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Due trentenni a Londra

Principiante
#
79

July 17, 2025

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Note e risorse

La storia di due amici trentenni che pianificano un viaggio culturale e maturo a Londra, ma finiscono per riscoprire la loro giovinezza tra pub, discoteche e nuove amicizie internazionali.

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Trascription

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Benvenuto o benvenuta a Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole fare progressi. Oggi torniamo alle nostre storie, con una storia a tema viaggi: siamo in estate e questo è proprio il periodo delle vacanze. Prima di iniziare, comunque, ti ricordo che la trascrizione di quest’episodio, con il glossario, si trova sul nostro sito, podcastitaliano.com. Ti lascio il link nelle note dell’episodio. La trascrizione è gratuita ed è molto utile, quindi vai a dare un’occhiata se ne hai bisogno. Io ti consiglio di usarla. Sei pronto, o pronta, per la storia? Buon ascolto!

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

Marco e Ilenia sono amici da tanto tempo, sin dall’università, da quando un giorno, per caso, si sono incontrati fuori da un’aula dove si svolgeva un esame di letteratura inglese. Da quel giorno, Marco e Ilenia sono diventati inseparabili: dire che sono migliori amici è poco, sono praticamente fratello e sorella. Ci sono sempre, l’uno per l’altra, si aiutano, si ascoltano, e si vogliono bene. Marco è l’anima della festa: è alto, ha le spalle larghe, è simpatico, bellissimo e ha l’incredibile capacità di fare amicizia con tutti. Ilenia invece è più timida, più cauta e riflessiva, ma dolce e ammaliante. Quando i due amici sono insieme sono una forza della natura: felici, spensierati, e pronti a godersi la vita. Questo, in particolare, è un anno speciale per i due ragazzi, perché stanno per compiere trent’anni.

Trent’anni. Una cifra importante. Non sono più ragazzi, ma nemmeno anziani. Sono in quella zona strana dove un giorno ti svegli e… crack, ti fa male la schiena, senza motivo. Una mattina Ilenia chiama Marco:

“Marco, ti rendi conto che quest’anno facciamo trent’anni?”

“Eh, lo so, purtroppo! Non ci voglio pensare.”

“Dobbiamo fare un viaggio. Ma serio. Maturo. Culturale. Un viaggio da trentenni!”

Tipo? Musei?”

“Esatto. Cultura, monumenti, arte… musei!”

“Wow. Che entusiasmo!” risponde Marco, ridendo.

Dai! Ci stai? Andiamo a Londra?” chiede Ilenia.

“Ci sto! Un viaggio maturo, da trentenni!”.

Passano pochi giorni e Ilenia prepara un programma di viaggio per Londra. Il programma è preciso, quasi militare. Ogni minuto è organizzato e programmato nel minimo dettaglio.

“Allora, Marco, mi raccomando: valigia piccola. Solo cose comode. T-shirt, jeans e leggings. Scarpe da ginnastica. Niente tacchi per me, niente camicie per te. La sera andiamo a letto presto e la mattina ci alziamo molto presto, così abbiamo tutto il giorno per visitare tutti i musei di Londra”.

I due preparano le valigie e i documenti: passaporto, carta d’identità, e l’ETA, il visto turistico per andare a Londra. Quel giorno l’aereo parte presto, in una mattina soleggiata. Arrivano a Londra: fa caldissimo.

“Mamma mia che caldo! Londra… la ricordavo più fredda…”

“Fa più caldo qui che a Roma! Tra quanto arriva il pullman che ci porta in centro?”

“Dobbiamo aspettare ancora 20 minuti…”

Il pullman arriva e i due si rilassano durante un viaggio di circa due ore, durante il quale si godono la vista dal finestrino: per arrivare dall’aeroporto alla città di Londra devono attraversare la bellissima campagna inglese.  Una volta arrivati in hotel, lasciano le valigie e partono subito per il primo museo. Vedono statue greche, mummie egizie, e sale di quadri infinite. Tutto molto interessante. Dopo il museo mangiano una zuppa e passeggiano vicino al Big Ben.

Tutto perfetto. Tutto come da programma.

La sera tornano in hotel, un po’ stanchi. Ma Londra è piena di luci, piena di gente e di musica. Marco guarda fuori dalla finestra.

“Ilenia… ma… se usciamo solo dieci minuti?”

Lei lo guarda e sorride. “Dieci minuti. Solo per vedere com’è la città di notte, ok?”

I due escono. Passeggiano un po’ per la città e se ne innamorano. Di notte è ancora più speciale. Entrano in un pub vicino. È piccolo, pieno, allegro. La musica è forte, le persone ridono e ballano. Marco prende una birra, Ilenia un drink. Il DJ inizia a mettere le loro canzoni preferite e i due amici iniziano a ballare. Ballano, cantano, e non si rendono conto che inizia ad essere tardi. Quando guardano l’ora sul cellulare, scoprono che sono le quattro della mattina.

“Porca miseria, Marco! Sono le quattro del mattino!” dice Ilenia, guardando il telefono. “Domani dobbiamo svegliarci alle otto per il museo!”

“Domani? Oggi andiamo al museo! Oggi è già domani! Dai, andiamo!” grida Marco.

I due escono dal pub di corsa, ridendo come bambini. Tornano in hotel a piedi, camminando piano piano. Sono stanchi, ma felici. Si sono divertiti tantissimo: Londra di notte è magica. Quella notte dormono pochissimo. Alle otto, con gli occhi gonfi e i capelli arruffati, si alzano, si incontrano fuori dall’hotel, bevono un caffè al volo e vanno al museo.

Come due zombie, camminano lentamente tra i quadri e le installazioni moderne. Si siedono ogni cinque minuti. Marco sbadiglia, Ilenia ha gli occhi chiusi davanti a un’opera d’arte. Insomma: un disastro. Non riescono a concentrarsi.

Il pomeriggio passeggiano per uno dei tanti parchi di Londra. Si siedono su una panchina, bevono una limonata fresca e danno da mangiare a scoiattoli e piccioni. Poi tornano in hotel per farsi una doccia e si danno appuntamento per la cena. In Inghilterra le cucine dei ristoranti chiudono presto, quindi devono sbrigarsi. Vanno in un ristorante carino, mangiano e, ovviamente, bevono una bella coca cola gelata. Dopo cena, tornano al pub della sera prima.

Restiamo solo mezz’ora. Il tempo di salutare il barista…”

“Sì…dai… solo un saluto” risponde Ilenia, che ha già un sorrisetto furbo.

Nel pub, quella sera, incontrano due ragazzi, uno scozzese e un americano. Leigh è scozzese: è magro, ha i capelli rossi, tantissime lentiggini e un sorriso simpatico. È un geologo di quarant’anni e inizia subito a insegnare qualche parola in scozzese a Marco e Ilenia: “Fit like significa come stai, in scozzese!”. Dawson invece è americano. È biondo, altissimo, muscoloso, e con una voce bassa e profonda. È il più giovane del gruppo, ha solo 26 anni, ma si comporta da fratello maggiore: è protettivo, gentile e fa ridere tutti con le sue battute.

I quattro diventano subito amici. E quella sera girano insieme per vari pub, bevono, mangiano, poi arrivano in un locale completamente vuoto, con la pista da ballo vuota, tutta per loro. Allora cantano e ballano insieme.

Poi qualcuno ha un’idea: “Andiamo in un casinò!”.

Dawson paga un taxi e attraversano la città. In macchina chiacchierano e cantano a squarciagola, come se si conoscessero da sempre.

Il casinò è enorme: luci rosse e blu, gente vestita elegante, suono di monete e ruote che girano. Marco fa la sua prima puntata alla roulette. Punta sul rosso.

“No, no, cambia! Scegli il nero!” gli dice Dawson. Marco cambia, e vince. I quattro continuano a giocare, a ridere e scherzare insieme. Quella sera incontrano dei personaggi alquanto strani, e creano dei ricordi incredibili. Provano anche a fare dei video insieme, a scattarsi delle fotografie nel casinò, ma una guardia prende il telefono di Marco e gli dice “No foto nel casinò! Cancella tutto!”

Alla fine i quattro escono dal casinò… e fuori è di nuovo giorno.

“Oddio… sono le cinque della mattina!” dice Ilenia.

“Siamo stati fuori tutta la notte!” dice Marco.

I due si guardano e scoppiano a ridere.

“Che ci sta succedendo?” chiede Ilenia.

“È la nostra vera natura. Ancora non abbiamo trent’anni. Non possiamo fare viaggi da adulti!” risponde Marco.

Ilenia e Marco si fanno delle foto con Leigh e Dawson, si scambiano i numeri e tornano in hotel stanchi ma felici. Il giorno dopo dormono fino a mezzogiorno. Mangiano qualcosa al volo e… tornano al parco a rilassarsi. Non parlano più di monumenti o musei, e la sera vanno direttamente a ballare in discoteca. Playlist incredibili, luci, DJ. Ancora risate, con Leigh e Dawson, e di nuovo passano una lunga notte fuori. Anche la mattina dopo, rientrano alle 5.

Il programma che aveva preparato Ilenia è solo un lontano ricordo. Quello che doveva essere un viaggio di arte e cultura è diventato un ballo continuo; le passeggiate per la città sono diventate corse notturne in taxi, i pranzi leggeri sono diventati patatine fritte e coca cola alle 3 di notte. Ma Ilenia e Marco sono felici. Ridono come quando avevano diciotto anni. Ballano, si divertono, non pensano al futuro, al lavoro, a niente. Si godono Londra con energia e libertà.

Alla fine del viaggio, mentre sono in aeroporto, Marco guarda Ilenia.

“Avevi detto: cultura, arte, maturità.”

“Beh… non abbiamo visto molta arte, ma sicuramente abbiamo praticato l’arte. L’arte del divertimento!”

“Brava. Sai… secondo me, i viaggi migliori sono quelli dove non segui il programma. Quelli che ti sorprendono… che ti fanno tornare un po’ giovane. E che ti fanno dire:” “il viaggio non è andato come previsto, ma è stato perfetto così”.

La storia di oggi finisce qui. Spero che ti sia piaciuta. Magari fammelo sapere con un commento. E dimmi se anche tu, come Marco e Ilenia, ami le vacanze divertenti, quindi andare a ballare, fare tardi la sera, conoscere nuova gente, oppure preferisci quelle più rilassanti, musei, monumenti, a letto presto, sveglia presto la mattina… fammi sapere! E, se ti piace imparare l’italiano con le storie, ti consiglio il nostro corso La Storia di Italo; è la storia di un ragazzo americano che scopre le sue origini italiane durante un viaggio misterioso. Se ti piacciono i viaggi, le storie, l’Italia e i misteri, ma soprattutto, se vuoi imparare l’italiano, questo corso fa per te. Trovi il link al corso nelle note di quest’episodio. Detto questo, ti saluto, grazie per l’ascolto e alla prossima. Ciao!

Benvenuto o benvenuta a Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole fare progressi. Oggi torniamo alle nostre storie, con una storia a tema viaggi: siamo in estate e questo è proprio il periodo delle vacanze. Prima di iniziare, comunque, ti ricordo che la trascrizione di quest’episodio, con il glossario, si trova sul nostro sito, podcastitaliano.com. Ti lascio il link nelle note dell’episodio. La trascrizione è gratuita ed è molto utile, quindi vai a dare un’occhiata se ne hai bisogno. Io ti consiglio di usarla. Sei pronto, o pronta, per la storia? Buon ascolto!

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Trascrizione interattiva dell'episodio

Marco e Ilenia sono amici da tanto tempo, sin dall’università, da quando un giorno, per caso, si sono incontrati fuori da un’aula dove si svolgeva un esame di letteratura inglese. Da quel giorno, Marco e Ilenia sono diventati inseparabili: dire che sono migliori amici è poco, sono praticamente fratello e sorella. Ci sono sempre, l’uno per l’altra, si aiutano, si ascoltano, e si vogliono bene. Marco è l’anima della festa: è alto, ha le spalle larghe, è simpatico, bellissimo e ha l’incredibile capacità di fare amicizia con tutti. Ilenia invece è più timida, più cauta e riflessiva, ma dolce e ammaliante. Quando i due amici sono insieme sono una forza della natura: felici, spensierati, e pronti a godersi la vita. Questo, in particolare, è un anno speciale per i due ragazzi, perché stanno per compiere trent’anni.

Trent’anni. Una cifra importante. Non sono più ragazzi, ma nemmeno anziani. Sono in quella zona strana dove un giorno ti svegli e… crack, ti fa male la schiena, senza motivo. Una mattina Ilenia chiama Marco:

“Marco, ti rendi conto che quest’anno facciamo trent’anni?”

“Eh, lo so, purtroppo! Non ci voglio pensare.”

“Dobbiamo fare un viaggio. Ma serio. Maturo. Culturale. Un viaggio da trentenni!”

Tipo? Musei?”

“Esatto. Cultura, monumenti, arte… musei!”

“Wow. Che entusiasmo!” risponde Marco, ridendo.

Dai! Ci stai? Andiamo a Londra?” chiede Ilenia.

“Ci sto! Un viaggio maturo, da trentenni!”.

Passano pochi giorni e Ilenia prepara un programma di viaggio per Londra. Il programma è preciso, quasi militare. Ogni minuto è organizzato e programmato nel minimo dettaglio.

“Allora, Marco, mi raccomando: valigia piccola. Solo cose comode. T-shirt, jeans e leggings. Scarpe da ginnastica. Niente tacchi per me, niente camicie per te. La sera andiamo a letto presto e la mattina ci alziamo molto presto, così abbiamo tutto il giorno per visitare tutti i musei di Londra”.

I due preparano le valigie e i documenti: passaporto, carta d’identità, e l’ETA, il visto turistico per andare a Londra. Quel giorno l’aereo parte presto, in una mattina soleggiata. Arrivano a Londra: fa caldissimo.

“Mamma mia che caldo! Londra… la ricordavo più fredda…”

“Fa più caldo qui che a Roma! Tra quanto arriva il pullman che ci porta in centro?”

“Dobbiamo aspettare ancora 20 minuti…”

Il pullman arriva e i due si rilassano durante un viaggio di circa due ore, durante il quale si godono la vista dal finestrino: per arrivare dall’aeroporto alla città di Londra devono attraversare la bellissima campagna inglese.  Una volta arrivati in hotel, lasciano le valigie e partono subito per il primo museo. Vedono statue greche, mummie egizie, e sale di quadri infinite. Tutto molto interessante. Dopo il museo mangiano una zuppa e passeggiano vicino al Big Ben.

Tutto perfetto. Tutto come da programma.

La sera tornano in hotel, un po’ stanchi. Ma Londra è piena di luci, piena di gente e di musica. Marco guarda fuori dalla finestra.

“Ilenia… ma… se usciamo solo dieci minuti?”

Lei lo guarda e sorride. “Dieci minuti. Solo per vedere com’è la città di notte, ok?”

I due escono. Passeggiano un po’ per la città e se ne innamorano. Di notte è ancora più speciale. Entrano in un pub vicino. È piccolo, pieno, allegro. La musica è forte, le persone ridono e ballano. Marco prende una birra, Ilenia un drink. Il DJ inizia a mettere le loro canzoni preferite e i due amici iniziano a ballare. Ballano, cantano, e non si rendono conto che inizia ad essere tardi. Quando guardano l’ora sul cellulare, scoprono che sono le quattro della mattina.

“Porca miseria, Marco! Sono le quattro del mattino!” dice Ilenia, guardando il telefono. “Domani dobbiamo svegliarci alle otto per il museo!”

“Domani? Oggi andiamo al museo! Oggi è già domani! Dai, andiamo!” grida Marco.

I due escono dal pub di corsa, ridendo come bambini. Tornano in hotel a piedi, camminando piano piano. Sono stanchi, ma felici. Si sono divertiti tantissimo: Londra di notte è magica. Quella notte dormono pochissimo. Alle otto, con gli occhi gonfi e i capelli arruffati, si alzano, si incontrano fuori dall’hotel, bevono un caffè al volo e vanno al museo.

Come due zombie, camminano lentamente tra i quadri e le installazioni moderne. Si siedono ogni cinque minuti. Marco sbadiglia, Ilenia ha gli occhi chiusi davanti a un’opera d’arte. Insomma: un disastro. Non riescono a concentrarsi.

Il pomeriggio passeggiano per uno dei tanti parchi di Londra. Si siedono su una panchina, bevono una limonata fresca e danno da mangiare a scoiattoli e piccioni. Poi tornano in hotel per farsi una doccia e si danno appuntamento per la cena. In Inghilterra le cucine dei ristoranti chiudono presto, quindi devono sbrigarsi. Vanno in un ristorante carino, mangiano e, ovviamente, bevono una bella coca cola gelata. Dopo cena, tornano al pub della sera prima.

Restiamo solo mezz’ora. Il tempo di salutare il barista…”

“Sì…dai… solo un saluto” risponde Ilenia, che ha già un sorrisetto furbo.

Nel pub, quella sera, incontrano due ragazzi, uno scozzese e un americano. Leigh è scozzese: è magro, ha i capelli rossi, tantissime lentiggini e un sorriso simpatico. È un geologo di quarant’anni e inizia subito a insegnare qualche parola in scozzese a Marco e Ilenia: “Fit like significa come stai, in scozzese!”. Dawson invece è americano. È biondo, altissimo, muscoloso, e con una voce bassa e profonda. È il più giovane del gruppo, ha solo 26 anni, ma si comporta da fratello maggiore: è protettivo, gentile e fa ridere tutti con le sue battute.

I quattro diventano subito amici. E quella sera girano insieme per vari pub, bevono, mangiano, poi arrivano in un locale completamente vuoto, con la pista da ballo vuota, tutta per loro. Allora cantano e ballano insieme.

Poi qualcuno ha un’idea: “Andiamo in un casinò!”.

Dawson paga un taxi e attraversano la città. In macchina chiacchierano e cantano a squarciagola, come se si conoscessero da sempre.

Il casinò è enorme: luci rosse e blu, gente vestita elegante, suono di monete e ruote che girano. Marco fa la sua prima puntata alla roulette. Punta sul rosso.

“No, no, cambia! Scegli il nero!” gli dice Dawson. Marco cambia, e vince. I quattro continuano a giocare, a ridere e scherzare insieme. Quella sera incontrano dei personaggi alquanto strani, e creano dei ricordi incredibili. Provano anche a fare dei video insieme, a scattarsi delle fotografie nel casinò, ma una guardia prende il telefono di Marco e gli dice “No foto nel casinò! Cancella tutto!”

Alla fine i quattro escono dal casinò… e fuori è di nuovo giorno.

“Oddio… sono le cinque della mattina!” dice Ilenia.

“Siamo stati fuori tutta la notte!” dice Marco.

I due si guardano e scoppiano a ridere.

“Che ci sta succedendo?” chiede Ilenia.

“È la nostra vera natura. Ancora non abbiamo trent’anni. Non possiamo fare viaggi da adulti!” risponde Marco.

Ilenia e Marco si fanno delle foto con Leigh e Dawson, si scambiano i numeri e tornano in hotel stanchi ma felici. Il giorno dopo dormono fino a mezzogiorno. Mangiano qualcosa al volo e… tornano al parco a rilassarsi. Non parlano più di monumenti o musei, e la sera vanno direttamente a ballare in discoteca. Playlist incredibili, luci, DJ. Ancora risate, con Leigh e Dawson, e di nuovo passano una lunga notte fuori. Anche la mattina dopo, rientrano alle 5.

Il programma che aveva preparato Ilenia è solo un lontano ricordo. Quello che doveva essere un viaggio di arte e cultura è diventato un ballo continuo; le passeggiate per la città sono diventate corse notturne in taxi, i pranzi leggeri sono diventati patatine fritte e coca cola alle 3 di notte. Ma Ilenia e Marco sono felici. Ridono come quando avevano diciotto anni. Ballano, si divertono, non pensano al futuro, al lavoro, a niente. Si godono Londra con energia e libertà.

Alla fine del viaggio, mentre sono in aeroporto, Marco guarda Ilenia.

“Avevi detto: cultura, arte, maturità.”

“Beh… non abbiamo visto molta arte, ma sicuramente abbiamo praticato l’arte. L’arte del divertimento!”

“Brava. Sai… secondo me, i viaggi migliori sono quelli dove non segui il programma. Quelli che ti sorprendono… che ti fanno tornare un po’ giovane. E che ti fanno dire:” “il viaggio non è andato come previsto, ma è stato perfetto così”.

La storia di oggi finisce qui. Spero che ti sia piaciuta. Magari fammelo sapere con un commento. E dimmi se anche tu, come Marco e Ilenia, ami le vacanze divertenti, quindi andare a ballare, fare tardi la sera, conoscere nuova gente, oppure preferisci quelle più rilassanti, musei, monumenti, a letto presto, sveglia presto la mattina… fammi sapere! E, se ti piace imparare l’italiano con le storie, ti consiglio il nostro corso La Storia di Italo; è la storia di un ragazzo americano che scopre le sue origini italiane durante un viaggio misterioso. Se ti piacciono i viaggi, le storie, l’Italia e i misteri, ma soprattutto, se vuoi imparare l’italiano, questo corso fa per te. Trovi il link al corso nelle note di quest’episodio. Detto questo, ti saluto, grazie per l’ascolto e alla prossima. Ciao!

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