla con l'accento veneto e dice “ho imparato in Piemonte, a Torino”.

[25:45] Davide: Ma in generale, comunque, sentire uno straniero con un accento veneto o comunque un accento regionale italiano. Poi, in realtà, è comune, ovviamente, se parli con persone che hanno vissuto in quel posto per molto tempo. Però non è questo il tuo caso, anzi, hai vissuto in un posto diverso. Volevo chiederti anche questo: tu hai una grande passione per la musica rap. Non so se questo ti ha aiutato con l'italiano oppure no, però volevo chiederti di questo. E, insomma… spiegarci, raccontarci se secondo te è una cosa utile per imparare una lingua.

Eliseu: Allora, il rap ha cambiato la mia vita perché ho iniziato ad ascoltare il rap quando avevo 10 anni e in quel momento lì, dopo, a causa del rap, ho iniziato a giocare a basket e dopo ho iniziato a vedere molte cose in inglese, per il rap e per il basket. Quindi ho imparato un sacco di cose, non solo in inglese, ma sulla cultura degli Stati Uniti. Ma tutto è iniziato con il rap e dopo, ogni lingua che ho iniziato a imparare, il rap era... un modo in cui... era una roba che mi piaceva e la usavo per avere un po' di input…

Davide: In ogni lingua.

Eliseu: … in ogni lingua, esatto. Forse all'inizio era un po'... io non avevo una pressione di. “voglio capire tutto” però di avere un po' di input e forse fare un po' di shadowing, che era una roba che mi ha aiutato anche molto. Con l'italiano mi ha aiutato molto perché, siccome parlo portoghese, la mia comprensione in italiano è arrivata a un livello molto alto, molto velocemente. Quindi il rap mi ha aiutato. E anche per conoscere un po' un linguaggio diverso da quello che le persone usano o che vedi nei canali in cui vuoi imparare l'italiano.

Davide: Sì, a volte anch'io non capisco certo slang dei rapper, quindi, insomma...

Eliseu: Sì.

Davide: Quindi, insomma… è un lessico specifico, però...

Eliseu: Esatto. E ricordo… è una storia che non ti ho mai detto, però quando sono arrivato a Torino, ricordo, ero in aeroporto e ascoltavo una canzone di Fabri Fibra, “In Italia”, forse conosci.

Davide: Che è una leggenda del rap italiano, Fabri Fibra, per chi volesse approfondire.

Eliseu: Sì. C'è pure una serie su Netflix, un reality show, in cui lui è un giudice.

Davide: Giudice al tribunale?

Eliseu: No, è un reality show musicale in cui devono...

Davide: Ah, tipo X Factor, questi qui?

Eliseu: Eh, sì, però di rap.

Davide: Ah, ok, non conosco, non conosco, sono ignorante.

Eliseu: Sì, lui è lì. Sì, ricordo questa canzone che si chiama “In Italia”, la prima versione, C'è un'altra adesso.

Davide: Storica.

Eliseu: Sì. E ascoltavo questa canzone e anche in quel momento lì, quando penso al rap italiano, io ricordo le canzoni che erano popolari in quel momento in cui ho vissuto in Italia, per esempio. Quindi… è una cosa che fa parte della mia vita, anche adesso seguo molto il rap italiano e dopo dieci anni ci sono cose che ho iniziato a... ascoltare dieci anni fa, che adesso… adesso le persone vedono come old school.

Davide: Quindi sei un ascoltatore di lunga data. Dai, dicci due… due nomi, a parte Fabri Fibra, altri due rapper che consiglieresti?

Eliseu: Mi piace molto Jake, Jake La Furia.

Davide: Ok, già stiamo parlando di nomi non troppo mainstream.

Eliseu: Sì, Club Dogo è molto mainstream.

Davide: Club Dogo è molto old school!

Eliseu: Ah, sì. E l'altro direi… Marracash.

Davide: Sì, Marracash, invece, è molto famoso.

Eliseu: Sì, questi due. Jake mi piace molto perché lui fa i giochi di parole e i riferimenti culturali. Quello mi fa impazzire, mi piace molto.

Davide: Grande. Senti, concludiamo con un segreto per imparare l'italiano come te. Lo parli molto bene, hai imparato una decina di lingue, no? Quindi hai esperienza. Dacci un segreto.

Eliseu: Eh, l'italiano, parlo meglio di quasi tutte le altre lingue. Forse adesso no, perché non lo parlo spesso, però... secondo me la differenza è che, con l'italiano, ho vissuto la lingua e la cultura. Cioè... in diversi aspetti, con il calcio, col calcio…

Davide: Col “calcio”? (accento veneto)

Eliseu: …con il calcio! Con la musica, con… la cultura pop italiana. Ricordo un'altra storia breve, che… quando ho fatto una battuta su Forum, quando ho conosciuto il mio amico Mattia… era… è stato molto divertente per gli italiani che io sapessi cos'è Forum. Quindi... perché ho vissuto la cultura.

Davide: Che è un programma televisivo italiano, quindi qualcosa di molto specifico.

Eliseu: Sì, perché non ho imparato solo la lingua, ma ho vissuto pure la cultura in diverse sfere della cultura italiana, cioè il calcio, la musica, la cultura pop, la storia, il cibo.

Davide: Bene. Dove ti possono trovare le persone se vogliono seguirti e conoscerti meglio?

Eliseu: Su Instagram, sono Eliseurjr. Questo è il mio profilo personale in cui parlo più delle lingue. Poi c'è l'altro che sono EliJunior.comedy , e lui è il mio profilo da comico, in cui parlo un po’, dove sono gli shows. Ci sono anche qualche video con le nuove battute.

Davide: Perché, tra l'altro, sei anche un comico multilingue.

Eliseu: Sì.

Davide: Ma di questo magari parliamo poi, un'altra volta; però è sicuramente una cosa interessante che fai.

Eliseu: Anche perché non ho ancora fatto in Italiano.

Davide: La prossima lingua, il prossimo spettacolo in italiano, per forza. Dai, grazie di essere stato qui, Eliseu. Un saluto e in bocca al lupo.

Eliseu: Grazie tanto, ciao ciao.

Davide: Ciao.

Bene, questo è tutto per l'episodio di oggi. Se ti piace quello che facciamo, magari lascia una recensione con 5 stelle a questo episodio. Puoi farlo su Spotify o su Apple Podcast e questo è molto utile perché altre persone scopriranno questo progetto. Io ti saluto, e ci vediamo presto. Ciao!

Scarica trascrizione in PDF

0 Commenti

Utenti attivi ora: 0
Lascia il primo commento 😉
Loading
Load Previous
Qualcuno sta scrivendo un commento...
No Name
Set
4 years ago
Moderatore
(Edited)
This is the actual comment. It's can be long or short. And must contain only text information.
Vedrai qui il tuo comento quando sarà approvato da un Moderatore
Load Previous
No Name
Set
2 years ago
Moderatore
(Edited)
This is the actual comment. It's can be long or short. And must contain only text information.
Vedrai qui il tuo comento quando sarà approvato da un Moderatore
Carica di più
Thank you! Your submission has been received!
Oops! Something went wrong while submitting the form.
Carica di più
Episodio precedente
Episodio successivo


Non c'è nessun episodio precedente

😎
L'episodio successivo non c'è ancora, ma arriverà presto