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I feel inadequate sometimes - [Learn Italian, IT/RU subs]

September 16, 2020

Trascrizione

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Questo sarà un video un po’ diverso dal solito. Non sarà una spiegazione di qualche tipo, non sarà un vlog, sarà più che altro una riflessione. Avevo due idee principali di cui volevo parlare e ho deciso di affrontarle in un unico video. Non so se riuscirò a seguire un filo logico coerente, probabilmente no, ma ci provo comunque.

Trascrizione PDF con glossario audio isolato (PI Club)


Volevo partire da questa idea di inadeguatezza, da questa sensazione che ultimamente per me è stata abbastanza ricorrente. Inadeguatezza a livello culturale, non sentirsi abbastanza acculturati oppure competenti in qualcosa. E ve ne parlo non per farmi compatire ma perché voglio iniziare una conversazione con voi. Voi sapete, io professionalmente mi occupo oramai da un po’ di tempo di questo progetto, di Podcast Italiano, il che è una cosa fighissima e sono contentissimo e grato a tutti voi che lo rendete possibile.
Ma non posso fare a meno di avere un po’ questa sensazione di inadeguatezza culturale, soprattutto per quanto riguarda alcuni aspetti della cultura italiana su cui io non mi sento molto o minimamente preparato.

Partiamo dall’esempio più lampante, cioè la letteratura italiana. Io so molto molto poco di letteratura italiana, sia classica sia contemporanea. Io non sono una persona che legge poi così tanti libri e soprattutto così tanti romanzi o, diciamo, libri fiction. Va a momenti, va a periodi. Ci sono periodi in cui leggo molto di più, periodi in cui mi prendo delle pause per qualche motivo a me ignoto e non leggo per molto tempo. Ma comunque in generale non sono mai stato una persona che legge 50 libri all’anno per intenderci. Ecco, su questo punto provo una forte inadeguatezza. Nel senso, spesso io penso: “Chi sono io per parlare di lingua italiana se ho questa conoscenza così lacunosa e limitata della lingua italiana? Ho il diritto di parlare l’italiano? Ho il diritto di avere un canale, un podcast, di insegnare l’italiano agli stranieri?” Nel senso, il diritto legale ovviamente ce l’ho, non c’è una legge che lo impedisce, però diciamo che più a livello morale quasi, no? Ho questa sensazione d’inadeguatezza morale. Non sono all’altezza di farlo, sono come un impostore. Sapete, c’è questa sindrome dell’impostore che... di cui si parla a volte, di questa sensazione di aver raggiunto qualcosa solamente grazie alla fortuna e non grazie al... alle proprie abilità o ai propri talenti. Ecco, non so se sono affetto da questa sindrome, però diciamo che provo un po’ questa sensazione di... di essere un truffatore, un imbroglione nei vostri confronti ogni tanto, soprattutto nei periodi più di tristezza e di sconforto, diciamo, questi pensieri intrusivi si insinuano nella mia mente: “Eh, perché non leggo così tanto e soprattutto non leggo così tanta, diciamo, narrativa o fiction?” Ma perché non mi interessa poi così tanto, cioè non mi attira così tanto e se ho del tempo libero la prima cosa che mi viene istintivo a fare magari non è mettermi a leggere un romanzo, almeno in questa fase della mia vita.

Un’altra disciplina nella quale mi ritengo ignorante è l’arte, la storia dell’arte. Già ai tempi della scuola non amavo poi così tanto l’arte. E tutti sappiamo quanto è importante l’arte nella cultura italiana e quindi c’è un po’ questa sensazione sia per me a livello professionale, nel senso, ho questo progetto di divulgazione dell’italiano e quindi anche un po’ della cultura italiana inevitabilmente, ma anche a livello di cittadino quasi. Dovrei sapere molte più cose sulla storia dell’arte perché sono italiano e... ed è quasi un obbligo per me. Però fatico ad essere interessato molto spesso, fatico davvero a provare un sincero interesse nei confronti dell’arte e già a scuola era così e quindi non passo il mio tempo libero leggendo libri sull’arte o andando a gallerie d’arte.

Allo stesso modo è molto lacunosa anche la mia conoscenza della cinematografia, dei film italiani, anche delle serie tv e spesso sono anche un po’ in imbarazzo quando mi chiedono di consigliare (alcuni dei miei studenti mi chiedono di consigliare loro dei film italiani o delle serie) perché io non ne guardo, ho guardato pochissimi film italiani, anche dei film classici che vengono considerati dei capolavori. Io sono molto molto ignorante in tutto ciò. E una persona tra voi che ha guardato 10–15 film ha già una conoscenza maggiore della mia. Anche qui c’è l’inadeguatezza a livello, diciamo, professionale, io dovrei sapere queste cose per il lavoro che mi sono creato, ma anche più a livello generale quasi. A volte le persone mi chiedono “ah, ma hai visto questo film?” aspettandosi che io dica “ah sì certo, è un classico, è un film famosissimo” ma io non l’ho mai... non l’ho mai guardato. E a volte mi capita o in passato soprattutto, adesso non lo faccio più tanto, di mentire, di dire “sì sì, l’ho guardato”, perché avevo paura di espormi a... a questo... a questo imbarazzo di dire di no, di dover spiegare perché non ho mai visto un film che tutti hanno visto.

E la stessa cosa riguarda anche l’Italia. Ci sono tante città italiane in cui io non sono mai stato, ci sono tantissimi posti che non ho visto e anche questo mi genera questo senso di inadeguatezza perché ho questo progetto. “Com’è possibile Davide che non sei mai stato in questa città?” per esempio, non so, mettete una città a caso, probabile che io non ci sia stato.

E quindi questi pensieri si insinuano nella mia testa, soprattutto quando non sono di buon umore, e inizio a pensare: “Ho il diritto di fare questo progetto? Ho il diritto di parlare di... di queste cose? Ho il diritto di parlare anche per l’Italia agli stranieri viste tutte queste carenze e lacune culturali che ho? O forse dovrei fare qualcos’altro?” Dall’altro lato per rincuorarmi, diciamo, penso che comunque ho delle competenze, ho varie competenze, magari anche un set di competenze che non tutti hanno anche qui su YouTube, persone che fanno progetti simili al mio, e magari non penso a queste competenze, non mi focalizzo su queste cose.

Penso che sia un po’ una tendenza di tutti noi guardare ciò che non abbiamo e... e focalizzarci su quello, su come siamo inferiori ad altre persone e non guardare come siamo meglio delle altre persone, non per sentirci superiori a loro in maniera arrogante ma per riconoscere anche i nostri vantaggi, i nostri lati positivi. Se andiamo a una festa e c’è un chitarrista virtuoso, una persona che ne sa a pacchi di geopolitica e un palestrato con un bicipite grosso così la tendenza secondo me è quella di paragonarsi a tutte queste persone e sentirsi inferiori a tutte e tre se non siamo al loro livello in questi ambiti. Quando ok, magari non siamo dei virtuosi alla chitarra ma siamo comunque un po’ meglio dell’esperto di geopolitica che non sa nemmeno prenderla in mano la chitarra. Magari sappiamo suonare quattro accordi. Non saremo certo gli Arnold Schwarzenegger della situazione, ma siamo un pochino più sportivi del, che ne so, del chitarrista che non mette le scarpe da ginnastica dal ‘94. Però sì, tendiamo a paragonarci sempre e solo a chi è meglio ed è più bravo di noi. E questo ci fa sentire molto spesso inadeguati.

Un altro aspetto di cui volevo parlare (come ho detto all’inizio, c’erano due cose ma ho parlato della prima tantissimo) è che ci sono un sacco di cose che dovremmo sapere per essere dei cittadini, diciamo, colti, acculturati. Dobbiamo sapere la letteratura moderna, letteratura classica, dobbiamo sapere, che ne so... o guar... aver guardato film del passato, del presente del nostro paese ma anche di altri paesi ovviamente. Dobbiamo conoscere la musica, tutti, tutti i milioni di generi musicali del mondo: il jazz, l’elettronica, il rock, il pop. Ovviamente dobbiamo saperne di storia perché non possiamo non conoscere la storia, la storia del nostro paese ma la storia anche del mondo per comprendere il mondo. E dobbiamo anche conoscere ovviamente un po’ la filosofia perché la storia del pensiero umano è importante. Eh però dobbiamo anche sapere che cosa sta succedendo nel mondo, cosa succede nel nostro paese, le notizie, la politica e allora dobbiamo saperne anche di economia, cosa succede a livello economico, finanziario, come investire i nostri soldi. E chi più ne ha più ne metta.

Il sapere umano è così grande che secondo me è impensabile sapere tutto, anche perché non possiamo passare tutto il nostro tempo libero a studiare. Abbiamo delle relazioni e magari, che ne so, alcuni di voi hanno delle famiglie sicuramente o avete degli animali oppure avete degli hobby e quindi ci sono tante cose che dobbiamo cercare di conciliare. Se da un lato sicuramente questa sensazione di inadeguatezza, di incompetenza, di non essere all’altezza è brutta e negativa e secondo me va rifiutata, penso che sia giusto avere l’umiltà di ammettere che non sappiamo alcune cose e non parlare magari se non siamo sufficientemente competenti. Non so quale sia il mio punto in realtà. Forse è questo: secondo me l’inadeguatezza non è il giusto motore. L’inadeguatezza è un sentimento negativo e non so se ne può uscire qualcosa di buono. Magari sì, ma io penso che... ecco, la curiosità sia... sia meglio, sia più efficace, seguire le proprie curiosità, seguire ciò che davvero ci interessa, esplorare quegli ambiti del sapere umano che ci interessano di più.

Questo si applica anche alle lingue straniere. La curiosità e l’interesse deve essere la forza motrice, non l’inadeguatezza. A questo proposito: sappiamo tutti che per imparare qualsiasi lingua è fondamentale lavorare con dei contenuti che ci interessano davvero come podcast, film, serie tv, video YouTube.

Un modo per farlo è usando la piattaforma LingQ che sponsorizza questo video. Come sapete, a me piace molto LingQ, lo uso da ben prima che diventasse anche il mio sponsor. Su LingQ puoi imparare utilizzando i contenuti che più ami e puoi farlo, tra le altre cose, anche usando i contenuti di Netflix. LingQ ti permette di importare il testo, cioè i sottotitoli di un film o di una puntata di una serie e di lavorarci all’interno del loro sistema. Puoi quindi salvare parole, locuzioni, utilizzare il loro sistema di flash cards e imparare un sacco di cose. Ho detto che non guardo molti film e serie ed è vero, però comunque le ho usate in passato, soprattutto per imparare l’inglese. C’è stato un periodo in cui ho guardato un sacco di serie tv americane grazie alle quali il mio inglese è migliorato molto, quindi sono sicuramente uno strumento utile. E se avessi avuto LingQ avrei risparmiato tempo e fatica. Prova LingQ, trovi il link a LingQ nella descrizione. Se lo usi avrai uno sconto del 5 per cento sul piano annuale che significa pagare il 35 per cento in [meno] rispetto a pagare ogni mese. Provalo!

Voglio farvi qualche domanda: avete mai provato questa sensazione di inadeguatezza? Avete mai sentito di non essere adeguati magari a scuola, al lavoro? Che cosa pensate riguardo a quello che ho detto sul... sul fatto che la cultura umana è troppo grande per impararla tutta? Siete d’accordo con me oppure pensate che una persona debba avere una conoscenza a 360 gradi su letteratura, sul cinema, sulla storia, sulla musica e tutto questo? Mi interessa davvero sapere la vostra opinione, mi interessa anche sapere se vi è piaciuto questo video un po’ più riflessivo e un po’ diverso dagli altri. Io voglio anche ringraziare tutti i membri del Podcast Italiano Club, queste fantastiche persone che sostengono questo progetto, mi aiutano a farlo e a vivere di questo e ottengono tanti contenuti bonus per imparare l’italiano come dei podcast esclusivi, come dei PDF per questi video, l’audio di questi video da ascoltare come podcast. Insomma, un sacco di cose, a volte faccio delle dirette, abbiamo un gruppo Telegram esclusivo, condivido con loro dei contenuti che trovo interessanti. Grazie davvero a tutti voi, grazie che mi aiutate nonostante io abbia questi... queste sensazioni, questi pensieri di inadeguatezza e di incompetenza. Grazie a voi! Cercherò di migliorare. Prometto che cercherò di non stressarmi troppo nel processo.

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