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#15 - Ordine delle parole strano in italiano

Usi Colloquiali

June 26, 2019

Trascrizione

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Io a scuola non ci vado!
È di giovanni che sto parlando.
Piero non lo vedo mai.


Ciao a tutti, benvenuti su Podcast Italiano, il canale YouTube e podcast per imparare l’italiano. Io mi chiamo Davide e oggi è (meglio: abbiamo) un video di usi colloquiali, diciamo così, anche se a dire il vero non è una espressione quanto una struttura grammaticale che è comune in italiano, soprattutto nel parlato, quindi ho pensato che “Usi colloquiali” fosse la rubrica giusta.
Premetto che non ho preparato questo episodio, sto improvvisando a braccio (off the cuff), quindi spero non sia un disastro. Sta di fatto (the thing is,) che sto leggendo per l’università un libro che si chiama “Tipi di frase e ordine delle parole”. Una roba noiosa…- cioè a me piace perché sono un nerd di queste cose – comunque, che parla delle cosiddette frasi marcate, che adesso spiegherò cosa sono, e mi sono detto: “Mmm, questo potrebbe essere interessante per Podcast Italiano e per voi che imparate l’italiano”.

Ma che cosa sono le frasi marcate? Sono frasi che hanno un ordine delle parole non comune. Diverso dal solito. Allora, in italiano la struttura della frase è soggetto-verbo-oggetto.
Io mangio la mela, Luca guarda il film. Questa è la struttura canonica (=convenzionale, standard).
Però l’italiano è molto flessibile e quindi ci sono anche le cosiddette frasi marcate, che sono tutte le altre frasi che non seguono questa struttura. Ci sono vari tipi. Vi ho fatto alcuni esempi all’inizio. Ora, la classificazione che c’è in questo libro è molto molto complicata, quindi vi voglio solo fare qualche esempio dei tipi che io reputo (=ritengo, I deem) più importanti. Vediamoli.

1) Frasi con soggetto dopo il verbo

Allora, innanzitutto abbiamo le frasi con il soggetto che va dopo il verbo.
In italiano teoricamente potremmo dire:

Frase standard
Piero mi ha telefonato

Ma spesso in italiano noi non diciamo: “Piero mi ha telefonato”. Diciamo (o diremmo):

Frase marcata (soggetto dopo il verbo)
Mi ha telefonato Piero

È per questo che sono importanti queste frasi, perché rendono il vostro italiano molto molto più naturale. A volte, ma non sempre, possiamo anche usare l’intonazione per, di solito, creare un contrasto. Se io dico:

“L’ha mangiata PIERO” vuol dire “non l’ho mangiata IO, “non l’ha mangiata Giovanni”, “non l’ha mangiata Pippo”, “l’ha mangiata PIERO”.

2) Dislocazione a sinistra

Il secondo tipo di frase marcata è la cosiddetta dislocazione a sinistra, che non è tipo dislocazione… non è la spalla slogata (dislocated shoulder), non è una malattia. È semplicemente lo spostamento (shift) di una fras… di una parola a sinistra. Che cosa vuol dire? Al posto di dire:

Frase standard:
“Non vedo mai Piero”
potrete dire:

Frase marcata (dislocazione a sinistra):
“Piero non lo vedo mai”.

Oppure al posto di dire:
“Ho detto la verità a giovanni” possiamo dire “A giovanni (gli)ho detto la verità”.

Se abbiamo un complemento oggetto, quindi “non vedo mai CHI? Piero”, quando facciamo questo spostamento dobbiamo dire: “Piero non lo vedo mai”. Quindi è obbligatorio dire: “Piero non lo vedo mai”. Non possiamo dire: “Piero non vedo mai”.
Questo è un errore che fanno molti russi, perché in russo si può fare questo spostamento, uguale, ma senza il pronome, la ripresa (“pickup”) del pronome. In italiano dobbiamo riprendere, oppure ripetere il pronome. È obbligatorio se volete dire una frase naturale. Quindi “Piero non lo vedo mai”oppure,

“non ho visto il film” -> “il film non l’ho visto”.
“Ho comprato le mele” -> “Le mele le ho comprate”.


Ma se non è un complemento oggetto, quindi è un altro complemento, tipo “A…”., quindi:

“A Giovanni GLI ho detto la verità”, non è obbligatorio “gli”, potremmo dire:
“a Giovanni ho detto la verità”. Va benissimo.

Topic e comment

Quindi questa è la differenza. E voi ora potreste domandarmi “ok, ma a cosa serve fare questa cosa è più difficile, a cosa serve?”
È difficile da spiegare, è molto difficile, però nella linguistica c’è l’idea di Topic.
Cioè, il Topic è la cosa di cui… sulla quale fate un commento. Quindi se io dico:

“Non vedo mai Piero”, IO sono (è) il Topic, il commento è che non vedo mai Piero. No? Topic e commento.

Ma se dico:

“Piero non lo vedo mai” è il contrario. PIERO è il topic, PIERO è l’argomento della frase. “Non lo vedo mai” è il commento che faccio su Piero. Cioè, il topic è ciò di cui stiamo parlando.

E questa è una cosa un po’ difficile da spiegare, che magari non vi serve sapere (maybe you don’t need to know), ma è per questo motivo che facciamo queste cose, perché se dico:

“Piero non lo vedo mai” la frase riguarda Piero.
Ma se dico:

“non vedo mai Piero” la frase riguarda me. Cioè, sono due cose diverse.

Se dico:
“Non leggo mai i giornali” questa è una frase su di me.

Ma se dico: “I giornali non li leggo mai” la frase riguarda i giornali, il topic della frase sono i giornali.

3) Dislocazione a destra

La dislocazione, ovvero questo spostamento, può essere anche a destra. Quindi possiamo dire:

“Ci vado in treno, a roma”,
“lo porto domani, il dolce”.


Quello che spostiamo diventa il topic della frase, un po’ come prima. La differenza è che qui il topic, cioè quello che sta alla fine, è una cosa che già sappiamo. Se io dico:

“Ci vado in treno, a Roma”. Roma è… sappiamo già che vado a Roma. Per questo lo posso mettere alla fine.
Se dico:
“lo porto domani, il dolce” sappiamo già di che cosa stiamo parlando .Abbiamo già menzionato il dolce, è un’informazione nota (a known information), quella che esiste un dolce che porteremo. L’informazione nuova è che lo porteremo domani.
Vi faccio un esempio che secondo me chiarisce. Allora, se… c’è una festa, c’è una festa da Mario e io chiedo: “Ma chi porta cosa da Mario?” Cioè, dobbiamo portare il dolce, dobbiamo portare tante cose, cibo, bevande (drinks). Chi porta cosa da Mario? Io posso dire:
“Il dolce lo porto io, il vino lo porti tu”.
Sono informazioni nuove, non abbiamo parlato del dolce, non abbiamo parlato del vino. Per questo non posso rispondere alla domanda “ma chi porta cosa da Mario?”dicendo:
“lo porto io il dolce”, o “lo porti tu, il vino”. – NON SI PUO’ DIRE
No, perché non abbiamo parlato di dolce né di vino.

Ma se la domanda fosse:
“Scusate ragazzi, ma chi porta il dolce? o “ma chi lo porta il dolce?” (nella domanda può esserci la dislocazione, già).

Allora la risposta può essere:
“lo porto io, il dolce” o “lo porto io, il vino”.
Perché abbiamo già parlato di questa cosa, quindi un’informazione nota.

4) Le frasi scisse

Infine, voglio ancora parlarvi delle frasi scisse. “Scindere” significa dividere. Sono frasi divise, in un certo senso, che sono le frasi tipo:

“È solo con voi che riesco a rilassarmi”. Cioè, potremmo dire:

Frase standard
“Riesco a rilassarmi solo con voi”,

Frase marcata (scissa)
oppure la frase marcata scissa che diventa:
“È solo con voi che riesco a rilassarmi”.

Il focus

A che cosa serve fare questa cosa qua? Qua c’è un altro concetto, che è il concetto di focus. Allora, è diverso dal topic. Il topic è ciò di cui parliamo. Il focus è il motivo per cui stiamo dicendo la frase, no? Dove vogliamo riporre la nostra attenzione (draw our attention to). Quindi se dico:

“È solo con voi che riesco rilassarmi” il focus è su “solo con voi”.
Per questo creiamo questa cosa, per cambiare il focus.

Oppure possiamo anche dire:
“È stato mio figlio ad aver mangiato la torta”, oppure
“(è mio figlio) che ha mangiato la torta”.

Entrambe sono valide, no? Stiamo cambiando il focus, praticamente. Vi faccio un altro esempio. Qualcuno vi dice: “Sai, sono in Italia, ho provato a parlare in francese ma le persone non mi parlavano, non mi rispondevano in francese”.E voi potete dire:

“ma sei scemo? È in Francia che parlano il francese! In Italia parlano l’italiano”. No?

Quindi il focus è su “è in Francia che parlano il francese”, e sentite l’intonazione.

Ecco, questi sono alcuni tipi di frasi marcate. Sono difficili ma riascoltate l’episodio (per capirli meglio). Diciamo… perché l’ho fatto, perché ho fatto questo video? Uno, perché penso sia interessante, e due perché penso che la prossima volta che troverete queste strane strutture non normali, non canoniche potrete dire: “Ah, forse è una frase marcata! Forse è una dislocazione a sinistra o una frase con il soggetto messo alla fine”.
Magari potrete rendervene conto (realize that). Io penso che se iniziate a rendervi conto di queste cose poi magari riuscirete anche voi ad usarle, ma il primo passo è rendersi conto, l’abilità di accorgersi delle cose che succedono nella lingua, questo è importante.
Spero non sia stato un caos totale questo video, grazie per averlo guardato, potete anche riascoltarlo se andate qui sotto, seguendo il link in descrizione. Oppure se lo avete ascoltato beh potete anche vedermi, cioè vedete questa faccia in HD con la nuova fotocamera che ho comprato.
Ah, vi lascio anche il link a Apple Podcasts, se volete lasciare una recensione a questo podcast ve ne sarei davvero molto molto grato perché altre persone potrebbero trovare Podcast Italiano in questo modo. Beh, è davvero tutto, grazie per l’ascolto e ci vediamo nel prossimo video. Ciao!

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