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5 film che DEVI guardare per imparare l'italiano

September 14, 2025

Note e risorse

Guardare film in italiano è uno dei modi migliori per migliorare la comprensione e immergersi nella cultura italiana. In questo video, ti consiglio 5 film italiani essenziali che ti aiuteranno a esplorare diversi periodi storici e temi culturali fondamentali.

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Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club (livello di bronzo).

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Guardare film in una lingua straniera, nel tuo caso, in italiano, è una maniera eccellente di imparare una lingua e migliorare la comprensione. Significa esporsi a un materiale autentico, prodotto, cioè, non per gli studenti di lingua, ma per i parlanti nativi, il che comporta vantaggi e svantaggi.

Quali sono i vantaggi? Beh, questi materiali offrono esempi di lingua reale, più o meno naturale, non adattata e semplificata per gli studenti, non troppo standard, ma aperta alle varietà regionali, giovanili, informali. Insomma: il modo in cui parlano le persone. È abbastanza comune nel cinema italiano anche l’uso dei dialetti, delle lingue regionali parlate in Italia; ma non ne parleremo in questo video.

Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club

Lo svantaggio è che la lingua dei film può risultare più complessa rispetto a quella di contenuti come video YouTube o podcast. Questo è anche dovuto al fatto che la qualità audio dei film non è sempre cristallina, essendo l’audio registrato con microfoni in presa diretta, sul set. Non è come parlare direttamente in un microfono, no? Inoltre gli attori non sempre parlano in maniera chiara e ben enunciata, ben articolata, come sto facendo io in questo momento.

Ma non sono problemi insormontabili, perché tu hai due strumenti dalla tua parte: le immagini e il contesto, che possono aiutarti a capire che cosa sta succedendo e si sta dicendo, e i sottotitoli, sia quelli nella tua lingua (magari all’inizio) che, soprattutto, i sottotitoli in italiano. Mi raccomando, usali, perché sono uno strumento davvero prezioso. Ah, anche i miei video hanno i sottotitoli! Se vuoi puoi attivarli.

Il problema, con tante piattaforme e tanta offerta di titoli è: “cosa guardare?”. Ecco, oggi ti darò alcuni consigli di visione, per approfondire cinque argomenti fondamentali di storia e cultura italiana, ma non solo.

Ah, io sono Davide e questo è Podcast Italiano, un canale YouTube per chi impara la lingua italiana. Attiva i sottotitoli se ne hai bisogno, come dicevo. Ho preparato, come in ogni video, un PDF che puoi scaricare e che contiene i titoli dei film di cui ti ho parlato, le piattaforme dove puoi guardarli, e una sinossi della trama di ciascun film. Sempre nel PDF troverai anche degli altri consigli di film, di visione, sempre con le stesse informazioni utili: insomma, scaricando il PDF, avrai un bel po’ di idee per le tue prossime serate cinematografiche. Il link al PDF è nella descrizione. Andiamo!

Se studi l’italiano, probabilmente ti interessa sapere com’è nata politicamente l’Italia. Se non lo sai, l’Italia è nata grazie al Risorgimento, parola con cui intendiamo l’insieme degli eventi ideologici, culturali, politici, militari, economici e sociali che, tra la fine del Settecento e il 1861, portarono alla nascita di uno Stato italiano unitario (quindi non più diviso in regni, Stati e Staterelli) e indipendente (quindi non più sottoposto a dominazione straniera, come era stato per molto tempo e per buona parte del suo territorio). Se vuoi scoprire di più sul Risorgimento italiano, il film che ti consiglio è Noi credevamo di Mario Martone, ispirato all’omonimo romanzo di Anna Banti, vincitore di sette David di Donatello (che sarebbe l’Oscar italiano, diciamo), tra cui quelli per Miglior Film e Migliore Sceneggiatura.

Il film racconta la storia di tre ragazzi del Sud Italia, Domenico, Angelo e Salvatore, coinvolti nel movimento per l'unità e la liberazione dell’Italia. I tre intraprendono percorsi diversi che li porteranno a fare scelte dolorose e complesse, le quali creeranno tra loro una rottura insanabile. Il principale merito del film, credo, è quello di mostrare in maniera non retorica il lato meno celebrativo del Risorgimento, fatto di intrighi, repressioni, fallimenti, tradimenti: tutti aspetti che sono stati messi in ombra dalla narrazione tradizionale, quella, per capirci, dei libri di storia, quella che noi italiani studiamo a scuola. Il film ci presenta, diciamo così, un “altro” Risorgimento, mettendo in luce l’alto prezzo umano e morale che è stato pagato per l’unificazione dell’Italia.

Facciamo un salto e, dal Risorgimento, quindi da metà Ottocento, passiamo alla Resistenza, quindi a metà Novecento. Con Resistenza si indica il movimento di opposizione e lotta armata contro nazisti e fascisti che si determinò in Europa durante la Seconda guerra mondiale. La Resistenza italiana, in particolare, si sviluppò a partire dal 1943. Le forze politiche antifasciste (composte da comunisti, socialisti, democristiani, liberali) diedero vita al Comitato di Liberazione Nazionale, il CLN, che nei 20 mesi successivi sarebbe stato la guida politica e militare della lotta di Liberazione.

Della Resistenza parla il film Una questione privata, dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. Per la gioia dei più romantici, nel film, vicende pubbliche e vicende private, guerra collettiva e guerra personale, si intrecciano costantemente. Infatti, il protagonista, il partigiano Milton (partigiano era chiamato chi, allora, lottava nella Resistenza), scopre che, forse, fra l’amata Fulvia e il suo migliore amico Giorgio, anche lui partigiano, è nata una storia d'amore. Milton ha forse perduto Fulvia? Giorgio lo ha forse tradito? Nel tentativo di ricevere un chiarimento dall’amico, Milton intraprende un viaggio attraverso il paesaggio verde e nebbioso delle colline del mio Piemonte, che però è anche un percorso di conoscenza: conoscenza di sé stesso, dell'animo umano e della barbarie insensata della guerra. Una questione privata, possiamo concludere, è il racconto di formazione di uomini giusti e donne giuste, donne e uomini che sanno ancora guardare dalla parte giusta: quella della libertà dei popoli.

Ah, se t’interessa l’argomento, a breve, uscirà l’ultimo episodio di una serie che ho fatto sul mio podcast dedicata al Fascismo italiano. L’ultima parte sarà proprio dedicata alla Liberazione e alla fine della dittatura fascista: uscirà tra una settimana. Quindi, dai un’occhiata. Trovi tutti gli episodi sul mio sito, oppure sulle piattaforme di podcast.

Ascoltare podcast, ma anche guardare film, appunto, e guardare serie TV, sono sicuramente ottimi modi di esporsi a input in italiano, o in qualsiasi lingua che tu stia imparando; come sai, l’input è ciò che non può mai mancare quando si impara una lingua. Ma… diciamoci la verità: guardare film, serie, video Youtube, ascoltare podcast e leggere libri non è sufficiente se vuoi anche parlare bene in italiano. È fondamentale, ma non è sufficiente.

Per parlare fluentemente, è necessario attivare la lingua. Serve mettere in pratica quello che impari dall’input a cui ti esponi: le espressioni, i modi di dire, le strutture grammaticali, la pronuncia… qualsiasi cosa! E il modo più semplice per farlo è usare Italki. Italki è una piattaforma dove puoi fare lezioni individuali con insegnanti madrelingua, direttamente da casa tua.

Puoi scegliere l’insegnante più adatto a te e alle tue esigenze, puoi decidere su cosa lavorare (conversazione, grammatica, pronuncia, preparazione per gli esami, quello che vuoi), e puoi fare lezione, comodamente, quando vuoi, dove vuoi, anche dal divano, dalla scrivania, dal telefono, dai boschi, se prende il telefono.

È uno strumento super flessibile, con prezzi molto accessibili e la possibilità di avere un feedback reale, su misura per te. Io stesso ho insegnato per anni su questa piattaforma e l’ho usata per fare pratica nelle lingue che parlo, e che, ogni volta che ho bisogno di una lezione di lingua, è il luogo dove vado, è il luogo a cui penso e che consiglio e consiglierei a chiunque, studenti di italiano e di qualsiasi lingua.

Quindi, se vuoi provarlo, trovi il link in descrizione. E se usi il codice DAVIDE9, hai 5€ di sconto su lezioni superiori a 10€.

Siamo a settembre e, non so se sei d’accordo, ma per me, questo, l’inizio del nuovo anno accademico, è il miglior periodo dell’anno per iniziare a fare progetti, mettersi a imparare cose nuove e cercare di migliorarsi. C’è un’atmosfera, nell’aria, diversa. Dunque, la mia sfida è, se non ce l’hai già, cercare un insegnante o tutor di conversazione con cui fare pratica ogni settimana, almeno una volta alla settimana. È il mio consiglio. E magari, puoi anche discutere di film!

Trovi il link in descrizione.

Facciamo un altro salto nel tempo, e arriviamo agli anni Settanta. E facciamo anche un salto nello spazio, e dal Nord scendiamo a Sud, dal Piemonte arriviamo in Sicilia, a Palermo. Sono gli anni, a Palermo, dell’espandersi violento del potere della mafia, di Cosa Nostra.

[Buonasera. L’Italia è in lutto per l’uccisione del suo giudice-simbolo nella lotta contro la Mafia. Giovanni Falcone è morto poche ore fa, vicino a Palermo, in un attentato devastante, che ha provocato, secondo le ultimissime notizie, anche la morte della moglie e di quattro uomini della scorta. Un attentato orribile, che ha fatto altri dieci feriti tra i quali, alcuni, sono in gravissime condizioni. Un attentato orribile anche per le immagini che stiamo per vedere. Per uccidere Giovanni Falcone, sono stati impiegati, pensate, 1000 kg di esplosivo. Una carica dalla potenza devastante, che ha letteralmente polverizzato un lungo tratto dell’autostrada che dall’aeroporto di Punta Raisi porta a Palermo.]

Parliamo, infatti, del film La mafia uccide solo d’estate, del regista Pif: premio David di Donatello come Miglior regista esordiente, Nastro d’Argento per Migliore soggetto e Miglior regista esordiente e, infine, Premio del Pubblico al Torino Film Festival.

Il protagonista di questo film, (che è un film dal tono ironico e leggero: si guarda con piacere, nonostante la serietà dell’argomento della mafia) è Arturo. Arturo è affascinato fin da piccolo dalla politica, e sogna di diventare, da grande, giornalista. La storia personale di Arturo si intreccia con quella della Sicilia degli omicidi illustri, dell’assassinio di uomini e donne di Stato: politici, prefetti, magistrati, poliziotti, giornalisti, eroi civili che hanno segnato la lotta alla mafia. Figure simbolo, oggi amate e rispettate dagli italiani, come Boris Giuliano, Piersanti Mattarella, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e, purtroppo, tanti altri martiri per la legalità, che hanno spesso operato nell’isolamento più totale, nell’abbandono anche da parte dello Stato italiano. Abbiamo parlato delle vicende della mafia siciliana nel corso Dentro l’Italia, un corso di italiano avanzato che ti porta anche all’interno della storia, della cultura e della società italiana del Novecento. Abbiamo dedicato un intero episodio alla storia della mafia, che è stato difficile da registrare, perché è una storia complicata, una storia… straziante, anche, da ripercorrere.

Comunque, Arturo non si rende conto della gravità di ciò che sta accadendo attorno a lui, ma poi, piano piano, comincia ad aprire gli occhi: il film mette in scena così il percorso di presa di coscienza della serietà del fenomeno mafioso da parte del cittadino medio italiano.

Il titolo, La mafia uccide solo d’estate, dal tono ironico, riflette una credenza popolare secondo cui la mafia colpirebbe, appunto, solo in questa stagione: una falsa illusione che Arturo, crescendo, imparerà a riconoscere come tale. È considerato uno dei film più efficaci per raccontare la mafia alle nuove generazioni, perché riesce a mescolare racconto personale e memoria collettiva con grande equilibrio. Credo che sia altrettanto efficace per raccontare la mafia a un pubblico non italiano, che non conosce quanto è stato doloroso questo fenomeno (lo è ancora, ma meno di un tempo) e che sia, magari, interessato all’Italia e alla sua storia. Per questo l’ho scelto per te.

Restiamo stavolta in Sicilia, una Sicilia però molto cambiata rispetto agli anni raccontati da Pif, e attraversata da difficoltà completamente nuove. Arriviamo, infatti, ai giorni nostri, all’Italia contemporanea. Il film di cui voglio parlarti ora è Terraferma di Emanuele Crialese, Premio Speciale della Giuria alla 68ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

La storia è ambientata in una piccola isola siciliana, dove la vita dei pescatori è scandita da ritmi antichi. La famiglia Pucillo, composta dalla nonna, dalla giovane madre Giulietta, e dal figlio adolescente Filippo, vive di pesca, ma l’arrivo del turismo di massa mette a dura prova la loro sopravvivenza. Durante un’uscita di pesca, Filippo e suo nonno Ernesto incontrano un gruppo di migranti in mare. Stanno annegando, rischiano la vita. Nonostante la legge italiana imponga di non soccorrere i migranti per evitare accuse di favoreggiamento di quella che viene chiamata “immigrazione clandestina”, Ernesto decide di salvare una giovane donna eritrea incinta, Sara, e suo figlio. L'evento dà vita a una serie di tensioni morali, sociali e legali che coinvolgono tutta la famiglia Pucillo e tutta la comunità dell’isola. Filippo, inizialmente incerto, si trova di fronte a una scelta difficile: seguire le leggi dallo Stato (quindi abbandonare i migranti al loro destino) o ascoltare la propria coscienza e le leggi del mare (secondo cui un uomo o una donna, che stanno annegando, devono essere salvati). Cosa farà Filippo? Guarda il film e scoprilo!

Ci sono i grandi problemi, quelli che riguardano la collettività, e ci sono poi i piccoli problemi, come i problemi di cuore. Delle rivoluzioni del cuore parla il film Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, una commedia drammatica che forse già conosci o di cui, forse, hai già sentito parlare, visto che ha avuto un grandissimo successo e ha avuto tantissimi remake in altre lingue. È un film che fa riflettere su quanti segreti e quante bugie scorrano nelle relazioni di coppia e, in generale, nelle famiglie, e su come la tecnologia sia diventata complice di questa ipocrisia sociale.

Una sera qualunque, sette amici di lunga data si ritrovano per una cena tra coppie, durante un’eclissi lunare. A un certo punto, la padrona di casa propone un gioco provocatorio: tutti dovranno mettere il proprio smartphone sul tavolo e leggere ad alta voce i messaggi, le e-mail e le notifiche che arriveranno, oltre a rispondere in vivavoce a tutte le chiamate ricevute durante la cena. Quello che inizia come un gioco innocente, si trasforma presto in una bomba che fa esplodere verità inconfessabili. I telefoni diventano scatole nere delle vite private dei protagonisti del film, mettendo a rischio relazioni di coppia, amicizie e legami familiari.

Bene: questi erano i miei consigli. Cinque titoli, cinque temi, cinque generi, cinque registi, cinque film prodotti tra il 2010 e il 2017, dunque, relativamente recenti e forse meno conosciuti rispetto ai grandi classici delle epoche d’oro del cinema italiano, quando questo era un punto di riferimento in tutto il mondo (cosa che oggi, purtroppo, non è più).

Quale di questi film avevi già guardato e conoscevi già? Quali altri film consiglieresti? Scrivi un commento qui sotto: sono sicuro che gli altri studenti di italiano apprezzeranno molto i tuoi consigli. Ah e, se poi guardi uno di questi film, fammi sapere se ti è piaciuto; fammi sapere com’è andata con la comprensione della lingua, se è stato difficile seguire i dialoghi e quali sono state le tue strategie di comprensione: sottotitoli in italiano? Nella tua lingua? Rivedere alcune scene più volte? Sono curioso di saperlo.

Nel frattempo ti ricordo che il PDF gratuito contiene un riepilogo di tutti questi film, con la sinossi e le piattaforme dove trovarli, nonché consigli di altri film che puoi guardare. Dagli un’occhiata, il link è nella descrizione del video.

Ciao!

Guardare film in una lingua straniera, nel tuo caso, in italiano, è una maniera eccellente di imparare una lingua e migliorare la comprensione. Significa esporsi a un materiale autentico, prodotto, cioè, non per gli studenti di lingua, ma per i parlanti nativi, il che comporta vantaggi e svantaggi.

Quali sono i vantaggi? Beh, questi materiali offrono esempi di lingua reale, più o meno naturale, non adattata e semplificata per gli studenti, non troppo standard, ma aperta alle varietà regionali, giovanili, informali. Insomma: il modo in cui parlano le persone. È abbastanza comune nel cinema italiano anche l’uso dei dialetti, delle lingue regionali parlate in Italia; ma non ne parleremo in questo video.

Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club

Lo svantaggio è che la lingua dei film può risultare più complessa rispetto a quella di contenuti come video YouTube o podcast. Questo è anche dovuto al fatto che la qualità audio dei film non è sempre cristallina, essendo l’audio registrato con microfoni in presa diretta, sul set. Non è come parlare direttamente in un microfono, no? Inoltre gli attori non sempre parlano in maniera chiara e ben enunciata, ben articolata, come sto facendo io in questo momento.

Ma non sono problemi insormontabili, perché tu hai due strumenti dalla tua parte: le immagini e il contesto, che possono aiutarti a capire che cosa sta succedendo e si sta dicendo, e i sottotitoli, sia quelli nella tua lingua (magari all’inizio) che, soprattutto, i sottotitoli in italiano. Mi raccomando, usali, perché sono uno strumento davvero prezioso. Ah, anche i miei video hanno i sottotitoli! Se vuoi puoi attivarli.

Il problema, con tante piattaforme e tanta offerta di titoli è: “cosa guardare?”. Ecco, oggi ti darò alcuni consigli di visione, per approfondire cinque argomenti fondamentali di storia e cultura italiana, ma non solo.

Ah, io sono Davide e questo è Podcast Italiano, un canale YouTube per chi impara la lingua italiana. Attiva i sottotitoli se ne hai bisogno, come dicevo. Ho preparato, come in ogni video, un PDF che puoi scaricare e che contiene i titoli dei film di cui ti ho parlato, le piattaforme dove puoi guardarli, e una sinossi della trama di ciascun film. Sempre nel PDF troverai anche degli altri consigli di film, di visione, sempre con le stesse informazioni utili: insomma, scaricando il PDF, avrai un bel po’ di idee per le tue prossime serate cinematografiche. Il link al PDF è nella descrizione. Andiamo!

Se studi l’italiano, probabilmente ti interessa sapere com’è nata politicamente l’Italia. Se non lo sai, l’Italia è nata grazie al Risorgimento, parola con cui intendiamo l’insieme degli eventi ideologici, culturali, politici, militari, economici e sociali che, tra la fine del Settecento e il 1861, portarono alla nascita di uno Stato italiano unitario (quindi non più diviso in regni, Stati e Staterelli) e indipendente (quindi non più sottoposto a dominazione straniera, come era stato per molto tempo e per buona parte del suo territorio). Se vuoi scoprire di più sul Risorgimento italiano, il film che ti consiglio è Noi credevamo di Mario Martone, ispirato all’omonimo romanzo di Anna Banti, vincitore di sette David di Donatello (che sarebbe l’Oscar italiano, diciamo), tra cui quelli per Miglior Film e Migliore Sceneggiatura.

Il film racconta la storia di tre ragazzi del Sud Italia, Domenico, Angelo e Salvatore, coinvolti nel movimento per l'unità e la liberazione dell’Italia. I tre intraprendono percorsi diversi che li porteranno a fare scelte dolorose e complesse, le quali creeranno tra loro una rottura insanabile. Il principale merito del film, credo, è quello di mostrare in maniera non retorica il lato meno celebrativo del Risorgimento, fatto di intrighi, repressioni, fallimenti, tradimenti: tutti aspetti che sono stati messi in ombra dalla narrazione tradizionale, quella, per capirci, dei libri di storia, quella che noi italiani studiamo a scuola. Il film ci presenta, diciamo così, un “altro” Risorgimento, mettendo in luce l’alto prezzo umano e morale che è stato pagato per l’unificazione dell’Italia.

Facciamo un salto e, dal Risorgimento, quindi da metà Ottocento, passiamo alla Resistenza, quindi a metà Novecento. Con Resistenza si indica il movimento di opposizione e lotta armata contro nazisti e fascisti che si determinò in Europa durante la Seconda guerra mondiale. La Resistenza italiana, in particolare, si sviluppò a partire dal 1943. Le forze politiche antifasciste (composte da comunisti, socialisti, democristiani, liberali) diedero vita al Comitato di Liberazione Nazionale, il CLN, che nei 20 mesi successivi sarebbe stato la guida politica e militare della lotta di Liberazione.

Della Resistenza parla il film Una questione privata, dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. Per la gioia dei più romantici, nel film, vicende pubbliche e vicende private, guerra collettiva e guerra personale, si intrecciano costantemente. Infatti, il protagonista, il partigiano Milton (partigiano era chiamato chi, allora, lottava nella Resistenza), scopre che, forse, fra l’amata Fulvia e il suo migliore amico Giorgio, anche lui partigiano, è nata una storia d'amore. Milton ha forse perduto Fulvia? Giorgio lo ha forse tradito? Nel tentativo di ricevere un chiarimento dall’amico, Milton intraprende un viaggio attraverso il paesaggio verde e nebbioso delle colline del mio Piemonte, che però è anche un percorso di conoscenza: conoscenza di sé stesso, dell'animo umano e della barbarie insensata della guerra. Una questione privata, possiamo concludere, è il racconto di formazione di uomini giusti e donne giuste, donne e uomini che sanno ancora guardare dalla parte giusta: quella della libertà dei popoli.

Ah, se t’interessa l’argomento, a breve, uscirà l’ultimo episodio di una serie che ho fatto sul mio podcast dedicata al Fascismo italiano. L’ultima parte sarà proprio dedicata alla Liberazione e alla fine della dittatura fascista: uscirà tra una settimana. Quindi, dai un’occhiata. Trovi tutti gli episodi sul mio sito, oppure sulle piattaforme di podcast.

Ascoltare podcast, ma anche guardare film, appunto, e guardare serie TV, sono sicuramente ottimi modi di esporsi a input in italiano, o in qualsiasi lingua che tu stia imparando; come sai, l’input è ciò che non può mai mancare quando si impara una lingua. Ma… diciamoci la verità: guardare film, serie, video Youtube, ascoltare podcast e leggere libri non è sufficiente se vuoi anche parlare bene in italiano. È fondamentale, ma non è sufficiente.

Per parlare fluentemente, è necessario attivare la lingua. Serve mettere in pratica quello che impari dall’input a cui ti esponi: le espressioni, i modi di dire, le strutture grammaticali, la pronuncia… qualsiasi cosa! E il modo più semplice per farlo è usare Italki. Italki è una piattaforma dove puoi fare lezioni individuali con insegnanti madrelingua, direttamente da casa tua.

Puoi scegliere l’insegnante più adatto a te e alle tue esigenze, puoi decidere su cosa lavorare (conversazione, grammatica, pronuncia, preparazione per gli esami, quello che vuoi), e puoi fare lezione, comodamente, quando vuoi, dove vuoi, anche dal divano, dalla scrivania, dal telefono, dai boschi, se prende il telefono.

È uno strumento super flessibile, con prezzi molto accessibili e la possibilità di avere un feedback reale, su misura per te. Io stesso ho insegnato per anni su questa piattaforma e l’ho usata per fare pratica nelle lingue che parlo, e che, ogni volta che ho bisogno di una lezione di lingua, è il luogo dove vado, è il luogo a cui penso e che consiglio e consiglierei a chiunque, studenti di italiano e di qualsiasi lingua.

Quindi, se vuoi provarlo, trovi il link in descrizione. E se usi il codice DAVIDE9, hai 5€ di sconto su lezioni superiori a 10€.

Siamo a settembre e, non so se sei d’accordo, ma per me, questo, l’inizio del nuovo anno accademico, è il miglior periodo dell’anno per iniziare a fare progetti, mettersi a imparare cose nuove e cercare di migliorarsi. C’è un’atmosfera, nell’aria, diversa. Dunque, la mia sfida è, se non ce l’hai già, cercare un insegnante o tutor di conversazione con cui fare pratica ogni settimana, almeno una volta alla settimana. È il mio consiglio. E magari, puoi anche discutere di film!

Trovi il link in descrizione.

Facciamo un altro salto nel tempo, e arriviamo agli anni Settanta. E facciamo anche un salto nello spazio, e dal Nord scendiamo a Sud, dal Piemonte arriviamo in Sicilia, a Palermo. Sono gli anni, a Palermo, dell’espandersi violento del potere della mafia, di Cosa Nostra.

[Buonasera. L’Italia è in lutto per l’uccisione del suo giudice-simbolo nella lotta contro la Mafia. Giovanni Falcone è morto poche ore fa, vicino a Palermo, in un attentato devastante, che ha provocato, secondo le ultimissime notizie, anche la morte della moglie e di quattro uomini della scorta. Un attentato orribile, che ha fatto altri dieci feriti tra i quali, alcuni, sono in gravissime condizioni. Un attentato orribile anche per le immagini che stiamo per vedere. Per uccidere Giovanni Falcone, sono stati impiegati, pensate, 1000 kg di esplosivo. Una carica dalla potenza devastante, che ha letteralmente polverizzato un lungo tratto dell’autostrada che dall’aeroporto di Punta Raisi porta a Palermo.]

Parliamo, infatti, del film La mafia uccide solo d’estate, del regista Pif: premio David di Donatello come Miglior regista esordiente, Nastro d’Argento per Migliore soggetto e Miglior regista esordiente e, infine, Premio del Pubblico al Torino Film Festival.

Il protagonista di questo film, (che è un film dal tono ironico e leggero: si guarda con piacere, nonostante la serietà dell’argomento della mafia) è Arturo. Arturo è affascinato fin da piccolo dalla politica, e sogna di diventare, da grande, giornalista. La storia personale di Arturo si intreccia con quella della Sicilia degli omicidi illustri, dell’assassinio di uomini e donne di Stato: politici, prefetti, magistrati, poliziotti, giornalisti, eroi civili che hanno segnato la lotta alla mafia. Figure simbolo, oggi amate e rispettate dagli italiani, come Boris Giuliano, Piersanti Mattarella, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e, purtroppo, tanti altri martiri per la legalità, che hanno spesso operato nell’isolamento più totale, nell’abbandono anche da parte dello Stato italiano. Abbiamo parlato delle vicende della mafia siciliana nel corso Dentro l’Italia, un corso di italiano avanzato che ti porta anche all’interno della storia, della cultura e della società italiana del Novecento. Abbiamo dedicato un intero episodio alla storia della mafia, che è stato difficile da registrare, perché è una storia complicata, una storia… straziante, anche, da ripercorrere.

Comunque, Arturo non si rende conto della gravità di ciò che sta accadendo attorno a lui, ma poi, piano piano, comincia ad aprire gli occhi: il film mette in scena così il percorso di presa di coscienza della serietà del fenomeno mafioso da parte del cittadino medio italiano.

Il titolo, La mafia uccide solo d’estate, dal tono ironico, riflette una credenza popolare secondo cui la mafia colpirebbe, appunto, solo in questa stagione: una falsa illusione che Arturo, crescendo, imparerà a riconoscere come tale. È considerato uno dei film più efficaci per raccontare la mafia alle nuove generazioni, perché riesce a mescolare racconto personale e memoria collettiva con grande equilibrio. Credo che sia altrettanto efficace per raccontare la mafia a un pubblico non italiano, che non conosce quanto è stato doloroso questo fenomeno (lo è ancora, ma meno di un tempo) e che sia, magari, interessato all’Italia e alla sua storia. Per questo l’ho scelto per te.

Restiamo stavolta in Sicilia, una Sicilia però molto cambiata rispetto agli anni raccontati da Pif, e attraversata da difficoltà completamente nuove. Arriviamo, infatti, ai giorni nostri, all’Italia contemporanea. Il film di cui voglio parlarti ora è Terraferma di Emanuele Crialese, Premio Speciale della Giuria alla 68ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

La storia è ambientata in una piccola isola siciliana, dove la vita dei pescatori è scandita da ritmi antichi. La famiglia Pucillo, composta dalla nonna, dalla giovane madre Giulietta, e dal figlio adolescente Filippo, vive di pesca, ma l’arrivo del turismo di massa mette a dura prova la loro sopravvivenza. Durante un’uscita di pesca, Filippo e suo nonno Ernesto incontrano un gruppo di migranti in mare. Stanno annegando, rischiano la vita. Nonostante la legge italiana imponga di non soccorrere i migranti per evitare accuse di favoreggiamento di quella che viene chiamata “immigrazione clandestina”, Ernesto decide di salvare una giovane donna eritrea incinta, Sara, e suo figlio. L'evento dà vita a una serie di tensioni morali, sociali e legali che coinvolgono tutta la famiglia Pucillo e tutta la comunità dell’isola. Filippo, inizialmente incerto, si trova di fronte a una scelta difficile: seguire le leggi dallo Stato (quindi abbandonare i migranti al loro destino) o ascoltare la propria coscienza e le leggi del mare (secondo cui un uomo o una donna, che stanno annegando, devono essere salvati). Cosa farà Filippo? Guarda il film e scoprilo!

Ci sono i grandi problemi, quelli che riguardano la collettività, e ci sono poi i piccoli problemi, come i problemi di cuore. Delle rivoluzioni del cuore parla il film Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, una commedia drammatica che forse già conosci o di cui, forse, hai già sentito parlare, visto che ha avuto un grandissimo successo e ha avuto tantissimi remake in altre lingue. È un film che fa riflettere su quanti segreti e quante bugie scorrano nelle relazioni di coppia e, in generale, nelle famiglie, e su come la tecnologia sia diventata complice di questa ipocrisia sociale.

Una sera qualunque, sette amici di lunga data si ritrovano per una cena tra coppie, durante un’eclissi lunare. A un certo punto, la padrona di casa propone un gioco provocatorio: tutti dovranno mettere il proprio smartphone sul tavolo e leggere ad alta voce i messaggi, le e-mail e le notifiche che arriveranno, oltre a rispondere in vivavoce a tutte le chiamate ricevute durante la cena. Quello che inizia come un gioco innocente, si trasforma presto in una bomba che fa esplodere verità inconfessabili. I telefoni diventano scatole nere delle vite private dei protagonisti del film, mettendo a rischio relazioni di coppia, amicizie e legami familiari.

Bene: questi erano i miei consigli. Cinque titoli, cinque temi, cinque generi, cinque registi, cinque film prodotti tra il 2010 e il 2017, dunque, relativamente recenti e forse meno conosciuti rispetto ai grandi classici delle epoche d’oro del cinema italiano, quando questo era un punto di riferimento in tutto il mondo (cosa che oggi, purtroppo, non è più).

Quale di questi film avevi già guardato e conoscevi già? Quali altri film consiglieresti? Scrivi un commento qui sotto: sono sicuro che gli altri studenti di italiano apprezzeranno molto i tuoi consigli. Ah e, se poi guardi uno di questi film, fammi sapere se ti è piaciuto; fammi sapere com’è andata con la comprensione della lingua, se è stato difficile seguire i dialoghi e quali sono state le tue strategie di comprensione: sottotitoli in italiano? Nella tua lingua? Rivedere alcune scene più volte? Sono curioso di saperlo.

Nel frattempo ti ricordo che il PDF gratuito contiene un riepilogo di tutti questi film, con la sinossi e le piattaforme dove trovarli, nonché consigli di altri film che puoi guardare. Dagli un’occhiata, il link è nella descrizione del video.

Ciao!

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