Che cosa succede nella politica italiana? – Edizione 2019
Note e risorse
Trascription
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Questo episodio esiste anche in versione video
Mi sa che è arrivato il momento… di parlare di politica italiana. Non sarà facile. Ho scritto ben sette pagine di copione, quindi sarà un video piuttosto lungo.
[solo nel video]
Ho bisogno di energia, ho bisogno di energia, scusate! Spero che questo caffè mi darà le energie per affrontare questo tema così difficile.
Siete confusi dalla politica italiana? Sentite notizie provenienti dall’Italia, tipo di governi che cadono, che vi lasciano confusi? Guardate questo video e capirete tutto, o magari non capirete nulla. Proverò comunque a parlarvene nella maniera più chiara possibile.
Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano! Prima di tutto grazie mille per i 5000 iscritti! È un grande traguardo per me, e mi fa piacere che questo piccolo canale pian piano cresca. Grazie davvero e se non sapete chi sono… io mi chiamo Davide e questo è un podcast e canale youtube per imparare l’italiano attraverso contenuti autentici e interessanti. Se siete italiani e avete iniziato a seguirmi… beh, mi fa piacere che vi interessi ciò di cui parlo, anche se si tratta in realtà di contenuti per stranieri.
So che facendo un video sulla politica arriveranno persone a cui non piace quello che dico. So che tanti preferiscono non parlare di politica, soprattutto su questi canali per imparare l’italiano, un po’ per non sporcarsi le mani, un po’ perché la politica è un argomento altamente polarizzante. La mia intenzione è di rimanere generalmente neutrale, ma inevitabilmente in alcuni momenti lascerò trasparire le mie opinioni personali. Se non siete d’accordo con quello che dico – e parlo sia agli stranieri che mi seguono, sia agli italiani che magari hanno trovato questo canale o questo video grazie all’algoritmo di YouTube che ve lo ha consigliato – vi invito a discutere pacificamente qua sotto, nei commenti. Potete ovviamente non essere d’accordo con alcune cose che dico, ma non sarà tollerato alcun tipo di insulto o di attacco, ve lo dico subito. “Uomo avvisato, mezzo salvato“, diciamo in italiano.
copione = script
traguardo = achievement
non sporcarsi le mani = to get one’s hands dirty
uomo avvisato, mezzo salvato = forewarned is forearmed
Un anno e mezzo fa pubblicai un video in cui spiegavo la situazione politica italiana di allora. Molte cose sono successe in un anno e mezzo, ed è arrivato il momento di fare il punto della situazione adesso, ottobre 2019. Vi consiglio di riguardare il primo episodio perché davo diverse informazioni non solo sulla situazione di allora, ma anche sul sistema politico in generale. Ma per chi ha fretta, vi farò un breve riassunto. Vi ricordo che se state guardando questo video su youtube potete attivare i sottotitoli per seguire con più facilità quello che sto dicendo. Se invece state ascoltando questo episodio sotto forma di podcast potete rileggere la trascrizione dell’episodio sul sito podcastitaliano.com.
Il 4 marzo 2018 abbiamo votato alle elezioni parlamentari. Vi ricordo che in Italia non eleggiamo il Primo Ministro come in altri paesi, ma eleggiamo i parlamentari, la composizione del Parlamento, che a sua volta si divide in due Camere: la Camera dei Deputati e il Senato. I parlamentari da noi eletti formano a loro volta un governo con a capo un Primo Ministro, che noi in realtà più spesso chiamiamo Presidente del Consiglio (ovvero il Consiglio dei Ministri), o anche Premier. Il risultato che si era delineato un anno e mezzo fa, che era emerso dopo le elezioni, era questo: il Movimento 5 stelle, partito anti-establishment, contrario alla politica tradizionale, ideologicamente trasversale, quindi né di sinistra né di destra, era il primo partito d’Italia, con il 32% dei voti. Al secondo posto c’era il Partito Democratico, anche chiamato PD, che aveva governato per cinque anni, dal 2013 al 2018, e aveva subito un tracollo, ovvero una grande sconfitta, passando dal 30% nel 2013 al 18 nel 2018. Infine era emersa la Lega di Matteo Salvini, con il 13%, un partito di destra, a volte anche ammiccante all’estrema destra – “ammiccare” in italiano significa questo, fare l’occhiolino – che faceva parlare di sé e fa ancora parlare di sé per le sue posizioni fortemente conservatrici, anti-migratorie, euroscettiche, populiste e in fin dei conti sovraniste. Il sovranismo è una tendenza adesso molto diffusa in Europa e in altri Paesi del mondo, che accomuna Salvini a leader come Trump, Orban, Bolsonaro… e altri leader in Europa e nel mondo. La lega si era presentata alle elezioni in una coalizione, una coalizione con Forza Italia di Berlusconi – sì, perché Berlusconi fa ancora il politico, alla sua età, un po’ addormentato, ma fa ancora il politico – e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che è un altro partito di destra – non centrodestra, ma vera destra – per molti aspetti e per molte posizioni simile alla Lega di Salvini. Questi tre partiti insieme avevano raggiunto il 37% dei voti, un ottimo risultato, ma non sufficiente per governare.
fare il punto della situazione = take stock of the situation
parlamentari = members of parliament
si era delineato = became apparent
traversale = across the spectrum
tracollo = caduta / downfall
ammiccare = to wink
fare parlare di sé = essere discusso in maniera controversa
Quindi né il PD e la sua coalizione, la coalizione di sinistra, né la coalizione di destra con la Lega al centro, né il Movimento 5 stelle avevano la maggioranza sufficiente per governare. Si era quindi entrati in una fase di stallo, una crisi di governo durata 88 giorni, quasi tre mesi senza un governo! Potete immaginare che era una situazione abbastanza complicata, e se vi ricordate alla fine del precedente video avevo detto che la situazione sembrava… diciamo, sembrava quasi essersi risolta, perché Lega e Movimento 5 stelle avevano trovato un accordo. Fin dall’inizio c’erano tanti dubbi perché Lega e Movimento 5 stelle si erano scambiati tante tante critiche in passato. Inoltre il Movimento 5 stelle aveva sempre dichiarato di voler governare da solo, senza scendere a compromessi con nessun’altra forza politica. Nonostante i dubbi, Lega e Movimento 5 stelle sembravano comunque le due forze politiche più compatibili. E visto che altre soluzioni che non fossero ritorno alle urne, ovvero ritorno a votare, non ce n’erano, i due partiti si sono messi d’accordo e hanno redatto un “Contratto di Governo”, come lo chiamavano loro, un accordo con alcuni punti che i due partiti si impegnavano a seguire. E a guidare questo governo, a fare il Presidente del Consiglio, avevano trovato una persona esterna al mondo della politica, ovvero l’avvocato e professore di giurisprudenza Giuseppe Conte. E Giuseppe Conte è una figura che in realtà è rimasta abbastanza in ombra in questi 14 mesi di governo, rispetto almeno ai suoi due “vice”, i due Vicepremier, ovvero Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ma soprattutto di Matteo Salvini, che ha fatto molto parlare di sé. Matteo Salvini, leader della lega e Ministro dell’Interno.
Il Governo Conte, chiamato anche dai giornalisti il “governo giallo-verde” perché il Movimento 5 stelle ha le stelle gialle nel suo simbolo e la Lega in passato aveva il colore verde, ha quindi governato sì e no 14 mesi. “E com’è andata?” vi chiederete voi. Beh, si tratta di politica, quindi ognuno vi darà una risposta diversa. Una cosa è certa: le due forze politiche alleate spesso si sono scontrate su tanti argomenti e hanno assunto posizioni diverse su diverse questioni. Questi scontri alla fine hanno portato il governo a cadere lo scorso agosto, come vedremo dopo. Vediamo però su cosa si sono scontrate le due forze politiche.
fase di stallo = standstill, deadlock
urne = ballot boxes
giurisprudenza = legge / law
sì e no = più o meno, all’incirca
si sono scontrate su tanti argomenti = clashed on many matters
Ma prima volevo fare una piccola pausa e ringraziare lo sponsor di questo video. Sono molto contento di poter essere sponsorizzato da… LingQ! Lingq.com è una compagnia, un’azienda che forse avete già sentito nominare, magari dall’intervista che ho fatto con Steve Kauffman, e lingQ uno dei miei modi preferiti per imparare una lingua in maniera naturale tramite esposizione a contenuti audio e testuali. LingQ praticamente è una piattaforma che vi permette di leggere e ascoltare tantissimi contenuti. Loro hanno tantissimi contenuti già caricati, più di 1000 ore di contenuti per più di venti lingue. Potete ascoltare questi materiali, questi corsi che hanno e leggere in maniera semplificata, perché vi permettono di salvare le parole e le espressioni, senza dover aprire un’altra finestra e andare a cercare le parole in un dizionario. Io ritengo di aver imparato il russo grazie a LingQ, in buona parte grazie a LingQ, perché ci sono davvero ottimi contenuti, ma anche per la lingua italiana ci sono tantissimi contenuti e potete utilizzare anche i miei contenuti per imparare l’italiano. So che qualcuno già utilizzava i miei contenuti che qualcuno aveva caricato sul sito, però dato che non ero io… diciamo, non erano sotto il mio controllo, ho preferito, diciamo prendere il controllo della situazione e adesso ricomincerò io a caricare alcuni contenuti su LingQ. Farò dei corsi separati e caricherò una selezione dei miei episodi, ma potete anche voi caricare gli episodi se preferite, se volete fare questo lavoro per voi stessi, oppure potete caricare qualsiasi altra cosa: audiolibri, potete anche importare i sottotitoli dei video di YouTube, quindi guardare video di YouTube e lavorare sul testo con LingQ. Potete fare la stessa cosa con i sottotitoli presi da Netflix, che è davvero una cosa ottima!
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Lo scontro sul tema del reddito di cittadinanza
E ora, torniamo alla politica! Il primo scontro riguarda una norma previdenziale, fortemente voluta dal Movimento 5 stelle. Quando parliamo di “previdenza sociale” intendiamo tutte quelle leggi che offrono una protezione economica ai cittadini, per esempio nei casi di disoccupazione o di povertà. Infatti il reddito di cittadinanza è proprio questo: è un provvedimento che assiste chi è disoccupato, oppure chi si trova in condizioni di povertà. Con diverse restrizioni, perché non è facilissimo ottenere questo reddito. Apro una parentesi: la denominazione, il nome “reddito di cittadinanza” è abbastanza fuorviante, non è molto corretto, perché in realtà non si tratta di un reddito tipo Universal Basic Income, ovvero una somma di denaro che viene data a tutti i cittadini indiscriminatamente. La norma del Movimento 5 stelle è molto più simile a un semplice sussidio di disoccupazione, dei soldi che vengono dati a chi non ha un lavoro. Sull’efficacia del reddito di cittadinanza si potrebbe discutere. Sta di fatto che è stato molto criticato da Matteo Salvini, che lo ha firmato e lo ha votato anche lui, però… qualche mese dopo diciamo ha mosso alcune critiche. Per esempio si è detto preoccupato che il reddito di cittadinanza possa promuovere il lavoro in nero, il lavoro irregolare. Ossia: una persona potrebbe dichiararsi disoccupata, ricevere teoricamente fino a 780 euro al mese, e poi in realtà lavorare in nero e ricevere altri soldi in quel modo.
previdenza sociale = social security
reddito di cittadinanza = basic income
fuorviante = misleading
Lo scontro sul rapporto deficit/PIL
Un altro punto di disaccordo è il cosiddetto rapporto tra deficit e PIL. Se non siete cittadini europei, ma forse anche se lo siete, non sapete bene di che cosa sto parlando. Questo rapporto è stato determinato praticamente da un patto, il Patto di Stabilità e Crescita, che è un accordo tra gli Stati Membri dell’Unione Europea firmato nel 1997. E una delle cose che dice questo patto è che gli Stati Membri si devono impegnare a non superare un rapporto del 3% tra deficit pubblico e PIL. Che cosa vuol dire? Il deficit pubblico è – detta semplicemente – ciò che lo Stato paga in più rispetto a ciò che guadagna in un anno. E il PIL – credo lo sappiate – è il Prodotto Interno Lordo, cioè la somma del valore dei beni e servizi prodotti da uno Stato, dai cittadini di uno Stato, durante un anno. Ora, Salvini come ho detto non ama l’Europa e non ama le regole che a sua detta impone o CI impone l’Europa. In realtà, questa come tante altre, sono regole che abbiamo firmato, abbiamo firmato noi volontariamente, quindi non ce le impone l’Europa, siamo noi che le abbiamo accettate. E Salvini riteneva che questo tetto, questo numero del 3% fosse assolutamente… che fosse assolutamente legittimo sforarlo. Quindi, andare oltre, “sforare” significa andare oltre una certa quantità massima. E Di Maio ha criticato apertamente il suo collega Salvini affermando che questa sarebbe stata una una mossa assolutamente irresponsabile che avrebbe mandato in fibrillazione i mercati finanziari, che avrebbe… dato un sacco di problemi all’Italia, per farla semplice.
sforare = go over, exceed
in fibrillazione = in a frenzy, in a state of anxiety
La questione dei migranti
Un altro tema di cui si è parlato in questo anno e mezzo fino alla nausea, cioè decisamente troppo, è la questione dei migranti. Come forse saprete, avrete sentito, questo è un tema abbastanza complesso, che l’Italia sta affrontando dal 2013, da quando è iniziata la cosiddetta “crisi europea dei migranti”. Le cause di questa crisi migratoria sono tante, sono molteplici e accertare i motivi, le cause per cui i migranti migrano dal proprio Paese non è affatto facile. Molti di loro sono veri e propri rifugiati che scappano dai propri Paesi di origine, altri scappano dalla povertà e sarebbero dunque migranti economici, che non avrebbero diritto all’asilo politico e dovrebbero essere rimpatriati, ovvero rimandati in patria, rimpatriati. Chiaramente – perché siamo in Italia – la situazione migratoria non è stata gestita nella maniera più ottimale in questi anni, anche se probabilmente l’Europa avrebbe potuto… gli altri Stati europei avrebbero potuto dare una mano maggiore a Paesi come l’Italia e anche la Grecia, che hanno dovuto sorbirsi la maggiore quantità di migranti. Anche se poi per esempio la Germania ha accolto un grande numero di migranti per decisione di Angela Merkel. In ogni caso Salvini ha sempre criticato apertamente l’Europa per il fatto che non ci aiuti in alcun modo in questa crisi migratoria, salvo poi non presentarsi quasi mai durante le riunioni a livello europeo in cui si si discutevano soluzioni a questo problema. Salvini non si presentava, non ci andava. È importante sottolineare però che l’entità della crisi migratoria è comunque molto minore rispetto ad anni fa, rispetto anche solo al 2017. Nel 2017 gli sbarchi erano stati 100.000, nel 2018 20.000 circa, nel 2019 finora 7.000, quindi è chiaramente una tendenza a diminuire.
fino alla nausea = ad nauseam
molteplici = several
rimpatriare = repatriate / rimandare qualcuno nel paese di origine
sorbirsi = put put with
La riduzione però non è tanto da attribuire a Salvini, che ha sì contrastato apertamente la migrazione, ma in realtà non è l’artefice del calo vero e proprio del numero di arrivi, di migranti.
La persona che davvero ha causato questa drastica riduzione è l’ex ministro Marco Minniti, ministro del precedente governo, quindi del Partito Democratico. Marco Minniti era riuscito, facendo accordi con la milizia libica e con la guardia costiera libica, sostanzialmente a ridurre di molto il numero dei migranti che partivano dalla Libia, appunto percorrendo la rotta libica – dalla Libia all’Italia – che purtroppo ha causato molti morti nel mediterraneo negli scorsi anni. E questo ex ministro Marco Minniti è stato criticato molto molto duramente, perché i migranti che vengono rispediti in Libia poi finiscono imprigionati, in centri di detenzione. E in questi centri di detenzione, a quanto pare, i migranti – che in realtà vengono non solo dalla Libia, da tanti paesi africani – vengono duramente torturati. Chiaramente questo non rispetta il Diritto Internazionale perché a un migrante che è a rischio di torture, di prigionia, bisognerebbe dare asilo politico, dovrebbe essergli concesso lo status di rifugiato politico. Comunque questo è successo durante il precedente governo. Con il governo attuale la situazione dei migranti è stata dominata – almeno mediaticamente – da Matteo Salvini, di nuovo, strenuo oppositore degli sbarchi. Che cosa significa “sbarcare”? “Sbarcare” significa “scendere da una barca”, ovvero arrivare in un porto e scendere da una nave. Salvini ha combattuto duramente contro gli sbarchi di migranti, dalle cosiddette navi delle ONG, le organizzazioni non governative, che si occupano di girare nel Mediterraneo, trasbordare i migranti dalle imbarcazioni pessime, precarie, sulle quali stanno navigando, portarli sulle loro imbarcazioni e portarli fino in Italia dove potrebbero sbarcare e chiedere asilo politico. La loro missione è quindi quella di un soccorso umanitario perché queste imbarcazioni rischiano davvero di affondare in mare e molte persone, molti migranti sono morti, affondati nel Mediterraneo, perché viaggiano su imbarcazioni davvero precarie. Salvini ha intrapreso una dura lotta contro le ONG, accusandole di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ovvero di favorire, di promuovere in un certo senso l’immigrazione clandestina. Inoltre secondo lui questa cosa dell’immigrazione è un business in mano a delle persone chiamate da lui “scafisti” – non solo da lui, dalla stampa – ovvero persone libiche che ricevono da questi migranti un sacco di soldi per ottenere, diciamo, un biglietto per l’Italia a bordo di queste imbarcazioni davvero da buttare via, da rottamare.
Quindi Salvini, da un lato dicendo che lui era contro il business dell’immigrazione clandestina, da un lato dicendo che voleva proteggere il Paese da tutti questi migranti considerati una minaccia incredibile, ha chiuso il porto a ben undici navi, trattenendo più di una volta – 11 volte – le persone che erano a bordo su queste navi delle ONG, senza cure mediche, senza dargli l’accesso alla terraferma. Questo è successo per esempio nel caso della nave Diciotti, una nave a bordo della quale viaggiavano – se non sbaglio – 177 migranti, una nave che è stata in mare – trattenuta in alto mare – 10 giorni, perché né l’Italia né Malta volevano questi migranti, volevano accogliere questi migranti. Per questo caso specifico della nave Diciotti Salvini ha rischiato di essere processato!
calo = decrease
strenuo oppositore = staunch opponent
trasbordare = trasportare da una nave a un’altra
soccorso umanitario = humanitary rescue
affondare = to sink
favoreggiamento = aiding and abetting
accogliere = to welcome, to accept
Il mancato processo a Salvini
Tenete conto che Salvini è un Ministro e per processare un Ministro deve esserci l’approvazione della Camera, quindi Camera dei Deputati o Senato, dove lavora diciamo il Ministro. Nel caso di Salvini, il Senato.
Il Senato ha dovuto votare l’autorizzazione da parte della giustizia – diciamo – di processare Salvini. E cosa ha fatto il Senato? Ha detto “No, non potete processare Salvini per il caso della nave Diciotti!” E quindi niente, Salvini è stato salvato, è stato salvato dai suoi stessi compagni del Movimento 5 stelle.
Questo ha creato molte polemiche, tra le altre cose, anche all’interno del Movimento 5 stelle che, diciamo che si è sempre battuto per la giustizia e per l’onestà e per il fatto che politici non dovessero godere di immunità parlamentare, immunità dalla giustizia, che i politici dovessero essere processati come tutti i normali cittadini. In ogni caso la questione dei migranti ha polarizzato e ha monopolizzato il discorso politico di questo anno e mezzo, con Salvini che era la figura centrale contro i migranti.
Le azioni di Salvini, efficaci o non efficaci che fossero, gli hanno fatto guadagnare molti consensi tra gli italiani. La Lega adesso è a più del 30% dei consensi secondo i sondaggi più recenti. Come ho detto però non ha fatto nulla all’atto pratico per risolvere il problema alla radice perché ha saltato – ovvero non si è presentato – a quasi tutti gli incontri a livello europeo dove si sarebbe discusso del problema, lui non andava. In questo modo la minaccia esterna dei migranti continuava ad esistere e si sa che da quando esiste la propaganda è fondamentale avere un nemico esterno, una minaccia esterna reale, o di solito immaginaria in realtà, per incutere paura nella tua popolazione e in questo modo guadagnare consensi. Ed è quello che ha fatto Salvini, che ha fatto abilmente Salvini sui social: su Facebook, su Twitter, su Instagram. Salvini ha creato una efficacissima ed anche costosissima macchina di propaganda sui social, che è stata addirittura definita dalla stampa come “la Bestia”. E la Bestia, seguendo questa strategia appunto di selezione, di condivisione su Facebook, su Twitter, di notizie di un certo tipo, ovvero notizie diciamo che mostrano che i migranti sono delle bestie, dei criminali, ha fatto leva sui timori, perché alla fine la migrazione è sempre qualcosa che mette un po’ di paura, è naturale. Ha fatto leva sui bias psicologici delle persone, ed è una strategia che ha avuto successo, perché adesso la Lega ha più del 30%.
E di fatto l’Italia in questi anni è diventato un paese molto più razzista e molto più intollerante di quanto era anche solo 5 o 10 anni fa. Tornando al discorso dei migranti, anche questo è stato un terreno di scontro tra Lega e Movimento 5 stelle, perché se da un lato il Movimento 5 stelle ha firmato i provvedimenti di Salvini che impedivano lo sbarco alle navi delle ONG, non tutti all’interno del Movimento 5 stelle erano apertamente contro i migranti. Anzi, ci sono altre opinioni all’interno del Movimento che non provavano questa diciamo… ossessione da parte di Salvini, ossessione nei confronti dei migranti.
immunità parlamentare = parliamentary immunity / privilege
incutere paura = strike fear
fare leva su qualcosa = to leverage / utilizzare a proprio vantaggio
terreno di scontro = battlefield
[Solo nel video]
Mi si è scaricata la macchina fotografica da quanto sto parlando e non avevo più spazio! E inoltre è diventata notte, quindi non so se si vede qualcosa… Dicevo, in alcuni casi si è arrivati addirittura allo scontro tra Ministero dell’Interno, ovvero Salvini stesso, e altri Ministeri, come il Ministero della Difesa o Ministero dell’Economia, controllati dal Movimento 5 stelle. Quindi molti disaccordi interni anche su questa questione.
Lo scontro sulla TAV
Ma passiamo all’ultimo scontro, che è quello che ha portato alla crisi politica vera e propria: sto parlando dello scontro sul tema della TAV. Che cos’è la TAV? TAV è un acronimo che sta per “treno ad alta velocità ” ed è un progetto di una costruzione di una linea ferroviaria tra Torino – dove abito io – e Lione, in Francia. È un progetto che è nato in realtà negli anni 90, quindi se ne parla da tanto tempo, quasi 30 anni, ed è stata fin da subito un tema, un motivo di dibattito politico e quasi fin da subito è nato un movimento contro la TAV, il movimento “No TAV”, che dalle mie parti, soprattutto nella valle cosiddetta “Valle di Susa” è abbastanza forte.
Ci sono opinioni diverse sulla TAV: c’è chi pensa che si tratti di un’opera molto utile e importante per lo sviluppo dell’economia e del commercio e c’è chi è contrario alla TAV e afferma che c’è già una linea ferroviaria sottoutilizzata e che dunque la TAV è uno spreco di soldi e non va fatta. Il Movimento 5 stelle storicamente è contrario alla TAV, ed è al fianco del movimento No TAV. Al contrario la Lega è favorevole alla TAV e dunque anche questo è stato un nodo cruciale nello scontro tra Movimento 5 stelle e Lega.
linea ferroviaria = railway line
spreco = waste
nodo cruciale = crucial issue
La crisi di governo
Ed è proprio da qui che è nata la crisi di governo perché il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione, cioè – anche questo è un procedimento parlamentare – sostanzialmente voleva bloccare quest’opera. La Lega invece era favorevole a continuare i lavori che sono in realtà già iniziati, anche se non è stato fatto molto. La mozione non ha avuto effetto e l’opera non è stata bloccata, almeno per il momento. Salvini ha proprio usato questo pretesto, diciamo questo disaccordo, questo ennesimo punto di scontro tra i due partiti per staccare la spina, che significa, diciamo, togliere il suo sostegno, il suo appoggio al governo. A sua detta non aveva senso andare avanti con questo governo dato che 5 stelle e Lega si facevano battaglia praticamente quotidianamente. E il piano di Salvini, ammesso da lui stesso, era di tornare al voto, tornare il prima possibile alle elezioni per capitalizzare il consenso politico che ha guadagnato in questo anno e mezzo. Perché se a marzo 2018 Salvini aveva il 13%, adesso, come abbiamo detto, il suo consenso, il consenso della Lega è superiore al 30%!
Questa grande crescita è avvenuta a scapito del Movimento 5 stelle, che è passato dal 30% addirittura a meno del 20%! Questo è davvero un disastro politico per il Movimento 5 stelle, probabilmente causato dal fatto che si sono alleati con un politico furbo e abile come Salvini, abile per lo meno nel senso della propaganda e abile nel senso che è in grado di fare campagna elettorale costantemente e in maniera molto efficace. Ha portato la Lega da percentuali bassissime del 4% al 30% in qualche anno.
Salvini quindi lo scorso agosto sembrava intenzionato ad avanzare una mozione di sfiducia contro il Premier Conte. Cos’è una mozione di sfiducia? La mozione di sfiducia è un procedimento politico, parlamentare, per cui una forza politica dice “Io non appoggio il governo, non ho fiducia in questo governo” E quindi il Parlamento deve votare se dà la fiducia in generale, come Parlamento, oppure no a una determinata forza politica. E questo doveva accadere il 20 agosto scorso. E aspettandosi che sarebbe successo proprio questo, il Premier Conte – tra l’altro, vi ricordate di Conte? perché ho sempre parlato di Salvini e Di Maio al massimo in questo video, Conte non l’ho mai menzionato, perché a dire il vero è rimasto molto in ombra in questo governo, si parlava quasi sempre di Salvini che come ho detto ha monopolizzato l’attenzione mediatica del Paese. Ebbene, Conte si era preparato e si è rivolto alle camere per rassegnare le dimissioni. “Rassegnare le dimissioni” è un’espressione che significa dimettersi, licenziarsi da Presidente del Consiglio. Quando un Premier, un Presidente del Consiglio si dimette, il governo cade, ovvero finisce la sua esperienza. Ma stranamente la Lega ha deciso di non presentare una mozione di sfiducia e quindi di fatto Conte si è dimesso, ma poi la Lega non l’ha sfiduciato, non si è capito bene il perché di questa azione della Lega. Fatto sta che il dado era tratto, Conte non poteva più cambiare idea, aveva annunciato di dimettersi, ed è proprio quello che ha fatto.
E allora cosa si deve fare quando cade un governo? Si fa la stessa cosa che si fa dopo le elezioni, ovvero bisogna creare un nuovo governo oppure andare nuovamente alle elezioni. Il Presidente della Repubblica deve parlare alle varie forze politiche per capire se si può creare un nuovo governo con il sostegno del Parlamento, della maggioranza.
staccare la spina = pull the plug
furbo = sly
intenzionato = willing, determined
mozione di sfiducia = vote of no confidence
rassegnare le dimissioni = to resign
il dado è tratto = the die is cast
Il nuovo governo
E ciò che è successo ha dell’incredibile perché Partito Democratico e Movimento 5 stelle hanno trovato un accordo. Perché dico che ha dell’incredibile, cioè è davvero stata una svolta inaspettata? Perché PD (Partito Democratico) e Movimento 5 stelle sono stati per anni acerrimi nemici, soprattutto il PD nei confronti del Movimento. Il movimento ha sempre criticato molto molto duramente il PD e anche insultato in diversi casi. Il PD ha anche ricambiato, forse non con la stessa forza, ma diciamo che si sono scambiati molte critiche pesanti negli anni passati.
Solamente un mese prima di raggiungere questo accordo Di Maio e Renzi – che è l’ex Presidente del Consiglio, diciamo uno dei Presidenti del Consiglio del precedente governo del PD – si sono insultati, si sono criticati pesantemente su Facebook. Quindi un mese prima di allearsi, vi rendete conto? Ed è proprio Renzi che si è inventato questa nuova alleanza, si è inventato questa alleanza – ovviamente “nel nome del bene del Paese” come tutti dicono da quando esiste la politica, penso.
Ma uno dei motivi che ha giustificato questo accordo è anche che c’è una certa urgenza, l’urgenza di fare una norma che scongiuri – ovvero che eviti – l’aumento dell’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, che per motivi che non vi sto a spiegare perché se no parlo ancora per troppo tempo, rischia di aumentare per un meccanismo automatico e dunque il governo deve trovare i soldi per evitare che questo accada.
Se l’IVA aumentasse ci sarebbe una crisi dei consumi e questa non sarebbe una notizia positiva dato che l’economia italiana non cresce! È una delle economie che crescono più lentamente in Europa, praticamente non cresce, c’è una vera e propria stagnazione.
Ma la cosa divertente è che Renzi, che ha sempre fatto parte del Partito Democratico da quando esiste, ha abbandonato il Partito Democratico! Si è staccato, si è separato, e ha creato un suo nuovo partito chiamato “Italia Viva”. Questo partito comunque sostiene il nuovo governo: sarebbe stato strano se avesse rinnegato questa sua idea politica, questa macchinazione politica. Ma comunque ha abbandonato il Partito Democratico dopo di fatto averli portati a un accordo con i loro acerrimi nemici. È una cosa davvero… un piano quasi diabolico in un certo senso! E il nuovo governo è il governo non più giallo-verde, ma giallo-rosso: giallo è sempre il Movimento, rosso la Sinistra. Rosso… avete capito!
Ovviamente Salvini non è rimasto a guardare, non è rimasto con le mani in mano come diciamo noi, ma si è subito fiondato all’attacco di Conte. Conte che tra l’altro ha assunto un nuovo ruolo importante: lui è di nuovo il Presidente del Consiglio, anche di questo nuovo governo. E Conte ha pesantemente criticato Salvini nel suo discorso finale: l’ha accusato di essere ossessionato dai migranti, l’ha accusato di essersi comportato in maniera poco professionale in varie situazioni. Dunque non ha risparmiato nemmeno un colpo nei confronti di Salvini. È sembrato davvero un politico, prima sembrava una figura che doveva di fatto fare da mediazione ed è stato anche definito da qualcuno un “burattino” nelle mani di Salvini e Di Maio. Adesso è diventato un vero e proprio politico e ovviamente Salvini ha creato una teoria del complotto nei confronti di Conte e ha anche accusato i suoi ex alleati di essere rimasti attaccati alla poltrona. Cosa significa “la poltrona”? “Essere attaccati alla poltrona” è un’espressione che si usa per criticare i politici che non abbandonano mai la propria carica politica, che viene definita in maniera metaforicamente “poltrona”. E su questo non posso dargli torto, dato che una alleanza del genere sembrava davvero improponibile poco tempo prima.
ha dell’incredibile = è qualcosa di incredibile / is incredibile
scongiurare = prevent, to avoid / evitare
crisi dei consumi = consumer crisis
rimanere a guardare = to stand by / non fare nulla
rimanere con le mani in mano = sit on one’s hands
fiondarsi = to rush (to do something)
burattino = puppet
poltrona = armchair / intesa come “posizione di potere”
improponibile = out of the question, impossible
Come detto, il Movimento 5 stelle prima di allearsi con la Lega non era mai sceso a compromessi, aveva sempre detto di voler governare da solo e soprattutto non avrebbe mai accettato di governare col PD, che hanno attaccato pesantemente durante i cinque anni di governo del PD, hanno attaccato il PD e Renzi – Matteo Renzi – in particolare… con cui adesso sono alleati!? Questa alleanza dunque secondo me può essere un po’ pericolosa, perché secondo me porterà ulteriori voti a Salvini, inevitabilmente. Un elettore del Movimento 5 stelle che ha sempre visto il PD come l’acerrimo nemico del Movimento e adesso vede che il Movimento si allea con il PD probabilmente rimane un po’ confuso, no? Per usare un eufemismo… perché in realtà probabilmente si sente tradito e deluso. Ma l’alternativa forse sarebbe stata addirittura peggiore, perché sarebbero state le elezioni e se ci fossero nuove elezioni adesso il Movimento prenderebbe una batosta, davvero una sconfitta clamorosa! E molti parlamentari del Movimento chiaramente non vogliono smettere di fare i parlamentari, e quindi anche loro, in un certo senso, quando hanno assaporato quanto è bello il potere hanno deciso di rimanere, in un certo senso, “attaccati alla poltrona” come alla fine fanno tutti i politici, ed è normale. Quindi questa è la situazione: abbiamo un nuovo governo, il “governo giallorosso” e vedremo come si svilupperà la situazione!
scendere a compromessi = to make compromises
batosta = beating, pounding / una brutta sconfitta o risultato
assaporare = to savor
Spero di avervi dato le chiavi per capire meglio il futuro della politica italiana. Non so se e quando tornerò a parlare di politica, magari lo farò tra un anno/un anno e mezzo e vedremo che cosa sarà successo… Però vi consiglio di informarvi e di leggere, se vi interessa questo argomento. Vi consiglio caldamente di guardare i video di questo ragazzo che ha un canale su YouTube che si chiama “Breaking Italy“, dove parla di notizie e molto spesso anche di politica. Io trovo che fa davvero un ottimo lavoro. Chiaro, è un po’ più difficile come livello rispetto al mio, ma se capite tutto quello che ho detto potete provare a seguire anche lui e sì, magari vi può piacere!
Grazie per aver visto questo episodio fino alla fine, mi ha richiesto molto lavoro come avete visto, e me ne richiederà altro per editare tutto questo. Se vi piace ciò che faccio mi aiutereste molto se faceste una donazione su Paypal, se vi piace questo progetto, vi piacciono questi contenuti che spero siano interessanti per voi e vi aiutino ad apprendere l’italiano e imparare qualcosa sulla situazione politica, sociale, culturale italiana.
Vi ricordo che potete seguirmi sui social: su Facebook, su Instagram (podcast_italiano), su VK se siete russi, per rimanere al corrente di tutto ciò che faccio. Se vi piace quello che faccio vi consiglio anche di parlare di questo progetto ad altre persone che conoscete che stanno imparando l’italiano, di diffondere questi materiali ovunque, su Internet o anche parlarne a voce, perché questo mi aiuta molto e vedere che tante nuove persone arrivano mi incoraggia a continuare questo progetto. Siamo arrivati davvero alla fine, grazie per avermi seguito fino qua e… ci rivediamo presto, alla prossima!